L'artista molfettese Tonia Copertino espone a Matera
MATERA - Border's Painting: mostra storica dell'artista molfettese Tonia Copertino alla Mediateca Provinciale di Matera nell'ambito del progetto “Spazio all'Arte”, dedicato agli artisti che operano nella disciplina della pittura, scultura, fotografia, installazione, illustrazione e grafica.
La rassegna sarà inaugurata oggi alle ore 18.30 (e resterà aperta fino al 18 giugno), nella sala conferenze della Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco”. Interverranno Antonello Tolve, critico d'arte e curatore della mostra; Vincenzo Malfa, Direttore della Mediateca Provinciale di Matera e l'artista molfettese.
Tonia Copertino presenta per la prima volta più di cinquanta opere che ripercorrono la sua carriera artistica: dal disegno espressionista alle "carte riciclate", fino a quando, delineatasi l'esigenza di una fusione intellettuale, crea con i "Sonetti" di John Donne, poeta metafisico di fine 1500-1600, i libri d'artista in carta di riso.
«Seguendo un andamento linguistico – ha scritto il critico d'arte Antonello Tolve - legato alle dinamiche dell'astrazione povera (Filiberto Menna), ma anche a prefissi materici di chiara impostazione gestuale, Tonia Copertino organizza brani d'un discorso visivo in cui confluiscono tratti miocinetici frizionati da prolungamenti grammaticali che elogiano l'asimmetrico, l'onirico, l'irrazionale, il fantasmatico.
Il suo abbecedario si alimenta di frutti che sfuggono alla ragione per aprire alle regioni d'un Trieb freudiano, d'un terreno vago, cioè, che ripensa quell'insieme di istinti e impulsi aurorali sui quali si basano e coagulano felicemente alcune delle strutture creative del contemporaneo. Punto G, Sinuosità, Inno alla pace, Novo Millennium, Chiave, Accesso e Spazialità.
È, questo, soltanto un breve (ma efficace) defilé dei lavoro proposti dall'artista lungo il suo itinerario creativo legato, grossomodo, al temperamento femminile e alla storia collettiva, alle trame d'un impegno sociale e ai prefissi instabili dell'attualità, alla sperimentazione cromatica e alla costruzione dell'immagine sulla superficie.
Tonia Copertino fa della pittura il territorio in cui lineis et coloribus ritornano, in questo modo, a raccontare, con prepotenza, la loro lucida funzione nel campo della configurazione visiva ma anche, e soprattutto, marchingegno che intreccia manualità e ragionamento. Azione tecnica ed esercizio riflessivo si incontrano, così, per tracciare orizzonti artificiali d'una bellezza fuggitiva e transitoria, seducente e disarmante, atavicamente legata all'astrazione e alla leggerezza di morbidi – e pungenti – drappi intellettuali».