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Indagine porto, la Procura di Trani: i tecnici meritano l’interdizione Impugnata al Riesame la decisione di riammettere in servizio il Rup Binetti
15 dicembre 2023

I tecnici che hanno partecipato ai lavori del porto di Molfetta sono oggetto di valutazione per la loro sospensione. Il giudice Lidia Corvino, il 16 ottobre, impose questa sospensione, ma il collega Domenico Zeno il 7 novembre ha parzialmente revocato tale decisione. La Procura di Trani è convinta che questa revoca, riguardante il Responsabile Unico del Procedimento (Rup) Alessandro Binetti, riducendo la sospensione del direttore operativo Gianluca Loliva da 12 a 6 mesi, sia da contestare. Il Tribunale del Riesame di Bari sta esaminando l’appello della Procura contro la riassunzione del Rup e la riduzione della sospensione per Loliva. Le indagini condotte dalla Finanza riguardano presunte irregolarità nelle forniture di materiale lapideo utilizzato per il completamento del porto di Molfetta. Questo ha portato all’arresto domiciliare di Giuseppe dell’Erba, rappresentante legale della Trani Scavi. Gli accusatori, i pm Francesco Tosto e Giuseppe Francesco Aiello insieme al procuratore Renato Nitti, contestano diverse accuse tra cui truffa aggravata, frode nelle forniture pubbliche e gestione impropria dei rifiuti. Nonostante siano state ordinate 106 tonnellate di materiale da una cava, sembra che nei carichi fossero inclusi anche rifiuti speciali. L’accusa sostiene che i tecnici non abbiano controllato adeguatamente le forniture sul cantiere, nonostante segnalazioni di irregolarità. Secondo le intercettazioni, sembra che fosse consapevolezza dell’accaduto. L’appello in corso al Riesame si concentra su questo punto. La Procura sottolinea che, contrariamente a quanto deciso dal Gip, le regole sui lavori pubblici richiedono controlli da parte del Rup durante le fasi esecutive degli appalti e delle forniture. L’accusa sottolinea che Binetti ha approvato unilateralmente una modifica al Piano dei controlli, eliminando vincoli sulla cava per il materiale, cosa non prevista nel capitolato d’appalto originale. L’aumento dei controlli sul materiale è avvenuto solo dopo la perquisizione della Finanza in cantiere nel febbraio 2022. Secondo l’accusa, questo dimostra che la sorveglianza precedente non è stata sufficientemente attenta. L’accusa ritiene che la revoca dell’interdizione per Binetti non consideri il rischio di ripetizione del reato, poiché tornando in servizio rimarrebbe un punto di riferimento per la commissione di collaudo. Per Loliva, l’accusa contesta la motivazione di riduzione dell’interdizione. Il giudice Zeno ha notato che Loliva ha rafforzato i controlli operativi nominando due ispettori, modificando unilateralmente l’assetto precedente.

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