La Diocesi di Molfetta: cinque vite sacrificate in none della solidarietà
MOLFETTA - Cinque sacrifici in nome della solidarietà, è questo il messaggio della Diocesi di Molfetta sulla tragedia del Truck Center.
"Ancora una tragedia sul lavoro. E questa volta sotto casa. Nella nostra città - diuce una nota -. Prima di tutto vogliamo esprimere la “pietas” nei confronti di questi 5 nuovi martiri del lavoro, e la vicinanza al sesto operaio Cosimo Vallarelli, ricoverato in Ospedale.
Le vogliamo ricordare queste cinque vittime accomunate da un unico tragico destino, legate da un unico istintivo gesto di altruismo: Vincenzo Altomare, Guglielmo Mangano, Luigi Farinola, Biagio Sciancalepore, e Michele Tasca.
Come al solito, in queste circostanze, tante sono le riflessione che, dal mondo dei sindacati a quello politico, vengono fatte. E di prammatica sale il grido “mai più tragedie come queste”. Ma tutto questo non può e non deve bastare.
Cinque famiglie sono nel dolore più nero, e a queste il Vescovo, già nella prima serata di lunedì, ha portato parole di conforto e di consolazione, stringendosi con loro nella preghiera davanti alle salme appena ricomposte nell'obitorio di Molfetta.
Ora è il momento del silenzio. Un silenzio pensoso per tutti. Quello delle istituzioni che sono chiamate a fare, più che a dire; quello dei cittadini che devono volere di più e più fortemente una cultura della tutela e della protezione dei lavoratori.
Questo ultimo sciagurato episodio che ha coinvolto la nostra città, ci fa notare come le grandi tragedie non possono avvenire solo all'interno degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante (acciaierie, petrolchimici, ...), ma anche in quella che può sembrare una normale attività lavorativa.
Inoltre, non può non colpire il fatto, che in quella cisterna a morire non sono stati cinque persone investite contemporaneamente da un infortunio, ma persone che a catena, una dopo l'altra si sono lanciate per salvare i compagni. Un gesto che guardava prima di tutto alla vita dell'altro, e alla solidarietà di un lavoratore nei confronti dell'altro. E dove perfino il proprietario dell'impresa ha messo al primo posto la vita dei suoi operai prima ancora che la propria o gli interessi dell'azienda.
No, questo non è il momento delle polemiche è solo quello della preghiera.
L'Ufficio Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro nell'aderire alla manifestazione che si terrà a Molfetta mercoledì 5 marzo a partire da piazza Municipio alle ore 9, invita i credenti alla partecipazione in segno di lutto e di solidarietà".