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Incendi di auto, siamo a quota 22. La città ha paura, ma per il PDL Molfetta è una città sicura Riconosciuto l'allarme di "Quindici", ma ci si ostina a mantenere il paraocchi su una situazione che si aggrava ogni giorni di più
08 marzo 2012

MOLFETTA – E siamo a quota 22 nel conteggio delle auto bruciate dall’inizio dell’anno a Molfetta. E’ accaduto all’alba di ieri in via Sergio Fontana nei pressi del Parco di Ponente: intorno alle 4,30 sono andate distrutte una Peugeot 207 e le fiamme hanno danneggiato anche una vicina Ford Fusion.

Si tratta del terzo incendio nella zona, dopo quello di Corso Fornari il 2 marzo e di via Poggioreale.
Insomma, quello degli incendi sta diventando un problema grave e la gente ha paura e teme che ogni giorno possa toccare alla propria vettura. Con questo ritmo si rischia di arrivare ad un incendio al giorno: una vera e propria escalation che non può essere sottovalutata. E' probabile che la criminalità si stia silenziosamente organizzando e lanci alcuni segnali forti.
Il PDL ha accolto… in parte l’allarme sicurezza che “Quindici” lancia da quattro anni, quando sono cominciati gli incendi e ha affidato ad un comunicato la sua posizione.
    
«Sosteniamo da tempo, e in tutte le sedi, che il problema degli incendi di autovetture non può essere archiviato come una continua quanto improbabile serie di autocombustioni – dice il comunicato del Pdl, firmato dal coordinatore Pasquale Mancini -. È un problema che va intercettato e "spento" prima che divenga emergenza (oggi se ne accorgono, ndr).
Questo non solo per il danno economico che provoca o per i gravi pericoli reali cui espone le famiglie che risiedono ai piani più bassi.
Il rischio più profondo è quello che non potremo mai misurare: quel subdolo clima di insicurezza (senti, senti… ndr) che il ripetersi di questi episodi potrebbe insinuare nei cittadini.
L’insicurezza genera paura, assuefazione…  vulnerabilità (Quindici lo dice da anni, ndr)».
E dopo questo “pistolotto” per strappare qualche applauso ai suoi ciechi (e interessati) sostenitori, arriva la comica finale: «La Molfetta di oggi è una città sicura: in un recente comunicato volto a contrastare la soppressione del Tribunale (il Pdl ha già garantito l'impegno sostanziale del Sen. Azzollini a difesa del nostro Tribunale) l'Ordine degli Avvocati ha osservato una significativa diminuzione dei reati, in controtendenza rispetto all’analogo dato del circondario».
Insomma, abbiamo… scherzato! Qui è tutto tranquillo. Peccato che proprio ieri i carabinieri hanno scoperto un traffico di droga al cui vertice vi era un cittadino albanese residente a Molfetta e da qui dirigeva tutto il traffico internazionale. Questo non dice nulla al sindaco? Non c’è il sospetto che la città possa essere diventata un centro di controllo della criminalità organizzata con la partecipazione di malavitosi di altri Comuni che hanno scelto Molfetta come quartier generale per le loro azioni criminali, compresi gli incendi nelle altre città vicine. Cosa ne dicono i carabinieri? Cosa pensano le autorità inquirenti? Noi di Quindici non vogliamo essere forzatamente critici nei confronti del Pdl e anche sindaco Azzollini, che continuano a sostenere che Molfetta è una città tranquilla, ma veniamo tirati per i capelli. Leggete cosa scrive il coordinatore del Pdl: «Bene fanno gli organi d’informazione locale che mantengono alto il livello di guardia, senza strumentalizzare ogni più piccolo problema, ma Molfetta è una Città sicura, come dicono i numeri e la percezione comune.
L’Amministrazione ha ben presenti gli standard di sicurezza e ha lavorato costantemente al loro innalzamento: il sistema di video sorveglianza, il recente accordo tra le Polizie Municipali e gli Istituti di vigilanza privata, un incessante contatto con le FdO presenti sul territorio, il ritorno alla fruibilità di piazzette, giardini e spazi sinora territori del degrado (come il nuovo giardino di via Mammoni)».
Insomma, tutto sotto controllo di sistemi di video sorveglianza che non esistono o non funzionano, accordi formali tra le polizie municipali per dare in pasto agli allocchi una notizia tranquillizzante nell’attuale paralisi, un incessante contatto fra le forze dell’ordine del territorio (sic!). Per non parlare dei giardini e delle piazze che vengono distrutti qualche mese dopo dai soliti vandali, con uno spreco di denaro pubblico da Corte dei Conti.
Ma come se non bastasse, si arriva a sfiorare il ridicolo nel difendere i gazebo per i fruttivendoli (altro spreco di denaro pubblico) e definire questa scelta “lungimirante” e di “controllo del territorio”: «È nella direzione di una miglior qualità della vita e di una maggior sicurezza – continua il comunicato del Pdl - anche la scelta lungimirante e innovativa dei gazebo per i fruttivendoli, su cui “i soliti tutti” hanno detto di tutto, ma che la Giunta Azzollini ha adottato come esempio di controllo del territorio e ordinata innovazione.
Grazie a queste attività Molfetta ha retto laddove altre Comunità hanno fallito: abbiamo retto ad una amnistia, reggiamo ad una crisi economica epocale, rimanendo sostanzialmente sicuri, salvo episodi isolati (22 auto bruciate dall’inizio dell’anno sono episodi isolati?, ndr).
È nostro compito migliorare ulteriormente il grado di sicurezza dei cittadini prestando grande attenzione ad ogni più piccolo segnale, e quello degli incendi notturni e' un segnale da non sottovalutare.
Ne conosciamo – ad oggi - solo gli effetti, ma le Forze dell'Ordine (che non smetteremo mai di ringraziare) svolgono un riservato e costante lavoro di intelligence per individuarne le cause e assicurare alla giustizia i responsabili e hanno recentemente moltiplicato i loro sforzi negli orari critici».
E la conclusione finale, dimostra tutta l’impotenza dell’amministrazione comunale di centrodestra e la volontà di non fare nulla per cambiare la situazione, quando ci si limita alla richiesta, ormai avanzata da anni, di un commissariato di polizia a Molfetta.
«Ma Molfetta ha bisogno a un potenziamento dei presidi della sicurezza, bisogno e diritto: la Città ha vissuto una grande espansione del territorio abitato e una forse ancor più grande crescita degli insediamenti produttivi – conclude il comunicato di Pasquale Mancini, coordinatore del Pdl -.
Siamo cresciuti e insieme allo Stato dobbiamo adeguare i mezzi di contrasto alla criminalità a queste più ampie dimensioni. Ognuno deve fare la sua parte.
Nel primo Consiglio Comunale utile il gruppo Consiliare del PdL proporrà ai partner di maggioranza ma anche ai partiti di opposizione di condividere un Ordine del Giorno contenente la richiesta di potenziamento di uomini e mezzi delle FdO già presenti sul territorio nonché la istituzione di un distaccamento della Polizia di Stato nella nostra Città».
Crediamo che sia più utile commissariare questa città di fronte alla manifesta incapacità di chi la governa e ci auguriamo che il Prefetto di Bari, esercita un'attività sostitutiva, convocando subito un vertice sull’ordine pubblico, prima che la situazione diventi incontrollabile, anche alla luce di possibili organizzazioni di attività criminali sul territorio: il recente arresto dell’albanese che dirigeva il traffico della droga e altri episodi sono un significativo segnale.
Serve anche un po' di coraggio nel riconoscere gli errori. Se il documento del Pdl è un'apertura su questo problema, ben venga, ma si cominci ad agire subito con la collaborazione di tutti dagli amministratori alle forze dell'ordine, dai cittadini ai media. Il sindaco Antonio Azzollini non ha più alibi, né scusanti, deve agire subito.
Noi di Quindici, anche da soli, la nostra parte la stiamo facendo da tempo, lanciando l'allarme sicurezza. Ci auguriamo che la facciano anche gli altri.
 
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Autore: Q
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Scusate... ma "connettere" (in maniera palesemente artificiosa), la soppressione o meno del Tribunale di Molfetta, alla diminuzione o meno della criminalità è una violenza inaudita all'intelligenza! Segnalo, che alle ISOLE TREMITI, il Tribunale non c'è... non per questo sono un covo di pirati. Poi, in merito alla "vexata quaestio", della soppressione o meno del tribunale, chiarisco il mio punto di vista: se soppressione, equivale, a sopprimere "antiche consuetudini" (capiamoci...), il cittadino Molfettese, amante della giustizia, e soprattutto amante delle garanzie ulteriori ... (soprattutto in campo civilistico... capiamoci ancora...), in ordine ad una maggiore invulnerabilità della macchina giudiziaria, dalle influenze (non parlo dell'aviaria...), non si preoccuperà affatto di una soppressione o meno... Rammento, che già nel campo lavoristico, le competenze passarono a Trani, qualche anno fa... certo, Trani non è la Svizzera... ma poteva andare ancora peggio... In tal senso, rammento a tutti, ogni tanto, che bisogna fare autocritica... Abbiamo un palazzo di Giustizia "interrato" (non ho mai compreso il senso architettonico di una simile mostruosa struttura), un Palazzo di Giustizia, praticamente costruito in un fosso. La logistica, quindi, innanzitutto, in questa città (che certo meritava di avere una struttura degna come quella di Ruvo, o Bitonto), è venuta a mancare e, questa è cosa della quale non ci possiamo accorgere solo oggi... Poi, le "cattive abitudini"... che non si sono mai bloccate del tutto (e l'autocritica ripeto è sempre importante, e a nulla vale fare la parte dei marziani che sono all'improvviso sbarcati dalla luna e, mai si sono accorti di nulla...)... E chiudo qua... sull'argomento Tribunale... Per quanto riguarda le auto incendiate... forse, la notizia vera (anche perché, diciamolo la cosa non fa - purtroppo - più notizia...), è il risveglio del PDL. Suggerisco quindi, molto ma molto sommessamente..., al Segretario del PDL, di "girare" la sua "lettera", al Senatore, che ho saputo essere, ultimamente, molto più preoccupato nel denunciare pubblicamente le "incompetenze" (che vede solo lui, per la verità... e chissà perché...), dei Forestali, che dalle auto incendiate in progressivo aumento... Cosa può fare un sindaco? beh, tanto per iniziare non sparare più cazzate sulle tartarughe e i forestali, e battersi forte per suffragare al meglio le forze dell'ordine già presenti sul territorio che fanno quello che possono... con le modeste risorse a loro disposizione.



Allora, sento il bisogno di fare qualche piccola considerazione sulle esternzioni del S.S.P. e del Coordinatore del partito di maggioranza relativa. - Il S.S.P., al netto di quanto dichiara con la solita "solfa" su una Città ..."tutto sommato più sicura di quelle del circondario" (sarebbe interessante conoscere quali parametri ha usato per asserire quanto dichiara), riconosce che si verificano dei ...FENOMENI inquietanti?. Posizione tutto sommato abbastanza sbilanciata, rispetto a quanto finora sostenuto - in sintesi (e non lo invento io): "va tutto bene, madama la marchesa"; scusate, so di essere forse ripetitivo, ma l'improntitudine pilatesca di certi atteggiamenti fa rabbia. Poi, udite udite, dichiara apertamente che ..."reggiamo ad una crisi economica EPOCALE"(sic, ma, secondo me è tutto da dimostrare). A questo proposito vorrei timidamente chedergli: questa, caro Sindaco, è la tua posizione di sempre? anche di, diciamo, sei mesi fa, quando il Governo centrale negava qualsiasi crisi per l'Italia? Perchè, come sai, la crisi EPOCALE imperversa, più o meno pesantemente, da un paio di anni! Onestamente, la pensavi allo stesso modo anche allora? in contro tendenza con il "dogma" Berluscon/Tremontiano che l'Italia è fuori dal tunnel, anzi, non ci è mai entrata? Suvvia, Sindaco, un pò di chiarezza se non onestà intellettuale. Infine, osservo e credo che con me lo abbiano fatto in molti, che il comunicato è il SOLITO COMUNICATO che vorrebbe dire tutto, ma non dice nulla! Sono infine lieto di leggere che la posizione del Coordinatore Mancini, almeno sulle "dimensioni" che ha assunto la Città, è mutata! Non più di un paio di mesi or sono, parlava di ...espansione con "case di puffi" che avevano solo fatto lievitare i prezzi degli immobili e , portato problemi, senza una sola parola sulle implicazioni OVVIE di un'espansione - voluta ed attuata da CD - senza alcuna visione strategica di cosa avrebbe significato un'espansione del territorio di tali dimensioni: MEGLIO TARDI CHE MAI! Possiamo dire che forse siamo lieti che alcuni concetti, pervicacemente negati? no, forse sottociuti, siano ora accettati e, di conseguenza, al netto ripeto di comunicati "a parole" aspettiamo di vedere il concreto.

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