L’Exprivia Molfetta rinuncia all’iscrizione al prossimo campionato di Superlega UnipolSai
Posta la premessa di non essere una tifosa della prima ora, è difficile per me trovare le parole più opportune per raccontare la vicenda dell’Exprivia Pallavolo Molfetta. Da due anni infatti seguo da molto vicino le imprese ma soprattutto il quotidiano di una società pallavolistica,di una squadra e di una tifoseria che fin da subito mi hanno fatta sentire come a casa. E’ impossibile, per chiunque abbia un po’ di amore per lo sport, entrare nel PalaPoli e non sentirsi risucchiato in un vortice di passione. Un calore che accomuna i giocatori in campo, i Fedelissimi onnipresenti sugli spalti ed i tifosi. Sentimenti veri che accomunano gente che magari fuori da quelle quattro mura mai si sarebbe conosciuta e che invece in quel posto diventano i tuoi migliori amici. Le magie di uno sport come la pallavolo. Difficile avere la consapevolezza che tutto questo dal prossimo inverno non avverrà più. E’ notizia, infatti, già di qualche settimana fa che l’Exprivia Molfetta rinuncerà all’iscrizione alla stagione di Superlega UnipolSai 2017/18. “Cari tifosi, cari appassionati, di solito maggio era per tutti noi mese di grandi sogni, di trattative avviate, nelle più o meno segrete stanze. Pianificavamo il mercato, il direttore sportivo sondava la disponibilità di giocatori di ogni dove, prima di sferrare l’attacco giusto e di lanciare la sua scommessa sempre vincente, nel rispetto della consueta parsimonia che ha contraddistinto la nostra politica gestionale. Oggi, 22 maggio, ci troviamo a comunicare una notizia che di certo non farà piacere ai tifosi, ma di cui forniremo le motivazioni. Pur avendone diritto, per aver sempre rispettato ogni obbligo contrattuale e regolamentare, la Pallavolo Molfetta non si iscriverà alla prossima Superlega. Una decisione senz’altro pesante, ma figlia di valutazioni razionali, che svariano dall’aspetto economico a quello logistico. Una decisione sofferta, ma che non ha il senso di un macigno lanciato contro la passione di tutti voi e tutti noi, ma che si spera possa essere “solo” un momento di una storia che continua”. Così comincia la lettera del Presidente della Pallavolo Molfetta Antonaci, sul sito della società. I motivi, come scritto, sono di diversa natura: il numero limitato di posti a sedere del PalaPoli e la mancanza di un main sponsor interessato ad investire, per promuovere il proprio brand, con mezzi finanziari adeguati al mercato della Superlega. Il primo ampiamente dibattuto già nel corso della scorsa stagione (ricordiamo la battaglia dei Fedelissimi contro la dirigenza di Superlega a suon di striscioni e cori) è un limite della società molfettese fin dalla sua prima iscrizione nel massimo campionato di anno in anno superato in diversi modi con la complicità, c’è da dirlo, proprio della dirigenza della Superlega. Da quest’anno non è più possibile soprassedere a questo limite. I modi ci sarebbero, ad esempio trasferire le partite al PalaFlorio di Bari, ma qui si sfocia nei problemi di natura economica. Triste, anzi tristissimo, sapere che nessun main sponsor si sia un minimo interessato a salvare le sorti di una realtà che da anni richiama moltissimi tifosi ed appassionati della pallavolo e che forse è una delle poche situazioni positive per cui è conosciuta in Italia la città di Molfetta. Mai nel corso della sua storia la Pallavolo Molfetta ha potuto contare sull’appoggio effettivo dell’imprenditoria locale per poter fare progetti a lungo corso. Ha programmato stagione per stagione, senza troppe sicurezze, con grandissimi risultati. Quest’anno invece le cose stanno così e non consola il fatto che se è successo a grosse società (vedi Treviso e poi Cuneo) non poteva non succedere ad una piccola società come quella di Molfetta. Resta l’amaro in bocca. Una tristezza che non si allevia nemmeno dopo tutte le testimonianze di vicinanza giunte a Molfetta da tutte le altre tifoserie italiane che in questi anni ci hanno apprezzato come modello ti un tifo appassionato, magari molto folkloristico, ma sempre pulito e corretto. Ma di una cosa sono certa. Nella mente, nei ricordi di tutti noi, Fedelissimi e non, nell’aria quel ritornello “Un giorno all’improvviso...mi innamorai di te” sarà sempre forte e attenderà di essere nuovamente cantato a squarciagola, perché questo non può essere un addio. Deve essere un arrivederci.
Autore: Daniela Bufo