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La denuncia. Continua il degrado al parco di Levante a Molfetta Non si fermano le segnalazioni dei cittadini alla polizia municipale, ma nulla si muove
28 luglio 2009

MOLFETTA -‹‹Ormai la misura è colma, non ne possiamo più. Siamo costretti a sentire schiamazzi di ogni sorta, rombi di motori e a vedere giorno dopo giorno la distruzione completa del parco senza che nessuno mai intervenga››. E' questo lo sfogo di un lettore che dopo le ripetute e inutili segnalazioni agli uffici comunali e alla polizia municipale, ha scelto Quindici per denunciare una situazione che da qualche mese sta diventando insostenibile. Il parco di Levante è ormai in stato di completo abbandono. Basta farsi un giro tra i viali del parco per vedere le aiuole colme di rifiuti sparsi in ogni dove, i cassonetti della raccolta rifiuti divelti dalle loro basi in cemento, pali della luce rotti e in alcuni casi con i fili dell'elettricità che fuoriescono dall'impianto e quindi alla portata di tutti, recinzione sradicata, rami spezzati, pavimentazione divelta, e chi più ne ha più ne metta. Neppure le due fontane, ridotte allo stato attuale a due ruderi, sono riuscite a sopravvivere agli atti barbari che si compiono all'interno del parco. Anche la zona riservata ai giochi per bambini (foto) è rimasta completamente distrutta dalle incursioni notturne di balordi che senza pietà rompono buttano via e poi bruciano. I roghi vengono appiccati all'interno di quello che una volta doveva essere il gabbiotto del custode,oggi ormai distrutto e ridotto ad un ammasso di lamiere contorte da calci e pugni sferrati dalla maggior parte dei giovinastri che di notte frequentano il parco. Infatti il problema sarebbe proprio questo, quello delle intrusioni notturne da parte di giovani dall'età compresa tra i 15 e i 18 anni che molto spesso sfociano nell'illegalità. ‹‹Una volta entrati nel parco e scavalcata la recinzione - ci dice uno dei residenti della zona - fanno di tutto, dagli slalom con i motorini, agli spinelli, fino allo spaccio di droga. Per non parlare degli incontri appartati che si svolgono all'interno del parco, quelli sono di ordinaria amministrazione. Non siamo più padroni di affacciarci alla finestra - sottolinea una signora - spesso ci hanno intimato di rientrare e di rimanere dentro››. Neanche le ripetute richieste di intervento dei vigili urbani hanno risolto la situazione, perché spesso le scorribande avvengono dopo le 22.30 ora in cui la polizia municipale chiude i suoi uffici. Insomma una situazione mai risolta quella del parco di Levante, neppure dal punto di vista della vegetazione. Le aiuole e gli alberi necessitano di potature, i rami spesso invadono le panchine e tutta la vegetazione è lasciata a sé. Anzi fino a qualche mese fa, ci spiegano i residenti, la situazione era peggiore. Il parco era infestato di vegetazione spontanea con erbacce altissime di ogni sorta, e ‹‹se non fosse stato per quel blitz pre-elettorale del candidato al collegio di levante del Pdl, che in poco tempo mobilitò la Multiservizi per ripulire il parco – ci spiega un residente - la situazione sarebbe stata peggiore››. Ci fa certo piacere l'interessamento di quelli che contano in città per il miglioramento dei luoghi messi a disposizione dei cittadini dall'amministrazione, ma ci fa (mal)pensare l'interessamento di certe persone solo in campagna elettorale, e a elezioni vicinissime, visto che a distanza di due mesi, tutto è rimasto com'era. I giochi sono rimasti distrutti, l'impianto di illuminazione è rimasto spento, i rifiuti sparsi dappertutto non sono stati rimossi. Da quel giorno nel parco non è successo più nulla, tranne le solite intrusioni notturne dei soliti balordi, ma questa è un'altra storia.
Autore: Giovanni Angione
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I commenti di "Così fan tutti", "Ciccio grande", "Sara loro", "Osservatore parlante", pur nella loro diversità formale, sono sotanzialmente omogenei. Il "succo" di tutto è (prego gli Interessati di correggermi se sbaglio l'interpretazione del loro pensiero): 1) A Molfetta, vi è una larghissima parte della popolazione costituita da gente che non capisce che il danno che arreca ad una "res publica" diventa danno il cui onere ricade su tutti, anche su loro stassi! 2) Questi atteggiamenti sono stati determinati dal fatto che probabilmente l'educazione di costoro (parlo di quelli che definiamo con diverse sfumature: incivili, cozzali, bruti, prepotenti, ignoranti, alla fine solamente degli stupidi ma che comunque, in maggiore età, anche loro votano, eccome votano!!!!) è stata approssimativa, nel senso che ai genitori, non è passato neppure per l'anticamera del cervello l'idea che costa meno deturpare un bene che lasciarlo così com'é. 3) I suddetti "bloggers" invocano, con toni diversi, sempre le stesse cose, e cioé: la sanzione e la giusta punizione per coloro che in piccolo o in grande delinquono. Senza indossare la "casacca" del vigilante, io dico semplicemente che, premesso che qualcuno potrebbe obiettare che le Forze dell'ordine devono badare ad altri problemi più prettamente attinenti alla loro missione, esiste il modo - tipo grande fratello - per dare l'esempio che ci vorrebbe per i nostri concittadini che traggono divertimento dal danneggiare, in tutti i modo possibili, l'immagine della nostra Città, e non è certo quello di affiggere cartelli - FIRMATI - dell'esistenza INESISTENTE di video camere di sorveglianza. Come ho già avuto modo di scrivere, questo BLUFF (non trovo termini più appropriati per definire la stupidaggine suprema di questa storia), non fa altro che "stuzzicare" ancor di più l'istinto a delinquere che in forma più o meno accentuata, ci distingue un pò tutti, in particolare quelli indicati con tutti quegli epiteti sopra detti. S.S.P., fra una riunione e l'altra a Roma, hai mica per caso provato a riflettere SERENAMENTE e non DEMAGOGICAMENTE sul problema?. Da più parti, i detrattori dell'Amministrazione vengono accusati di parlare bene e razzolare male, vengono invitati a ..."non disturbare il manovratore"; bene, qualcuno di noi (detrattori...) prova di tanto in tanto a dare qualche piccolo suggerimento, ma è sempre, come ho già scritto, uno sputo nella tempesta!




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