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La politica, il potere l'etica e la morale: i “prezzi” da pagare
15 ottobre 2010

Tempo fa avevamo scritto del “caso Marrazzo” e ponevamo delle domande (retoriche) sulle implicazioni che certi stili comportamentali, tenuti da personaggi pubblici, potevano scaricare sul senso comune ed il comune sentire. Da mesi, non passa giorno che le cronache non riferiscano di comportamenti, forse anche legittimi, di uomini politici che professano morali doppie e, perché no, anche triple. Alcuni esempi: L’ex presidente della Regione Lazio Marrazzo, che dopo aver dato cospicuo scandalo (abbiamo ampiamente spiegato il nostro punto di vista), per lavarsi di ogni eventuale nefandezza, si sottopone ad un ritiro spirituale, per poi poter chiedere addirittura il perdono pontifi cale, a completo discarico di ogni “peccato” commesso. Il Premier pescato a tenere, nella propria residenza privata, feste diciamo così, allegre con presenza di escort, di cui egli, a detta dei suoi agiologi, risulta essere solamente “l’utilizzatore fi nale” (e vorremmo ben vedere, diciamo noi); in precedenza pescato ad una “festa di compleanno” di una giovane donna; non si è mai chiarito il ruolo di questa giovane donna e della sua famiglia, nelle vicende del premier che, per ammissione della sua stessa consorte, dalla quale si è poi separato, non partecipava neanche alle feste di compleanno dei suoi fi gli, mentre festeggiava il compleanno della giovane! Un parlamentare (minuscolo) nostrano Cosimo Mele di area cattolico/cristiana pescato in un hotel di Roma, in compagnia di una prostituta Francesca Zenobi, con contorno di sostanze stupefacenti che hanno provocato il grave malessere di uno dei partecipanti. La cosa in sé non ha fatto tanto scalpore se non per il fatto che tale persona apparteneva ad un Partito di serie, fondate e profonde radici cristiane. Salaria Sport Village e tutto quello che girava intorno al sito, alla sua realizzazione ai frequentatori, agli utilizzatori fi nali, con gentiluomini di sua Santità – coinvolti a vario titolo. Il tutto nel quadro drammaticamente tragico degli eventi legati al terremoto dell’Aquila ed agli appetiti ingordi di quelli che “ridevano, in piena notte”, per quanti soldi avrebbero fatto, con gli appalti della ricostruzione. Politici di quasi ogni schieramento (perfi - no della Lega Nord che notoriamente vengono percepiti come castigatori di costumi di “Roma ladrona”!) che approfi ttando dei benefi t legati alla carica che ricoprono, abusano di questi. Il sistema è così diff uso che anche a livello periferico, alcuni uomini di potere, assurgono agli onori delle cronache (nere) non certo per le proprie virtù repubblicane, ma per vicende torbide che servono solo a generare profi tti illeciti (caso sanità in Puglia ed in chissà quante altre realtà locali, compresa la nostra Molfetta). Anche i media contribuiscono a incanaglire (chissà se esiste il verbo, noi lo adoperiamo comunque per dare una cruda idea di quel di cui stiamo parlando) l’ambiente, con veri e propri dossieraggi a carico di personalità. Esempi: il Direttore di “ Avvenire” Boffo, il Giudice Palamara, la recente campagna contro il Presidente della Camera dei Deputati (attraverso comportamenti poco chiari dei suoi familiari), il caso Cosentino, con il falso dossier “fabbricato” contro il Presidente eletto della Campania Caldoro (compagni di partito!). In alcuni casi, c’è da dire, le inchieste servono a svelare eventi che mai sarebbero venuti a conoscenza dell’opinione pubblica, che forse adesso incomincia a realizzare appieno che a volte, l’attributo “ONOREVOLE” che viene conferito a coloro che sono “scelti” a rappresentare istanze, necessità, bisogni, pensiero politico e quant’altro di pubblica utilità, di tutto possono fregiarsi, tranne che dell’onorevole! Qualche anno fa il caso Mitrokin che attraverso false testimonianze e documentazioni “costruite”, inguaiavano Prodi – allora Premier. Il tutto si risolse in una bufala (per usare un termine caro ai giornalisti) che provocò l’arresto di alcuni personaggi e la chiusura della Commissione parlamentare a ciò istituita (e pagata con pubblico denaro). Per un quadro completo di questa rifl essione, è necessario parlare anche di etica (a volte grossolanamente confusa con Religione). Non crediamo si sia dimenticato il drammatico periodo della guerra di religione, appunto, innescata dalla tragica vicenda di Eluana Englaro (e prima ancora dal caso Welby). Rammentiamo solo che in quello ed in altri analoghi eventi, non meno laceranti e drammatici, alcune scuole di pensiero (cattoliche) invocavano anatemi e “fuoco eterno” per chi (cristiano di pensiero laico o al limite agnostico), conscio che un’esistenza compiuta non poteva essere assimilata a quella della povera giovane (e di altri infelici, diciamo noi), la quale peraltro, sembra avesse chiaramente dichiarato quale conclusione si sarebbe dovuta scegliere nel caso specifi co, riteneva moralmente, eticamente e socialmente giusto farla fi nita (per carità, non ci addentriamo nel campo minato della liceità o meno dell’interruzione della “vita”, in particolari circostanze). Le cronache ricordate sopra, dovrebbero inquadrare meglio gli eventi che registriamo recentemente: Un Deputato (una donna) della maggioranza di Centro Destra, la scorsa settimana ha fatto una dirompente dichiarazione di questo tipo: nel nostro Parlamento ci sono anche dei personaggi che hanno ottenuto l’incarico, grazie anche a prestazioni – sessuali – che sono stati in grado di fornire. Una dichiarazione ancorché forte, abbastanza indefi nita, perché non ha spiegato in dettaglio se la presunta prostituzione sia stata messa in atto da soggetti femminili o anche maschili e verso chi. Questo dettaglio, certamente dirimente, non interessa molto nel contesto di cui scriviamo. La dichiarazione ha sollevato un coro (unanime?) di proteste, anche perché il Parlamentare che ha esternato, è schierata convintamente con il Presidente della Camera, che come tutti sappiamo, ha rotto l’idillio, non sappiamo quanto spontaneo, con il Leader del P.d.L. e Presidente del Consiglio (alcuni rumors,mai chiariti, facevano credere, già precedentemente che certi Personaggi avessero avuto il ruolo che ricoprono, non solamente per le proprie capacità politico/ intellettuali). Qualcuno ha chiesto i fatidici nomi e cognomi, rifi utando l’idea che possa esistere una realtà del genere. Per quanto ci riguarda, non avevamo opinioni certe, non possedendo dati suffi cienti per formarcene. E’ di ieri la notizia che un onorevole (scritto volutamente in minuscolo: è lo stesso personaggio che “suggeriva” il metodo Boff o – la calunnia che fa notizia, salvo poi smentire la calunnia e scusarsi, quando ormai la frittata era stata fatta) della maggioranza, ha chiaramente dichiarato che la “prostituzione fi sica, e certamente anche intellettuale è ampiamente giustifi cata, se serve a raggiungere determinati obiettivi”. Questa dichiarazione, fi no ad ora non smentita con la solita retromarcia alla quale, da un po’ siamo abituati, innesca una serie di sillogismi. Se fosse vera l’aff ermazione, è necessario che si possa capire bene se il prostituirsi –per raggiungere l’obiettivo prefi ssato – è esclusiva solo delle femminucce, oppure anche dei maschietti (che ambiscono anch’essi a determinati obiettivi). Supponiamo che, nel più puro stile sciovinista, il parlamentare in questione (sempre minuscolo) abbia dichiarato quel che ha detto riferendosi solo alle femminucce, di fatto implica, per usare un eufemismo, che l’uomo ha un che di superiore rispetto alla donna, per cui non ha necessità, nella nostra Società, di prostituirsi per ottenere i suoi scopi. Se invece si riferisce a un comportamento comune ad entrambi i sessi, forse è anche peggio: dimostrerebbe che i “costumi”, anche in Parlamento, dove la solennità del luogo e l’esercizio delle attività parlamentari consentono addirittura ai Membri di fregiarsi con l’attributo ONOREVOLE, con il dovuto rispetto per il Luogo e per la stragrande maggioranza di coloro che consciamente ed onestamente vi lavorano per il bene della Nazione e dei Cittadini, potrebbe essere percepito poco meno che come un postribolo. Questo ovviamente senza aprire un confl itto di tipo omofobico, perché come noto, vi sono Persone (maiuscolo) che hanno tendenze omosessuali e che non ne fanno un vanto e/o un disdoro, comportandosi degnamente per il ruolo che hanno. La cosa forse più curiosa è che le personalità che indulgono in questi esercizi intellettuali, sono grosso modo le stesse che, nelle occasioni indicate che investono anche casi di coscienza ed etica morale e nelle quali, almeno ultimamente, la Chiesa ha pesantemente fatto sentire il suo peso etico morale (salvo poi verifi care che proprio in casa sua, vi sono alcuni comportamenti che poco hanno di etico e morale), dando, secondo noi a torto, autorità morale indebita anche a personaggi che tutto possono vantare tranne che comportamenti onorevoli. Quanto da noi scritto è oggetto di articoli di stampa e servizi di altri media, che noi abbiamo voluto sintetizzare, si spera senza grosse distonie rispetto alla cronaca registrata, con l’intento di avvicinare, quanti non seguono l’attualità anche se forse ci leggono, a questi non secondari problemi. Infi ne, tornando alla “traccia” di questa rifl essione e, sperando di non essere percepiti come chi sta iniziando una campagna elettorale, viene spontanea una considerazione, e cioè: Come già detto, il Parlamento è la sede in cui i Rappresentanti – scelti dai Cittadini – devono esporre, mediando con le esigenze legate al bene comune, le istanze dei Cittadini che li hanno eletti. Questo forse era più vero qualche “legislatura” fa, quando i Rappresentanti erano eletti perché scelti dai votanti, e non come ora dalle Segreterie dei vari partiti, con la conseguenza che, un numero sempre maggiore di onorevoli (sempre minuscolo) tutto fa tranne che comportarsi secondo regole di civile convivenza democratica, con rispetto e dedizione al compito affi datogli. Utopia? Forse, ma continuiamo ad aff ermare – ed i fatti ci dànno ragione – che a tutti i livelli istituzionali, fra la maggioranza di Persone per bene, si annida sempre più spesso una minoranza di persone che in altri contesti non avrebbero alcuna possibilità di sedere in Parlamento o in altre Istituzioni simbolo della Repubblica.

Autore: Tommaso Gaudio
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