L’arbitro Ayroldi sospeso per 6 mesi per calcio al collega
MOLFETTA – 22.7.2001
Pesante decisione della commissione di disciplina degli arbitri nei confronti del molfettese Nicola Ayroldi, 36 anni (nella foto), che è stato squalificato per 6 mesi per aver preso a calci il collega di Messina, Riccardo Pirrone. L’episodio (che si può leggere anche nelle news di “Quindici on line” con i relativi commenti) avvenne la sera di venerdì 8 giugno dopo una cena nel ritiro degli arbitri a Coverciano. In quella occasione i colleghi arbitri chiesero ad Ayroldi di ripetere il discorso di ringraziamento fatto in occasione del ritiro del prestigioso premio Bernardi come miglior arbitro esordiente in serie A. Il molfettese prese quella richiesta come uno sfottò e abbandonò il ristorante. Poco dopo Ayroldi stava parlando al telefonino quando gli si avvicinò il collega Perrone che, mettendogli una mano sulla spalla, gli disse di non prendersela. Per tutta risposta il molfettese gli sferrò un calcio alla gamba e al braccio, facendolo cadere per terra. Pirrone decise di non denunciare l’episodio al medico al quale si era rivolto per farsi medicare la contusione, proprio per non danneggiare il collega.
Alla scena, però, avevano assistito altri arbitri, per cui il fatto diventò di dominio pubblico. Così Ayroldi fu subito sospeso e gli fu intimato di non presentarsi al successivo ritiro al Ciocco. Qui non si presentò nemmeno Pirrone che aveva inviato una lettera di dimissioni, ritenendosi umiliato dal comportamento di un mondo che non riconosceva più. L’arbitro molfettese interrogato dalla commissione di disciplina, sostiene di aver reagito a una provocazione di Pirrone, affermazione contestata da altri arbitri presenti che confermano la prima versione, quella del comportamento consolatorio del collega.
La commissione ha quindi deciso per la squalifica che terminerà il 4 gennaio 2002: in pratica Ayroldi salterà tutta la prima parte della stagione e potrà essere designato solo per l’ultima giornata del girone di andata. Ma non è escluso che i designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto lo facciano ripartire gradualmente dalla serie B. Probabilmente a danneggiare Ayroldi avrà contribuito la sua mancata ammissione di colpa, nel tentativo di far ricadere la responsabilità del suo brutto gesto sul collega, alla cui provocazione avrebbe reagito. Peccato che una bella carriera, attestata anche dal premio Bernardi, sia stata stroncata da un eccesso caratteriale dell’arbitro molfettese, che avrebbe dovuto avere un comportamento più corretto.