In&Out - Giovani in relAZIONE le idee come risorsa
Molfetta si fa promotrice di iniziative inerenti alle politiche giovanili e alle varie forme che queste ultime assumono oggi. Ne è testimonianza il progetto “In&Out - Giovani in relAZIONE”, patrocinato dal Comune di Molfetta, che ha vinto il bando “Spazi di Prossimità”, lanciato dalla Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale della Regione Puglia, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI). “Quindici” ha intervistato il referente del progetto, Michele De Palo. Un’esplorazione delle soluzioni che il mondo dell’arte e della cultura adotta per promuovere il coinvolgimento dei giovani sul territorio e per rispondere alle sfide relazionali in tempo di pandemia. Come nasce “In&Out - Giovani in relAZIONE”? Perché proprio questo nome? «“In&Out- Giovani in relAZIONE” nasce per dare una risposta al periodo storico che stiamo vivendo, che ha sovvertito tutti i modelli di relazione che conosciamo. Lo abbiamo pensato soprattutto per i ragazzi e per le ragazze che si trovano in una fase di transizione verso l’età adulta. A causa degli effetti collaterali della pandemia molti giovani stanno incontrando difficoltà nelle relazioni e nel farsi strada nel mondo degli adulti. Come gestori di un laboratorio urbano, uno spazio polivalente sempre pronto ad accogliere gli stimoli che arrivano dal mondo giovanile, abbiamo ideato questo progetto. Il focus è la partecipazione attiva delle giovani generazioni, una risorsa preziosa per le nostre comunità. Il nome “In&Out- Giovani in relAZIONE” riassume il senso del progetto». C’è stata una risposta partecipativa al progetto, sul territorio molfettese e non solo, da parte delle associazioni culturali e dei giovani? Si aspetta ulteriori adesioni e collaborazioni? «La risposta della cittadinanza è stata positiva. Siamo partiti a febbraio con un gruppo di circa 30 ragazzi e ragazze tra i 18 e 25 anni, che frequentavano già la Cittadella degli Artisti. Ad oggi già diverse associazioni sono diventate partner del progetto: TRIC - Teatri di Bari, Malalingua, Tesla, associazione InCo, Radio FGen, T.a.Rock Records, Boombox Recording, associazione Culturale Magnitudo. Il progetto prosegue con l’approfondimento dei temi individuati dai ragazzi attraverso un questionario (da compilare sul sito http://www.cittadellartisti. it/in-out/) che coinvolgerà ancora altri ragazzi sul territorio». Quali sono gli obiettivi del progetto? Con quali mezzi pensa che possano essere raggiunti? «Recuperare e attivare la partecipazione giovanile, valorizzare i legami sul territorio e promuovere la condivisione attraverso l’arte». Secondo lei, nel nostro territorio si pensa abbastanza alle politiche giovanili o si potrebbe fare di più? «Il bando “Spazi di Prossimità” che la Regione Puglia ha lanciato e gli stessi laboratori urbani sono una risposta concreta alle esigenze dei giovani che vivono nel nostro territorio. Noi con questo progetto produrremo un documento, che consegneremo ai nostri rappresentanti politici per offrire un quadro della situazione. La speranza è quella di poter innescare anche delle nuove iniziative a favore dei giovani». A suo parere, “In&Out” può rappresentare il punto di partenza non solo per progetti futuri, ma anche per mettere in atto un cambiamento nella gestione degli spazi culturali? «”In&Out” darà il suo contributo per una lettura sullo stato dell’arte nelle nuove generazioni che vivono Molfetta. Questo è sicuramente un punto di partenza per progetti futuri, ma anche una risposta immediata che La Cittadella degli Artisti, gestita da una RTI che ha come capofila la cooperativa Kismet, dà al territorio in cui è presente. Siamo solo all’inizio del percorso che abbiamo inaugurato lo scorso 4 maggio. Partirà presto un laboratorio artistico multidisciplinare con professionisti di teatro, musica e danza, fondato su un lavoro graduale che i ragazzi faranno innanzitutto su sé stessi. L’obiettivo è conoscere ed esplorare le potenzialità espressive e creative del proprio corpo. Si realizzerà, poi, uno spettacolo multidisciplinare, che rispetta le modalità comunicative della generazione di postadolescenti. Alla fine dell’esperienza sarà prodotto un documentario, che racchiuderà i momenti più significativi dell’intero percorso, dai primi incontri ai laboratori». Prossimi appuntamenti del progetto: - Lunedì 17 maggio ore 19: incontro di presentazione del laboratorio multidisciplinare tra teatro e movimento, condotto da Marianna de Pinto, Marco Grossi e Mauro Losapio per l’associazione Magnitudo; - Venerdì 21 maggio (ore 17): partenza del laboratorio approfondimento sulla consapevolezza di sé. Tutte le attività sono a ingresso libero basta prenotarsi scrivendo all’indirizzo info@cittadellartisti.it. © Riproduzione riservata