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L'azione cattolica diocesana: no alla chiusura dell'ospedale di Terlizzi
10 novembre 2003

TERLIZZI – 10.11.2003 Stop alla chiusura di 6 reparti dell'ospedale di Terlizzi deciso dal Piano di riordino ospedaliero del presidente della Regione, Fitto, il Tar Puglia ha accolto il ricorso del Comune di Terlizzi, sospendendo l'efficacia del provvedimento della direzione generale della Asl Bari1. Lo ha annunciato il sindaco, Vincenzo Di Tria. La disposizione, emessa il 3 ottobre scorso con efficacia dal giorno successivo, ha provocato nei giorni scorsi la mobilitazione dei cittadini di Terlizzi che hanno manifestato con varie iniziative, mentre il Consiglio comunale si è riunito in una sorta di convocazione permanente nel parcheggio dell'ospedale. Intanto sulla vicenda dell'ospedale interviene l'Azione cattolica diocesana con un documenta dal titolo "Per amore del mio popolo non tacerò". Ecco il testo. “Quante volte, purtroppo, abbiamo sentito proclamare questo versetto di Isaia! Anche oggi, come Azione Cattolica, vogliamo richiamarlo perché la situazione che stanno vivendo i cittadini di Terlizzi, ma anche quelli di tutta la diocesi, in seguito al piano di riordino ospedaliero, ci invita a dire la nostra. E vogliamo dirla nel rispetto delle competenze di ciascuno. Quello che a noi sta a cuore è la gente, tutta la gente dei nostri paesi, al di là di ogni colore, idea o religione. Ed è questa "gente" che ogni scelta politica deve avere presente, questa gente che ha i volti dei nostri compaesani, dei nostri amici, questa gente che chiede di nascere, vivere ed anche di morire con dignità. Insieme a questa nostra gente, noi * protestiamo per le decisioni prese solo con i "numeri" e non col "cuore", come tante volte ci diceva don Tonino e come pure ci ha detto il nostro vescovo, don Luigi; * chiediamo una maggiore disponibilità all'ascolto di quanto la gente semplice ha da dire; * chiediamo un po' più di buon senso e non solo calcolo politico ed economico nel chiudere gli ospedali!! Altrove è stato fatto. Siamo, perciò, solidali con i cittadini di Terlizzi che con una pacifica, ma ferma protesta, manifestano il loro dissenso e, contestualmente, invitiamo tutti al dialogo e al confronto, senza pregiudizi o preconcetti, perché possa realizzarsi un piano di riordino ospedaliero più equo e più giusto”.
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A proposito dei commenti al documento dell'Azione Cattolica sulla vicenda dell'ospedale di Terlizzi tengo a precisare, in qualità di presidente diocesano dell'AC, che il documento è stato elaborato dall'associazione terlizzese che, insieme a tutta la cittadinanza, si è mobilitata, e non da oggi, per salvaguardare il servizio sanitario del proprio ospedale. Notte e giorno gruppi di persone hanno impedito, pacificamente ma con determinazione, insieme al loro sindaco, che venissero trasferite le apparecchiature già caricate sul camion. L'ospedale di Terlizzi è un simbolo della città, ne esprime la cultura, è il frutto del sacrificio di una popolazione intera e, non da ultimo, non può certo dirsi di qualità inferiore, soprattutto nei reparti che si vogliono trasferire (vedi ginecologia e ostetricia, ad esempio). L'Azione cattolica diocesana ha voluto sostenere questa lotta che, per il momento, ha evitato qualsiasi trasferimento. Ed anche il Vescovo ha voluto condividere questa battaglia pacifica del popolo e del clero terlizzese, incoraggiando soprattutto il dialogo con le istituzioni regionali. Non si doveva tutto questo? Certo, anche l'ospedale di Molfetta subisce un ridimensionamento ma credo che non possano bastare le polemiche, i manifesti o i forum sui giornali e sui siti per affrontare il problema. Nè serve deviare la questione additando il Vescovo o facendo indebiti paragoni che, ne sono convinto, disturberebbero don Tonino stesso. Da Terlizzi viene un esempio di grande civiltà e passione in difesa delle proprie risorse. Questo abbiamo voluto evidenziare, tutto il resto non serve. Con grande cordialità.
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