La Libertas Molfetta afflitta da pareggite acuta
Calcio
Poche storie: la Libertas Molfetta non sa più vincere (succede spesso) ma la pareggite e i recuperi dopo essere stati in vantaggio sono un dato di fatto. E la rivolta del popolo biancorosso questa volta è legittimata dal mancato successo su Sudest. Senza riuscire a monetizzare un paio di circostanze favorevoli tra cui il doppio vantaggio. Qualcuno comincia già a mugugnare mettendo in croce tutti, società, tecnico e squadra. Non si salva nessuno. Eppure dopo il vantaggio al 19’ di Ventura e il raddoppio un minuto dopo di Fittipaldi, avevano fatto pensare ad un epilogo diverso. In zona gol mancano in tanti la zampata giusta. Anche Vitale finisce in croce per il rigore sbagliato. Il gol di testa alla mezz’ora di Faccitondo è il primo campanello d’allarme che si tramuta in delusione nei minuti di recupero quando su calcio di punizioni il risultato s’inchioda sul 2-2. Così il la Libertas archivia un altro passo falso. La rincorsa non è delle migliori. Anzi non promette niente di buono. Nemmeno quando la strada volge alla discesa la Libertas di mister Loconsole riesce a ritagliarsi una domenica pomeriggio allegra e spensierata. Eppure l’incipit col Sudest è dei più promettenti oltre che spettacolare. Un doppio vantaggio. Tutto risolto? Neanche per idea e non solo perché è troppo presto ma anche perché l’ingenuità nel pensare d’aver già messo i tre punti in cascina è talmente sfacciata oltre che inutile, da rimettere tutto in discussione. È vero: Ventura un paio di volte, può chiudere la gara ma non va così, sbagliando un paio di gol facili facili. E adesso non è più una maledizione ma una questione di sfiducia e di carattere da agnellini: dinanzi alle pressioni e alla responsabilità, questa squadra si smarrisce come un debuttante.
Autore: Andrea Saverio Teofrasto