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Inaugurato il nuovo stadio “Paolo Poli”
15 settembre 2018

Praticare una attività sportiva significa crescere come persone e come cittadini. Crescere nella consapevolezza e nel senso civico, nella responsabilità individuale e collettiva, nella coscienza del diritto e del dovere. Lo sport è una grande scuola aperta a tutti. È al di sopra delle parti perché è parte integrante della vita stessa. Rappresenta un formidabile mediatore culturale, un modus di integrazione straordinario, un educatore eccellente. Per non parlare della sua capacità di sviluppare forme appropriate di competizione e socializzazione. Una fucina di valori che fungono da sostrato all’educazione al rispetto, al miglioramento della comunicazione sociale e stimolano il campo relazionale. Questo lo spirito che si è respirato al “Paolo Poli” in occasione della serata di inaugurazione del nuovo campo, rimesso a nuovo attraverso la riqualificazione del prato con erba sintetica, la ristrutturazione della pista e delle recinzioni. Una vera e propria festa iniziata nel pomeriggio che ha visto protagonisti i bambini e che ha dato spazio alle gare d’atletica. Nel fermento di una manifestazione ricca di emozioni sono state presentate anche le cinque squadre di calcio molfettesi che si appresteranno a disputare il campionato con tanto di intervista ai rispettivi allenatori di Molfetta Calcio e Molfetta Sportiva 1917, Virtus, Borgorosso e Fulgor. Non poteva mancare, nel corso della serata l’evento sportivo per eccellenza. Si è disputata infatti la partita tra i calciatori che hanno fatto la storia del calcio molfettese negli anni passati e non solo, finita in parità. Tra le vecchie glorie c’erano Terracenere, Peruzzi, Calò, Nicassio, Alba, Guarino, Roca, Loporchio, Metta, Carlucci, Uva, Maiellaro, i fratelli Di Giovanni, La Penna, Caldarola, Colonna, Minervini e altri. Ad arbitrare i molfettesi fratelli Ayroldi e Tommaso Regina Poco prima dell’evento inaugurale sono state assegnate delle targhe commemorative ai rappresentanti delle società sportive ed un riconoscimento speciale è andato alla Figc e all’Aia. Insomma, un evento speciale che ha trovato nella bellezza dello sport un motivo di aggregazione che ha fatto pulsare di vita e ancora una volta lo stadio simbolo della città di Molfetta. La manifestazione si è conclusa con lo scoprimento di una targa, da parte della figlia Brigida, che dedica la tribuna a Sandro Fiore, presidente della Molfetta Sportiva negli anni Novanta. A lui è stato dedicato anche uno striscione dai tifosi: “Può nascere un fiore nel nostro giardino”, auspicio per nuovi successi. A commemorare l’evento, il sindaco Tommaso Minervini che ha ricordato ai presenti quanto questo evento sia un segno tangibile del valore della memoria per la città tutta e rappresenti un encomiabile riconoscimento dei valori non soltanto sportivi. Ha anche auspicato che gli allenatori diventino sempre più figure educative pronte a trasmettere non solo le virtù sportive ma anche quelle morali, etiche e sociali per una crescita armonica che dia spazio non solo a eccellenti sportivi ma che plasmi anche donne e uomini virtuosi. La serata si è conclusa poi con la benedizione da parte di don Angelo Mazzone, parroco della “Madonna della Pace”, seguita da un omaggio musicale da parte della Banda di Santa Cecilia. © Riproduzione riservata

Autore: Angelica Vecchio
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