MOLFETTA – La azienda Osa Demolition Equipment che ha
subito una rapina, come “Quindici” ha pubblicato qualche giorno fa vuole precisare che «la società ha subito una rapina a mano armata che ha coinvolto i soci ed amministratori ed alcuni clienti. La nostra società ad oggi non ha mai subito richieste di carattere estorsivo, giacchè in caso contrario avrebbe già denunciato qualsiasi episodio di tale genere alle Autorità Competenti».
Prendiamo atto dell’affermazione dell’azienda, ma aggiungiamo che nel nostro articolo non abbiamo attribuito la rapina al racket delle estorsioni, ma, tra le altre ipotesi che crediamo abbiano fatto anche gli inquirenti, c’è pure quella della possibile azione intimidatoria a scopo di successiva azione estorsiva.
Se l’estorsione non c’è oggi, non è detto che non possa esserci domani: questo il senso dell’articolo che, anche alla luce di alcuni episodi di micro criminalità avvenuti a Molfetta, ci porta a pensare che fenomeni di questo tipo siano possibili.
Il vero problema è che della scarsa sicurezza non si preoccupa nessuno, che la passata amministrazione comunale di centrodestra guidata da Azzollini l’ha ignorato, favorendo indirettamente l’illegalità diffusa. Azzollini è arrivato perfino a delegittimare il corpo della polizia municipale, oggi senza guida, per cui in città tutti fanno quello che vogliono, dal parcheggio nella zona pedonale di Corso Umberto all’occupazione abusiva di suolo pubblico.
E i vigili urbani? Senza guida e senza protesta. Ma in compenso sono stati promossi tutti marescialli, con una bella festa finale con la partecipazione dello stesso ex sindaco Antonio Azzollini, mossa tutta elettorale e poco istituzionale. Ma tutti tacciano.
E’ questo il modo di garantire la sicurezza in una città, è questo il modo di gestire la polizia municipale? Lo chiediamo al nuovo commissario prefettizio, dott. Giacomo Barbato, esperto di problemi di sicurezza, ma forse poco presente a Molfetta (solo due giorni la settimana) per poter affrontare decisamente questo problema, che resta uno dei più importanti e di maggiore preoccupazione per i cittadini. L’allarme sicurezza che “Quindici” solleva da anni rischia di diventare un’emergenza.
© Riproduzione riservata