Proponiamo ai lettori la cronaca, della Festa della Madonna dei Martiri, rintracciata su un rivista cattolica: Il Divin Salvatore, pubblicata a Roma nel 18771. Se consideriamo che la Sagra a mare iniziò a svolgersi nel 18702, questa cronaca è dunque la prima in assoluto a raccontare lo svolgimento della nostra Festa e per di più essa venne divulgata in tutta Italia e non. «La Festa della Madonna dei Martiri in Molfetta – scrivono da Molfetta alla Libertà Cattolica. Oggi che tanto si combattono le feste e le processioni religiose ne giova riferire la solenne festività celebrata, nel dì otto stante, nella città di Molfetta in Provincia di Bari: pregandovi d’inserire la presente nel vostro accreditato giornale. Era l’una e mezzo p.m. quando un colpo di cannone annunziava l’uscita della prodigiosa statua della Madonna de’ Martiri dalla sua chiesa, un mezzo miglio distante dall’abitato, onde recarsi, per mare alla sua città. Allora gli sguardi tutti dalla gran piazza, dalla riviera, dai palaggi si rivolsero verso la spiaggia marittima. Due grandi barche da pesca, congiunte insieme e parate a festa, avevan l’onore di trasportare quella bella Immagine, poggiata su una piramide indorata, in mezzo ad un panneggio costruito su di essa, a foggia di elegante padiglione, arricchito di svariate bandiere. Nelle medesime, i Rev.di Rettore e Vice-Rettore, colla deputazione di quella Chiesa, ed un numero di fedeli corteggiavano la Vergine SS., e la banda musicale faceva continuamente echeggiare quell’aria dei suoi armoniosi concerti. Due altre barche, con esperti marinari, precedevano e tiravano pel designato sentiero le barche del trionfo; altre numerose le fiancheggiavano, le seguivano, tutte piene di fervorosi devoti, che inneggiavano alla loro Regina. Un centinaio di uomini di ogni età, movendosi a nuoto dal lido, correva all’incontro del nobile corteo, e raggiuntolo, ed avviticchiatasi quei nuotatori alle due barche della festa, sembravano tanti genii, che circondavano e sorreggevano colle braccia l’Arco del Trionfo. Il grido universale di gioia, che echeggiava per tutta quella spiaggia; il fragore degli spari dei bastimenti; il suono festoso delle campane di due vascelli francesi, ivi ancorati, rendevano più brillante l’ingresso della Regina dei Martiri nel porto di Molfetta. Giunta poi al lido, il suono festoso contemporaneo dei sacri bronzi di tutte le chiese, lo sparo di bengala e bombe-carta, annunziavano che la Madonna dei Martiri, poggiata a terra, e presa nelle spalle da devoti marinari, era sulle mosse di girare per la città. Dapprima uno stendardo, poi la croce ad asta, seguita da 300 donne di ogni età e condizione, che, con cereo ad una mano e con la corona dall’altra, incedevano a coppie, con grande modestia e devozione, recitando a bassa voce il santo rosario; similmente 22 coppie di uomini, recitando pur essi la corona colla medesima edificazione. Venivano dappoi le dieci confraternite colle rispettive insegne, ciascuna preceduta dal proprio stendardo e croce ad asta. Otto festoni con grandi lampadari, ornati magnificamente di basilico, tramezzato di fiori di oleandro, circondavano la bella statua della Madonna, ricca di svariati numerosi donativi di oro, offerti dai devoti per le grazie ricevute; ombreggiata da magnifico pallio, sostenuto da sei distinti gentiluomini; seguita dai R.endi Rettore e Vice-Rettore, in mezzo ai deputati della festa, tutti con cerei accesi, banda musicale e da numero sterminato di devoti, che a capo scoperto chiudevano la devotissima processione, la quale dopo girata per la città tutta, tra il continuo suono dei sacri bronzi e non interrotto sparo dei fuochi artificiali, ritornava, ad un’ora e mezzo di notte, alla sua Chiesa. Tutta quella comitiva accomiatata dal Ministro di Dio, alla cui parola rispondeva con un grido universale di preghiera mista di pianto, e confortata colla benedizione di Gesù in Sacramento, entusiasmata ritornava in città. Ivi luminarie a cristalli, massime dalla chiesa del Purgatorio, lungo la strada del Duomo, per la piazza e sino allo spiazzo della marina; fuochi di bengala in grandissima quantità; un alzare di areostatici senza numero, e gli armoniosi concerti di quella banda musicale, mettevano termine alla solenne annuale festività, che Molfetta celebra in onore della sua Regina dei Martiri; mentre allietavano un popolo sterminato, che tra cittadini e forestieri venuti da Terlizzi, Giovinazzo, Bisceglie, Ruvo, Quarale (Corato) e altri limitrofi e lontani paesi, certo ascendeva ad una quarantamila e più persone. E’ sorprendente che tra tanta gente non un disordine, non una dissenzione, né un minimo disturbo. Se tanto affetto e devozione si ammirava in città, immagini chi può il raccoglimento ed il fervore di quei devoti che in chiesa nel corso della preceduta novena e nel dì della festa! Io per me sono stato testimone, ed oltre ogni credere edificato, quando nella dimani ho avuto il contento di offrire l’incruento sacrificio all’altare della Regina dei Martiri. Con mia grande soddisfazione ho veduto quel popolo intervenire alla sacre funzioni, partecipare alla mensa eucaristica, offrire donativi, e prostarsi ossequioso innanzi alla prodigiosa Immagine. Giosuè Parroco Miranda». Come avete notato all’inizio della cronaca c’è l’invito alla pubblicazione su di un giornale di estrazione cattolica, mentre si mostra un certo compiacimento per l’ordinato svolgimento della Festa. Si tenga presente che la cronaca in argomento fu scritta non da un nostro paesano, ma un Parroco forestiero, tale don Giosuè Miranda di cui ignoriamo la provenienza. Il motivo è presto detto: sette anni prima, il XX settembre 1870, con la battaglia di Porta Pia, Roma diventava capitale d’Italia e Papa Pio IX si considerò prigioniero dei Savoia. Questo fatto divise la coscienza dei cattolici italiani, per cui si viveva un certo astio politico-religioso. ————— Nota: 1Il Divin Salvatore - Cronaca Cattolica - Settimana Religiosa di Roma, Roma, Tip. Armanni nell’Ospizio di Termini 1878, A. XIV, 1878, n.2, 6 ottobre 1877, p.19. La rivista è stata rintracciata Online presso la Biblioteca Nazionale V. Emmanuele di Roma. 2 C. Pappagallo, Mercanti slavi alla Fiera di Molfetta del 1760-La processione a mare, «Opuscolo Comitato Feste Patronali », 1997, p. 25; Idem, La Sagra della Madonna dei Martiri, «Quindici», A.XIX, 2013, n. 9, p. 30; Idem, La Sagra della Madonna dei Martiri, «Opuscolo Comitato Feste Patronali», 2014, p. 53. © Riproduzione riservata