L’ex sindaco Paola Natalicchio lascia il consiglio comunale
L’ex sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, si è dimessa dalla carica di consigliera comunale di Sinistra italiana, forza politica all’opposizione nella massima assise cittadina. La stessa Natalicchio aveva anticipato in qualche modo questa notizia nell’intervista rilasciata alla rivista “Quindici” del mese di settembre. Il motivo di questa decisione è dovuto all’inizio della sua collaborazione giornalistica con una importante emittente televisiva nazionale. Si tratta di giornalismo politico e la Natalicchio ha fatto una scelta apprezzabile, per un rispetto deontologico (che molti colleghi giornalisti impegnati anche sul fronte politico nazionale, non hanno avuto). Al suo posto è subentrata la pediatra dott.ssa Silvia Rana. Paola Natalicchio ha sempre sostenuto di non voler essere un politico di professione e di non voler abbandonare l’attività giornalistica, come nessuno dei politici abbandona la propria attività professionale. Ma per la Natalicchio c’è una scelta obbligata, essendo il giornalismo, un mestiere che spesso confligge con la politica e l’etica professionale richiede che non si faccia confusione, soprattutto quando si scrive di politica. Questa scelta non è piaciuta a tutti, anche perché alcuni suoi elettori l’hanno vista come un secondo abbandono della città da parte di Paola. Ecco come la Natalicchio parla di questa sua scelta: «Ore forti. Ore piene. Cadono foglie dai rami. Cambiano stagioni. E non è mai facile farsi passare la malinconia che sale. Però bisogna mettersi le scarpe comode, anche stavolta, e andare. Restare davanti al bivio tra politica e giornalismo, o tra Roma e Molfetta, ancora a lungo, sarebbe stato sbagliato. Non si possono fare troppe vite contemporaneamente. É ingiusto: confonde e disperde. Dopo una lunga estate a Molfetta, sono rientrata a Roma e ho iniziato a cercare di nuovo lavoro nel settore per cui ho studiato quando avevo vent’anni e in cui ho lavorato dai tempi della laurea: il giornalismo. Ho aggiornato il curriculum, fatto decine di telefonate. Poche settimane fa, sono iniziati i contatti con una rete televisiva nazionale. Poi i colloqui. Poi la proposta di un contratto in una trasmissione che di politica si occupa ogni giorno. Ma non si può stare seduti da tutti e due i lati: quello dell’informazione politica e quello della politica in campo. Non è giusto, non è corretto, non è eticamente serio. Non fa per me. Ho scritto con Concita De Gregorio una trasmissione politica per Rai Tre, Fuori Roma, e l’ho lasciata quando ho deciso di far parte della Segreteria Nazionale di Sinistra Italiana. Fu una rinuncia enorme, ma aveva lo stesso sapore, al contrario. Questa volta lascio il consiglio comunale, per andare a lavorare ancora per la televisione. Perché la buona televisione, io credo, può aiutare a far crescere la buona democrazia. E perché il lavoro chiama e devo rispondere. Sento tantissimo rispetto attorno a questa scelta in queste ore. Ricevo telefonate intense, messaggi pieni di senso. Grazie a chi ha visto tutto l’amore che ci ho messo. É stato immenso. E mi resta nel sangue. Molfetta è casa mia. Non vado da nessuna parte. Non dismetto nemmeno un grammo del mio impegno per la mia terra. Continuo diversamente. Un abbraccio forte a chi mi sta vicino ancora una volta».