MOLFETTA - Prima le indiscrezioni, poi la conferma: c’è un molfettese, Cosimo La Forgia, 58 anni, primo ufficiale a bordo del mercantile italiano “Anema e Core” (foto), della compagnia armatrice Rbd Armatori Spa di Torre del Greco (Napoli). La nave mercantile, che trasportava gasolio per autotrazione, è stata sequestrata mentre navigava nel golfo della Nigeria, per l’esattezza a 23 miglia a sud di Cotonou nella Repubblica del Benin nel Golfo della Nigeria.
Oltre a lui c’è un altro italiano fra i 23 uomini dell’equipaggio, l’allievo ufficiale Jacopo Carluccio di 22 anni di La Spezia. L’equipaggio è composto da 22 filippini e dal comandante di nazionalità rumena.
La Farnesina ha confermato la notizia del sequestro e ha attivato i contatti tutti i canali politici e diplomatici per favorire la liberazione della nave, ma ha fatto sapere che sulla vicenda manterrà un silenzio stampa.
"Con l'Unità di crisi della Farnesina e il Comando generale della Guardia costiera ci stiamo preoccupando di andare incontro a tutte le misure tese alla tutela del nostro personale di bordo, che per noi è la massima priorità in questa vicenda", ha dichiarato l’amministratore delegato della Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori di Torre del Greco, Giuseppe Mauro Rizzo.
La nave “Anema e core” è stata abbordata da tre pirati armati mentre si trovava 23 miglia a sud di Coutonou, in Benin. L'allarme era stato lanciato nelle prime ore di domenica da un sistema automatico della nave, varata un anno fa a Shanghai.
Nei primi sei mesi di quest'anno sono già 266 le navi assaltate.
Questo è solo l’ultimo sequestro in ordine di tempo. Solo nel 2011 si è assistito a vari episodi: l’11 gennaio al largo della Nigeria la nave cisterna Dominia viene tenuto sotto assedio dai pirati per 15 ore. Dopo aver depredato l’equipaggio, i sequestratori abbandonano la nave tenendo in ostaggio tre filippini.
L’8 febbraio è la volta della petroliera “Savina Caylyn” della società napoletana Fratelli D'Amato sequestrata in acque somale. Attualmente la nave, composta da 22 persone di cui 5 italiani, è ancora sotto sequestro.
Il 13 aprile una decina di pirati riescono a salire a bordo della “Alessandra Bottiglierì”, a circa 70 miglia a sud delle coste del Benin. 48 ore dopo la nave viene liberata.
Il 21 aprile la motonave italiana «Rosalia D'Amato» viene assaltata nel mare Arabico e condotta verso la Somalia. Al momento, risulta ancora in mano ai pirati alla fonda a Nord di Mogadiscio.
Nell’aprile 2009 altri due marittimi di Molfetta della nave Buccaneer rimasero in
ostaggio dei pirati nella zona di Aden e poi furono liberati dopo oltre 4 mesi di prigionia.