MOLFETTA - Incredibile presa di posizione del vescovo della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo, mons. Luigi Martella (nella foto col sindaco-senatore del Pdl, Antonio Azzollini), che sembra aver deciso di fare politica schierandosi alla vigilia delle prossime elezioni regionali ed esprimendo un parere positivo sul decreto salva-liste chiesto da Berlusconi per salvare la Polverini nel Lazio e Formigoni in Lombardia, esclusi per irregolarità nella presentazione delle liste.
Un decreto che sta suscitando molte polemiche in Italia perché in odore di anticostituzionalità.
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La mia opinione su quel decreto – ha detto mons. Martella in un’intervista al portale cattolico
Pontifex.roma.it –
è positiva. La legge non è solo un inutile rubricismo, ma va applicata anche alla luce del buon senso. Sarebbe stato ingiusto escludere tanti cittadini dal diritto di esprimere la preferenza e si sarebbero falsati i risultati”.
E quindi scende in campo a favore di Silvio Berlusconi e del governo: “Dunque, ritengo che sia il Governo che il Presidente della Repubblica abbiano operato con giustizia e magnanimità. Non comprendo i torni esasperati e irritati, al limite del sovversivo, di qualche politico".
Insomma, una vera dichiarazione politica, alla quale aggiunge considerazioni sui candidati.
Al giornalista Bruno Volpe che gli chiede qual é il candidato ideale per un cattolico? Risponde: "nomi da votare non ne faccio. Ma un elettore cristiano scelga persone rette, oneste, coerenti e rispettose dei valori non negoziabili della Chiesa".
La Bonino li incarna?: "assolutamente no, i cattolici farebbero bene a prendere le distanze da lei, per le sue scelte abortiste".
E Vendola?: "per lui il discorso é un tantino diverso. Vero che il suo iter personale é incompatibile con la dottrina cattolica, ma ha avuto un cambiamento ed un iter maggiormente rispettoso verso i cattolici. Mi risulta che alcuni cattolici lo voteranno".
Ma i suoi trascorsi sono decisamente incompatibili con la tradizione e il Magistero della Chiesa: "vero e da questo punto di vista non sarebbe compatibile. Però, vedo molte incoerenze di vita anche tra cristiani patentati" (a cominciare dal presidente del Consiglio Berlusconi e da tanti esponenti del centrodestra separati, divorziati, con famiglie allargate, con amanti, conviventi, escort e quant'altro aggiungiamo noi e sui quali ci saremmo aspettati una presa di posizione decisa e meno tollerante da parte della Chiesa).
Infine il vescovo di Molfetta parla di un possibile pericolo per il Papa, all’interno della Chiesa stessa: "Indubbiamente negli ultimi tempi stanno avvenendo troppi fatti strani che coinvolgono la Chiesa e persino giungono a sfiorare il Papa".
Per essere chiari, ritiene che possa esserci qualcuno dentro la Chiesa che rema contro Benedetto XVI?: "la pulizia, la fermezza dottrinale e la coerenza del Papa, di questo Papa, probabilmente infastidisce qualcuno. Bisogna ricordare che la Conferenza episcopale tedesca non ha mai visto con buon occhio sia il cardinal Ratzinger, che poi lo stesso Papa. E questo elemento va tenuto in considerazione. Poi accade la storia insignificante del corista di San Pietro, gli abusi di Ratisbona e non vedo che nesso vi sia col fratello del Papa. Il caso Boffo che in realtà era un tiro mancino contro la Chiesa e probabilmente partito all'interno e il quadro é completo. Ma da sempre la istituzione ecclesiastica ha vissuto queste situazioni, ...
... sarebbe da iprocriti negarlo, ma la stessa Chiesa é sempre sopravvissuta. Penso che questo Papa per il suo rigore e la sua pulizia morale dia fastidio".
Può anche avere qualche ruolo la massoneria?: "anche questa é una pista da seguire e non da sottovalutare. Come lei sa i massoni sono nemici naturali della Chiesa e non dormono, pur di danneggiarla. Ma in sincerità valuto più probabile una tesi interna che esterna. Lo ribadisco, i tedeschi, come clero e teologi non amano questo Papa e forse trovano sponde favorevoli. Bisogna stare con gli occhi ben aperti. Poi alcuni organi di stampa sono sempre pronti ad amplificare cose minime pur di danneggiare la Chiesa".
Che suggerisce di fare?: "andare avanti e pregare. Se esiste oggi un Papa amante della pulizia, é Benedetto XVI che varie volte lo ha denunciato. Ritengo che vi sia qualcuno che intenda incastrarlo e comunque danneggiare questo esemplare pontificato".
Ritiene prudente la pubblicazione della lettera del vescovo di Ratisbona sul sito?: "se la sua intenzione, come non dubito, era limpida va bene. Ma se si nascondo altre finalità, allora no. In ogni caso, vista la delicatezza sarebbe stato meglio consultarsi con Roma. Non so se lo abbiano fatto".
Insomma, un’intervista destinata a far discutere all’interno come all’esterno della Chiesa e che lascia molto perplessi soprattutto perché mons. Martella è apparso finora sempre un vescovo molto prudente. Le divisioni all’interno della Chiesa sia sul fronte clericale sia su quello laico sembrano accentuarsi, anche perché molti cattolici non condividono la prudenza dei vertici vaticani nei confronti dei protagonisti dei recenti fatti di cronaca che vedono scandali sessuali in cui sono coinvolti molti esponenti politici del centrodestra, oltre agli episodi di corruzione e di razzismo che dovrebbero trovare nella Chiesa una condanna più dura e decisiva.