L'Italia dona al Libano una motonave per la ricerca marina
La nave verrà riqualificata e attrezzata nei cantieri navali di Molfetta
BARI - E' stata formalizzata ieri pomeriggio, nel corso di una cerimonia all'Istituto agronomico mediterraneo di Bari, la donazione della motonave «Rosa Marino» della marineria di Mola di Bari al Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica Libanese (Cnrsl).
Si tratta di una delle iniziative promosse nell'ambito della collaborazione tra il governo italiano e il Consiglio per la ricostruzione e lo sviluppo (Cdr) del governo libanese e dell'Accordo Operativo tra il Ciheam-Iamb e il Ministero dell'Agricoltura libanese (Moa) e il Cnrsl all'indomani della fine del conflitto nell'estate scorso tra Libano ed Israele.
Il peschereccio, di 120 tonnellate di stazza, verrà riconvertito in motonave per svolgere attività di ricerca marina e verrà ribattezzato «Cana» a simboleggiare l'alleanza tra le religioni. In particolare la motonave, unica in tutto il Medio Oriente, e grazie alla collaborazione di Federpesca, verrà utilizzata dal CNRS per indagini batimetriche, monitoraggio dei parametri idrologici, idrobiologici e biologici; monitoraggio dell'inquinamento e delle aree di migrazione dei cetacei. tra l'altro potrà valutare gli effetti delle marea nera determinatasi sulla costa sud del Libano dopo i bombardamenti israeliani ai serbatoi di carburante che hanno determinato lo sversamento di 20mila tonnellate di carburanti.
Alla cerimonia di ufficializzazione del trasferimento della proprietà del'imbarcazione, che sarà riqualificata e attrezzata nei cantieri navali di Molfetta (foto), hanno partecipato oltre al direttore dell'Iamb, Cosimo Lacirignola, il presidente del Cnrs libanese, Mouin Hamzè e il presidente di Federpesca, Luigi Giannini.