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L'ente Casa Divina Provvidenza di Bisceglie si costituisce parte civile all'udienza preliminare di Trani. Fra i 18 imputati anche l'ex sindaco di Molfetta Azzollini
01 febbraio 2017

TRANI – Ancora un rinvio nell’udienza preliminare davanti al gip del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, per il presunto crac da 500 milioni di euro della Divina Provvidenza di Bisceglie, che vede fra i 18 imputati anche il sen. Antonio Azzollini (Forza Italia) ex sindaco di Molfetta, l’ente, in amministrazione straordinaria, si è costituito parte civile.

Il legale dell’ente, Stefano Dardes, nel corso dell’udienza  ha depositato una memoria tecnico-contabile circa le cause del dissesto dell’ente. L'udienza è stata rinviata al 17 marzo 2017 perché i difensori degli imputati hanno chiesto un termine per consultare il contenuto della memoria. Per quella data gli imputati potranno chiedere riti alternativi.
Le indagini dei finanzieri di Bari sulla Casa Divina Provvidenza di Bisceglie furono avviate contestualmente alla richiesta di fallimento avanzata dalla Procura di Trani, a giugno 2012, a fronte di debiti per 500 milioni di euro accumulati dall’ente nei confronti di diversi creditori tra cui l'Inps e l’Agenzia delle Entrate.

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