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La piccola pesca a Molfetta: il declino inesorabile
01 agosto 2008

MOLFETTA - E' pressoché sconosciuta a Molfetta la Cooperativa pescatori (piccola pesca) nata nel 1893 e vissuta di un'attività lodevole per i decenni successivi. La piccola pesca è condotta da barche con licenza di utilizzo di attrezzi da posta, palancari e lenze e viene considerata fra le più ecosostenibili del campo. Le pratiche genuine tipiche di quest'azione di pesca e i risultati vantaggiosi per la comunità hanno attirato in passato il sostegno delle amministrazioni comunali, vista la natura poco remunerativa di questo lavoro per gli impiegati del settore. Le risposte da parte della cooperativa in termini di produzione non sono mai mancati, assicurando certificati di benemerenza ed affini alla comunità dei lavoratori. La positiva collaborazione fra l'impegno dei pescatori e l'attenzione delle amministrazioni si è spezzata da circa un ventennio e il disinteresse dei rappresentanti di categoria ha offerto il proprio contributo ad una crisi che già si andava abbozzando a causa dei costi di gestione e dagli altri problemi del settore della pesca. La presenza dei rappresentanti è mancata soprattutto al momento della sostituzione dei motori e delle imbarcazioni, che recentemente la maggior parte dei pescatori è stata costretta ad effettuare. Tali operazioni di ammodernamento non sono state favorite da alcun finanziamento, in quanto i pescatori non sono mai stati a conoscenza delle opportunità offerte dagli aiuti comunitari: i P.O.R., gli S.F.O.P e recentemente i F.E.P, istituiti con l'obiettivo di riconvertire la piccola pesca. Proprio in sostegno di quest'ultima, infatti, la comunità europea ha diretto fondi ingenti costantemente. Non è mancata a Molfetta la creazione di strutture per la riconversione. Nonostante la disponibilità di fondi per la gestione di tali strutture queste sono rimaste finora inutilizzate. La più importante è l'oasi di ripopolamento “Torre Gavetone”, ideata per una serie di attività, come barriera antistrascico e ovviamente come oasi di ripopolamento. Le altre oasi di ripopolamento presenti nell' Adriatico, invece, hanno incontrato un favorevole riscontro a seguito dell'utilizzazione già costante delle strutture. La denuncia dei pescatori molfettesi sembra viaggiare su canali troppo divergenti rispetto agli indirizzi economici dei nostri rappresentanti politici, che considerano grandi magazzini come l'unica risorsa offerta dalla nostra terra. E' bene riuscire ad ascoltare, come abbiamo fatto noi di “Quindici”, piuttosto che caricare le parole rassicuranti di un' enfasi vuota di contenuti, per risolvere gli umori e non i problemi.
Autore: Giacomo Pisani
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