In confidenza di padre
Antonio Bello. Edizioni la meridiana
L’approccio è insolito. Il contesto no. Un gruppo di sacerdoti, di diversa provenienza geografica, raccolti per fare insieme un’unica esperienza di riflessione e comunione. L’animatore del corso di esercizi è un vescovo, e il dogma della comunione della Chiesa diventa lo spartito provato e riprovato per raccontare tutta la propria umanità di vescovo, di prete e di uomo.
C’è un don Tonino inedito in queste pagine. Si potrebbe definirlo “domestico”, se con questo intendiamo quel clima che consente, nella familiarità e nell’informalità della propria casa, di rivelare se stesso, di dire anche la stanchezza e la sconfitta, il disappunto e l’orgoglio.
“Lo confesso: sono stato maldestro”. Perché in tema di comunione, anche il vescovo che riempie la Cattedrale il Giovedì Santo o che affascina i suoi fedeli con splendide indicazioni pastorali, può rimanere imbrigliato nell’aulicità della parola, eludendo l’imperativo della Parola. E lo scarto tra i programmi pastorali, gli impegni assunti e assegnati, le indicazioni di marcia dettate, don Tonino ha il coraggio di dirlo tutto, confessando per primo le ragioni più vere del deficit di comunione.
C’è autenticità in queste pagine (curate da Ignazio Pansini, edizioni la meridiana, Molfetta 2001 - pp. 88, £. 10.000). Il lettore la avverte immediatamente, perché coinvolto dal gioco audace e coraggioso che don Tonino sceglie di fare: mettersi a nudo per primo. Senza finzione. Togliere una a una le foglie di fico che coprono non la vergogna del nostro orgoglio, ma l’ipocrita cliché dei professionisti della fede: vescovo, preti, fedeli.
Senza finzione è il percorso di comunione tracciato da don Tonino. C’è posto per tutti e spazio per nessuno che tenti di giocare al ribasso con l’Amore e con l’altro.
Con la confidenza del padre che ai suoi figli racconta il suo più grande amore, non nascondendo la fatica di conservare autentica e sempre nuova una relazione profonda, don Tonino ci parla di una comunione che altro non è se non il bisogno nascosto e più vero di non vivere da soli la nostra fragile umanità. Nostra, di uomini e donne, ma anche sua, di vescovo.
A Molfetta il libro può essere acquistato presso la libreria “Corto Maltese”.