L'Orchestra della Provincia domani in concerto nel Santuario dei Santi Medici a Bitonto
Il concerto, dedicato a Mozart, Sibelius, Festa e Moussorgski, comincerà alle 21
BARI - Con un programma dedicato a Mozart, Sibelius, Festa e Moussorgski l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari (nella foto), diretta dal Maestro Vito Clemente e con solista il violinista Carmelo Andriani si esibirà in concerto domani 26 settembre alle ore 21.00 nel Santuario dei Santi Medici a Bitonto.
Il programma della serata prevede l'esecuzione dell'Ouverture da “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791). Andata in scena per la prima volta a Vienna il 1° maggio del 1786 e ispirata a “Le Mariane de Figaro” di Beaumarchais, quest'opera segna l'inizio della collaborazione di Mozart con il librettista Lorenzo Da Ponte, poi proseguito con il “Don Giovanni” e “Così fan tutte”. Benché accolta con favore la sera del debutto, l'opera riscosse a Vienna un successo relativo, prima di incontrare nuovamente il successo a Praga.
Sarà poi la volta del Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 47 di Jean Sibelius (1865 – 1957). Questo concerto fu composto nel 1903 e poi revisionato nel 1905, per essere eseguito nell'ottobre dello stesso anno a Berlino sotto la direzione di Richard Strauss, solista Carl Hair. Opera di ispirazione neoromantica, il Concerto non raggiunse una immediata notorietà e, anche dopo essere entrato di diritto nel grande repertorio violinistico, ha continuato a suscitare giudizi molto diversi tra loro e spesso severi, tendenti a sottolineare come il notevolissimo impegno tecnico richiesto al solista non trovasse un giusto bilanciamento nella qualità musicale dell'opera. In realtà, è difficile sostenere che il gran dispiego di tecnica non ricerchi anche una sobrietà di linguaggio e una toccante espressività.
Nella seconda parte l'Orchestra eseguirà The path beyond the rocks di Fabrizio Festa (1960). Composto su commissione della Cheyenne Symphony Orchestra del Wyoming ed eseguito per la prima volta nel febbraio del 2006, è un brano che trae la propria ispirazione dai paesaggi montagnosi americani. Nel comporlo, l'autore ha spiegato di essersi ispirato sia alle immagini della natura selvaggia del Wyoming, sia all'opera del poeta americano Robert Frost, a lui particolarmente caro.
Ultimo brano in programma è “Una notte sul Monte Calvo” di Modest Moussorgsky (1839 – 1881). Intitolata originariamente “La notte di San Giovanni”, quest'opera, ispirata all'omonimo racconto di Gogol e composta nel 1867, era da tempo nella mente del suo autore che sin dal 1860 era rimasto impressionato da “Lo stregone” di Mengden. Il lavoro sulla partitura si svolse quindi fra il 1866 e il 1867, periodo nel quale la fantasia di Mussorgsky era stata ravvivata da un'opera di Khotinsky sulla stregoneria. Il Monte Calvo è in realtà il monte Triglav, nelle vicinanze di Kiev, sul quale ogni anno, secondo la leggenda, in occasione della festa di San Giovanni, il 24 giugno, streghe, stregoni e spiriti del male di ogni genere si danno convegno in un sabba presieduto dal maligno Tchernobog.