MOLFETTA – «Molfetta, come Vienna e come Venezia, ha il suo Concerto di Capodanno» ha affermato l'assessore alla Cultura Sara Allegretta, intervenendo alla quinta edizione del Gran Concerto di Capodanno che si è tenuto, per l'appunto, nella chiesa Sacro Cuore di Gesù il 1 gennaio, con il patrocinio del Comune di Molfetta e con "Quindici" come media partner.
Un evento gratuito, programmato nel cuore di Molfetta, che ha registrato una notevole affluenza, al punto che l'edificio sacro ha contenuto a malapena i numerosissimi spettatori. Segno evidente della richiesta, da parte dei cittadini, di eventi di qualità.
L'assessore alla Cultura, intervenuta alla manifestazione con l'assessore al Marketing territoriale Pasquale Mancini, ha ricordato don Salvatore Pappagallo, a cui deve tantissimo il panorama musicale cittadino (e non solo): innumerevoli, infatti, le realtà e i talenti che sono partiti dalla sua scuola per affermarsi ben oltre i confini cittadini. Sara Allegretta, inoltre, ha elogiato le quattro corali cittadine, tutte operanti in maniera amatoriale, elemento che ne accresce il valore.
La manifestazione ha visto l'esibizione dell'Orchestra Filarmonica Pugliese, del soprano Carmen Lopez, del tenore Giuseppe Settanni, diretti dal Maestro Giovanni Minafra, e dell'Alter Chorus, diretto dal Maestro Antonio Allegretta.
Apertura affidata all'orchestra (composta da oltre 40 professionisti) e al coro che hanno proposto il Canto degli Italiani (l'inno di Mameli).
Il concerto ha poi spaziato tra musica lirica, balletto e corale, passando per brani di musica “leggera”, divenuti – loro volta dei classici – come “Un amore così grande” di Guido Maria Ferilli (nel repertorio di tanti grandi artisti, da Mario Del Monaco a Claudio Villa, Luciano Pavarotti e Andrea Boccelli) e “My way” di Claude François e Jacques Revaux (portata al successo da Frank Sinatra).
Intensa l'esecuzione di “Oh Fortuna!” dai Carmina Burana di Carl Orff, seguita dal “Valzer” da La Bella Addormentata di Cajkovskij. E ancora, il celeberrimo “Bolero” di Maurice Ravel, la sinfonia e il coro “Gli Arredi Festivi” dal Nabucco di Giuseppe Verdi.
Lunghissimi applausi hanno segnato le performance dei solisti Carmen Lopez e Giuseppe Settanni che hanno magistralmente proposto le arie “Sempre libera” (La Traviata), “Ch'ella mi creda” (La Fanciulla del West), “Per te d'immenso giubilo... per poco fra le tenebre” (Lucia di Lammermoor), “Je veux vivre” (Romeo e Giulietta).
Gli artisti hanno concesso il bis, eseguendo “Libiam ne' lieti calici” da La Traviata oltre a un immancabile e gradito “fuori programma” con la “Marcia di Radetzky” Johann Strauss padre (ormai un classico a conclusione dei concerti di Capodanno, a dispetto della sua origine: fu composta per celebrare la vittoria dell'Austria sugli insorti del Lombardo-Veneto dopo i moti del 1848), che ha visto la collaborazione da parte del pubblico.
Grande la commozione di tanti al ricordo di Gabriella Cipriani, la giovanissima e promettente violinista, prematuramente scomparsa, alla memoria della quale è stata dedicata la serata. A suonare il suo violino durante il concerto è stata la bravissima Valeria Breglia.
Un nuovo appuntamento con l'Orchestra Filarmonica Pugliese è previsto per il 5 gennaio, presso il Pala Poli. L'orchestra sarà al fianco della coverband ufficiale di Vasco Rossi “I Bambini di Vasco” e di due ospiti d'eccezione: il chitarrista Andrea Braido e il sassofonista Andrea Innesto.
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