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L'assessore Mimmo Corrieri illustra il Bilancio del Comune di Molfetta: rigore, equità e sviluppo Giovedì prossimo, in Consiglio Comunale, discussione generale e voto definitivo
21 aprile 2007

MOLFETTA - Si terrà giovedì prossimo, 26 aprile, a partire dalle ore 16, la discussione generale in Consiglio Comunale al fine di approvare il Bilancio di previsione 2007, adempimento fondamentale il cui termine scade il prossimo 30 aprile. Come noto, questo punto era stato iscritto all'ordine del giorno della seduta tenutasi venerdì scorso ma, su richiesta di diversi consiglieri comunali (impegnati in altre iniziative di partito), la discussione è stata rinviata (dal Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Camporeale, di intesa con amministrazione e tutti i gruppi consiliari) di qualche giorno per consentire la massima partecipazione ad uno dei passaggi più importanti per la vita di un ente come il Comune, dal momento che, attraverso quello che può apparire come un semplice documento contabile, si può comprendere quale sia lo stato di salute delle nostre casse comunali e quali le prospettive future in termini di investimenti e di servizi resi in favore della cittadinanza. Dall'ampia e corposa relazione dell'assessore al Bilancio, dott. Mimmo Corrieri (nella foto), svolta in Aula prima della sospensione dei lavori e del successivo aggiornamento della seduta alla prossima settimana, si evince la difficoltà che l'amministrazione comunale ha incontrato in questi mesi nel redigere il bilancio di previsione, in particolare a causa dello “sforamento” per oltre 2.800.000 euro (dichiarato già in sede di approvazione del bilancio 2006 da parte del Commissario Prefettizio, dott. Alfonso Magnatta, che ha retto le sorti del Comune all'indomani della caduta dell'Amministrazione guidata da Tommaso Minervini), del patto di stabilità interno e cioè di quell'obbligo di riduzione della spesa corrente imposto dallo Stato agli Enti locali al fine di contenere l'indebitamento pubblico complessivo. Ma è stata anche un'altra la difficoltà incontrata dall'amministrazione e rappresentata, in particolare, da un quadro normativo statale non particolarmente chiaro e radicalmente modificato dall'ultima finanziaria, definita – eufemisticamente - dall'assessore “complessa”, in quanto contenuta in un unico articolo di legge composto di oltre 1300 commi. Un pessimo esempio di tecnica legislativa. Tre le parole d'ordine che, stando alle parole di Corrieri, caratterizzano questo bilancio di previsione: rigore, equità e sviluppo. Il rigore, ha spiegato l'assessore, si è reso necessario proprio per rientrare nei vincoli imposti dal patto di stabilità dal momento che un ulteriore sforamento anche per l'anno 2007 avrebbe comportato conseguenze ancor più negative per il nostro Comune con le sanzioni previste dalla legge. “L'Amministrazione comunale – ha sostenuto Mimmo Corrieri – con questo bilancio di previsione persegue l'obiettivo del massimo rigore nella gestione del denaro pubblico, finalizzando risorse considerevoli prioritariamente in direzione della spesa sociale per consentire interventi e servizi in favore delle fasce deboli di popolazione, per garantire servizi essenziali per i cittadini e preservare la spesa per investimenti”. Un rigore che però non riesce a tradursi in una drastica riduzione della spesa corrente (e cioè di quella spesa che occorre per garantire il funzionamento dell'Ente e l'erogazione dei servizi ai cittadini e che assorbe circa il 50% di tutte le risorse disponibili) che, invece, in valore assoluto, continua a crescere di circa 270.000 euro rispetto allo scorso anno. Questo aumento è attribuibile, da un lato, all'aumento della spesa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e, dall'altro, all'aumento della spesa per interventi sociali (da evidenziare, a questo riguardo, che l'unico assessorato che otterrà maggiori risorse rispetto agli anni scorsi sarà proprio quello ai Servizi Sociali. “Una precisa scelta politica dell'amministrazione”, l'ha definita l'assessore Corrieri). L'unica spesa che registra una riduzione rispetto al passato è, invece, la spesa per il personale che diminuisce, rispetto al 2006, di circa 540.000 euro. L'assessore Corrieri ha evidenziato come l'amministrazione sia impegnata a ridurre le spese “voluttuarie” come quelle legate, per esempio, alle cosiddette “auto-blu” o ai telefoni cellulari, ma se nonostante questo sforzo la spesa corrente continua a crescere (+0,68% rispetto all'anno scorso), evidentemente occorrerebbe ancora (a nostro sommesso avviso e ben consapevoli delle difficoltà che la redazione di un bilancio comporta, specie se si devono fare i conti con errori di gestione che affondano le radici in amministrazioni molto lontane) uno sforzo per invertire una tendenza che “ingessa” pesantemente il nostro bilancio. Sul fronte delle entrate l'assessore al Bilancio non ha potuto eludere il tema dell'inasprimento fiscale deciso dall'amministrazione comunale che, come noto, ha innalzato sia l'addizionale IRPEF che la TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani). “Scelte difficili e dolorose – ha commentato Corrieri – che certamente non abbiamo fatto a cuor leggero, consapevoli del fatto che sono state decisioni impopolari ma che si sono rese necessarie per far fronte ad una situazione economica e finanziaria particolarmente delicata”. Un capitolo a parte, nella relazione dell'assessore Corrieri, ha meritato la spesa per investimenti che, nonostante le note difficoltà di bilancio, raggiunge livelli elevatissimi (tra i più alti in Puglia) grazie soprattutto ai circa 80 milioni di euro che, negli anni 2002-2005, sono stati corrisposti dallo Stato al Comune di Molfetta (tra i quali oltre 70 milioni per il porto). Motivo di orgoglio, evidentemente, per il sindaco Antonio Azzollini che, in quel periodo, da Presidente della Commissione Bilancio del Senato, si adoperò efficacemente al fine di consentire alla nostra città di ottenere una così cospicua mole di risorse finanziarie. “E' questo il nostro 'tesoretto' – ha spiegato con orgoglio, nei giorni scorsi, il sindaco Azzollini - . Si tratta di denaro già disponibile nelle casse comunali e che, sul piano degli investimenti in infrastrutture, farà di Molfetta una gigante della Puglia. Per le casse comunali il costo per la gestione di questi finanziamenti è pari a zero, considerato che l'ammortamento dei mutui contratti è interamente a carico dello Stato “. “È un Bilancio, questo, - ha proseguito il primo cittadino - che coniuga perfettamente il criterio del rigore (attraverso l'abbattimento delle spese improduttive) con quello dello sviluppo. Nonostante i limiti stringenti imposti dalla Legge Finanziaria, l'impostazione data a questo documento contabile  improntata alla riduzione degli sprechi e alla trasparente copertura di tutte le spese correnti, ci consentiranno di rispettare in pieno il Patto di stabilità imposto dal Governo”. Giovedì prossimo la parola passerà alle opposizioni prima del voto sull'intero documento che, però, appare scontato considerati i numeri della maggioranza in Consiglio Comunale.
Autore: Giulio Calvani
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