L'eccellenza del Liceo “Leonardo da Vinci” di Bisceglie al servizio del Fondo per l’Ambiente italiano
BISCEGLIE - Quello appena trascorso è stato un fine settimana molto impegnativo e ricco di soddisfazioni per gli alunni e le alunne delle classi 4E e 4AL del Liceo “Leonardo da Vinci” dì Bisceglie. Vestiti i panni di Apprendisti Ciceroni, hanno magistralmente condotto i curiosi visitatori che hanno affollato il porto della città a scoprire i tesori nascosti del borgo. L'itinerario ha permesso l'accesso ai bastioni di difesa e ai camminamenti interni ed esterni della cinta muraria aragonese, resi accessibili esclusivamente per le Giornate FAI d'autunno
L'evento ha registrato numeri da record e i nostri Apprendisti Ciceroni si sono mostrati sempre all'altezza del ruolo affidatogli, ricevendo i complimenti dei visitatori e dei referenti della delegazione provinciale FAI.
Quella dei nostri alunni e delle nostre alunne, resa possibile grazie all’impegno della Dirigente scolastica prof.ssa Maura Iannelli, è stata un'esperienza autentica di cittadinanza attiva, che ha consentito loro di conoscere meglio il territorio biscegliese e le professioni coinvolte nella valorizzazione del patrimonio storico-culturale.
L'archeologo Giuseppe Ruggiero li ha guidati in un viaggio nel tempo denso di racconti e di scoperte, i docenti tutor prof.ssa Laura de Pinto, prof.ssa Maria Di Taranto, prof. Francesco Giangregorio e prof.ssa Laura Romanelli hanno stimolato in loro la curiosità intellettuale e il desiderio di mettersi in gioco e i volontari FAI li hanno sempre incoraggiati dando loro supporto.
La scuola desidera, pertanto, ringraziare chi ha reso possibile la collaborazione con il FAI, in particolare la capo delegazione provinciale Giulia Mastrodonato e ognuno degli alunni e delle alunne partecipanti, del cui impegno tutta la comunità scolastica è orgogliosa.
Ognuna e ognuno di loro meriterebbe una menzione speciale non solo per l’impegno profuso nell’acquisizione dei contenuti indispensabili al racconto della storia locale, ma, soprattutto, per l’estrema sensibilità con cui hanno instancabilmente sollecitato i visitatori a riflettere sulla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e della storia identitaria locale.