MOLFETTA – C’è una realtà scolastica di eccellenza, ma poco conosciuta a Molfetta, che è operativamente orientata alle esigenze del moderno “Mercato del lavoro”. Parliamo dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Amerigo Vespucci” di Molfetta, che “Quindici” ha visitato, ospite del dirigente scolastico prof. Antonio Vacca.
Anticipiamo una sintesi dell’intervista che, con assoluta disponibilità e cortesia, il prof. Vacca ci ha concesso, illustrando le caratteristiche della scuola, che abbiamo visitato e che vi illustreremo in maniera più approfondita e dettagliata nel prossimo numero del mensile “Quindici” di aprile.
Un dato significativo emerge subito: i “maturati” in molte discipline specifiche trovano sempre più spesso, subito dopo il Diploma di maturità, sbocchi lavorativi nel campo specifico nel quale gli studenti medesimi si sono formati.
Solo poche cifre per dare un’idea approssimativa della realtà di cui parliamo.
Numero degli studenti iscritti nell’anno scolastico 2011-2012: circa 500, suddivisi in diversi corsi di istruzione d’avanguardia – moda, elettronica, lavorazioni meccaniche, discipline di logistica integrata, automazione idro-pneumatica, elettrotecnica ed elettronica, corsi di capitani e macchinisti navali, che dopo il diploma accedono direttamente alla carriera nella Marina mercantile come Allievi ufficiali, pesca (tecniche di pesca per i futuri “Capo pesca” e “Padroni marittimi”, con particolare attenzione e cura alla preservazione del patrimonio ittico e naturalistico del mare), ittiocoltura.
Corpo docente di più di 100 insegnanti con diverse specializzazioni mirate, oltre quelle per le materie di base di un istituto di istruzione secondaria superiore.
Elevata attività di laboratorio, con applicazioni pratiche molto sofisticate. Sono presenti infatti laboratori meccanici, motoristici, elettrotecnici, oleodinamica, pneumatica, comunicazioni radio e satellitari, cartografia nautica, un innovativo laboratorio – del quale il prof. Vacca va decisamente fiero avendolo sponsorizzato ed ottenuto con una spesa ingente – per la simulazione di situazioni reali durante la navigazione, in particolare in situazioni di traffico navale in approccio ai porti o negli “stretti”.
Insomma, una realtà che forse, data la sua ubicazione – all’estrema periferia dell’abitato - e, forse anche, per una fama non molto entusiasmante che si è creata sull’Istituto medesimo, secondo noi assolutamente fuori luogo, non rende giustizia a questa che riteniamo un’eccellenza fra le Scuole finalizzate all’accesso “diretto” al lavoro per i Giovani diplomati.
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