BARI - La programmazione regionale è confermata e resterà in capo alla Regione Puglia. I cinque grandi progetti dell’asse V, finanziati con i fondi Fesr per oltre un miliardo di euro si faranno. Il raddoppio della Corato-Barletta, la modernizzazione della rete ferroviaria del Salento, l’elettrificazione della Bari-Martina, l’interporto regionale di Bari, la bretella del sud est barese potranno andare in gara. La notizia arriva dall’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini (foto) dopo l’incontro con i ministri Passera e Barca: “Questo nuovo governo finalmente ha smesso di avere un pregiudizio ostile nei confronti del Mezzogiorno e sta instaurando un rapporto vero di leale collaborazione con le Regioni. Abbiamo accettato la verifica sull’attuazione del programma da parte del governo perché siamo consapevoli dell’enorme lavoro fatto, in modo serio e rigoroso”.
Buone notizie anche sul fronte delle infrastrutture strategiche di valenza nazionale che erano in discussione oggi. Per realizzarle servirà un cofinanziamento regionale. “La Puglia – spiega Minervini - si è impegnata a recuperare circa 100 milioni dal proprio programma di fondi strutturali per metterli a disposizione del governo”.
Per l’alta capacità Bari-Napoli, segnalata tra le priorità della Puglia, altre risorse potranno arrivare dallo stato di verifica dei fondi strutturali delle altre regioni interessate dal tracciato. “ Nel confronto comune – commenta l’assessore – sono state assunte decisioni condivise sulle priorità strategiche da perseguire, nonostante la drastica riduzione delle risorse”. Ma dal confronto con il governo è arrivata un’altra conferma importante per lo sviluppo delle infrastrutture pugliesi: “i fondi fas, rimodulati nel Piano sud, ci sono – significa che in Puglia potremo mettere in sicurezza strade, ampliare i nostri aeroporti, ammodernare gli schemi idrici, realizzare la piattaforma logistica regionale con il miliardo e due programmato ad agosto.
Crediamo che il Sud sia pronto a dar conto dei propri impegni smettendola finalmente di piangersi addosso”.
Il governo preparerà entro il 15 un Piano di azione e coesione Sarà sottoscritto da tutti i governatori delle regioni del Mezzogiorno, e poi inviato a Bruxelles.