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L'opposizione pronta a dar battaglia Conferenza stampa unitaria dei consiglieri di minoranza
08 agosto 2006

MOLFETTA - Partono lancia in resta i consiglieri di minoranza, chiedono alla stampa di far da tramite verso i cittadini, per una partecipazione quanto più ampia possibile , individuano i punti deboli dell'amministrazione Azzollini, già denunciati nel primo Consiglio Comunale, ed elaborano una strategia per il futuro. A guardarla con occhio disincantato, dalla conferenza stampa di ieri sera vien fuori una bizzarra foto di famiglia. Accanto due ex candidati sindaci, Di Gioia e Minervini, che nella campagna elettorale appena passata se le son suonate di santa ragione – e, si sa, alla fine il terzo gode - consiglieri, come Nino Sallustio (nella foto con Annalisa Altomare), che all'opposizione hanno già immolato cinque anni di attività politica, assieme a colui contro cui l'hanno fatta, quelli che fino a qualche tempo fa stavano con chi governa ed ora adottano i temi, lo stile, le parole perfino, di chi li attaccava. Tutti assieme adesso, non si sa quanto appassionatamente, ché la stanchezza è tanta, soprattutto per chi ha già dato per cinque lunghi anni, misurando la difficoltà ed a volte anche l'inutilità di fare opposizione, ma convintamene, stante anche le dichiarazioni squisitamente politiche rese. Conferenza stampa di opposizione ieri sera, dunque, nove consiglieri presenti – Altomare, Ancona, Caputo, Di Gioia, Di Molfetta, Piergiovanni, Minervini, Sallustio, Salvemini - assente, a quanto è stato detto giustificatissimo, il solo Saverio Tammacco, che hanno ordinatamente riassunto, perché la città ne sia informata, i temi del loro dissenso rispetto ai primi atti del sindacato di Antonio Azzollini. Stroncate le dichiarazioni programmatiche fatte dal sindaco nel Consiglio dello scorso venerdì. Per il loro impianto generale, privo di un qualsiasi progetto strategico per la città, “tanto misere, vaghe e generiche che – ha dichiarato Nino Sallustio – il sindaco non le ha neppure lette, preferendo parlare di cultura cristiana, argomento che fa parte del patrimonio valoriale di ciascuno e che non andrebbe spiattellato in maniera strumentale in Consiglio Comunale”. Mino Salvemini ha rincarato la dose: “Nel programma non c'è scritto assolutamente nulla, ha la genericità di un compitino di scuola elementare”. Evidenziata anche qualche “bufala”, come l'impegno per il campo della sanità, preso solennemente dal sindaco durante il Consiglio, alla riapertura della scuola per infermieri nell'ospedale, quando, ha dichiarato Annalisa Altomare: “Questa scuola non esiste più, essendo stata sostituita da un corso universitario triennale, a numero chiuso”. Per tutti quella del sindaco Azzollini non è stata solo superficialità, ma la dimostrazione, del resto già data in campagna elettorale, di non aver interesse ad elaborare un disegno unitario di città, quanto ad una gestione verticistica ed alla sola realizzazione di due o tre iniziative che gli stanno particolarmente a cuore. Appoggiandosi per di più ad una squadra di assessori, scelti, un elemento su cui ha insistito in particolare Lillino di Gioia (nella foto assieme a Tommaso Minervini), non per le loro specifiche competenze, ma in base ai voti presi e per far scattare con la loro nomina altri consiglieri dalle rispettive liste; per molti dei quali sussistono motivi gravi di incompatibilità, tanto che è già stato deciso di rivolgersi al Prefetto. Preso anche già qualche, non si sa come definirlo, abbaglio forse, come evidenziato da Antonio Ancona, nell'attribuzione degli incarichi dirigenziali. Per la minoranza determinante sarà il coinvolgimento dei cittadini, cui avvicinare le istituzioni; Nicola Piergiovanni è tornato a chiedere, come già aveva fatto nel suo intervento nella seduta di venerdì, la trasmissione dei Consigli Comunali; Nino Sallustio l'istituzione del difensore civico. Deve essere chiaro “che l'opposizione si pone come alternativa – ha affermato Lillino di Gioia – a questa amministrazione, sotto tutti i punti di vista, candidandosi così ad essere il riferimento politico a chi non si riconosce in questo sindaco”. Un'opposizione che vuole mettere assieme le sue risorse, coinvolgendo la città, vigilare, fare le sue proposte, come quella per l'adozione del Piano strategico o del Piano dei servizi per i nuovi quartieri che stanno sorgendo, chiedendo il rispetto delle regole, mettendosi complessivamente al servizio degli interessi comuni. Anche per essere pronta a quello che potrebbe accadere, qualora fosse dimostrata l'incompatibilità fra la carica di sindaco e quella di senatore, altro argomento di cui nella conferenza stampa si è detto con abbondanza di particolari e di cui si dirà in uno specifico articolo.
Autore: Lella Salvemini
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