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Impresa della Virtus Basket Molfetta: è finale play off per la B1 Gara 5: Virtus Molfetta – Abramo Catanzaro 52 - 50
23 maggio 2008

MOLFETTA - La Virtus Molfetta festeggia per il raggiungimento di un traguardo storico: la finale playoff di B2 conquistata al secondo anno di partecipazione al quarto campionato nazionale. Ieri sera, al termine della gara con il Catanzaro un tripudio di molfettesi ha invaso festosamente il parquet del PalaPoli per stringersi intorno ai suoi beniamini che, comunque vada a finire, sono già entrati nella storia dello sport cittadino. La rimonta a danno della formazione calabrese è stata compiuta. Dopo il successo casalingo di Gara 2 e la prestazione superlativa di pochi giorni fa in quel di Catanzaro Molfetta ha sbaragliato, pur soffrendo, un avversario temibile e mai domo. Questa è la vittoria del cuore (e non poteva essere altrimenti dopo la belle coreografia del pre gara), della determinazione, un successo dettato dalla voglia di cancellare le umiliazioni subite in Gara 3. Obiettivo ampiamente centrato. Non è stata una vittoria facile quella di ieri, tutt'altro che una passeggiata. Le due squadre avevano veramente dato tutto in occasione della quarta partita della serie. Ieri si è proceduto con la sola forza dei nervi a comandare le giocate dei due quintetti. Poca tecnica e poche gambe ma tanto agonismo. Alla fine ha prevalso chi aveva più voglia di vincere, chi aveva dalla propria parte duemila voci a sospingere la corazzata biancazzurra all'arrivo dopo una salita aspra e impervia ma non per questo impossibile da domare. Solo i grandi riescono nelle grandi imprese. Questa è la Virtus Molfetta. Il punteggio basso testimonia l'andamento di una gara che ha avuto per comun denominatore il trionfo delle difese ma soprattutto poca lucidità al tiro da parte di entrambe le squadre. Al Catanzaro è mancato l'apporto dell'irriverente Ogliaro, di Cattani, Porta e Sabbia che in altre occasioni avevano messo in difficoltà la Virtus; tra le fila del Molfetta capitan Teofilo e Leo hanno risentito del contraccolpo di giocare ad altissimi livelli la gara di domenica scorsa, Maggi costretto prematuramente alla panchina per l'handicap di falli ha dato il suo prezioso contributo nelle ultime battute di gara ma, su tutti, hanno primeggiato Labate e Scorrano che a più riprese hanno creato scompiglio nella retroguardia avversaria specialmente con i tiri da tre. Molfetta partiva con il solito quintetto formato da Maggi, Teofilo, Leo, Labate e Storchi mentre Tunno schierava Ogliaro, Porta, Saccardo, Sabbia e Cattani. Gli ospiti passavano in vantaggio, la Virtus sembrava incapace di segnare. Catanzaro avvertiva il momento di disagio del Molfetta e tentava di allungare il passo incrementando con tiri dalla linea dei 6,25 ma per i risultati bisognava attendere una manna dal cielo (0/5). Molfetta non voleva essere da meno in materia di imprecisione e con un 1/5 da due e 0/6 da tre faceva temere il peggio. Per applaudire ad un canestro della Virtus bisognava attendere il settimo minuto di gioco (il canestro era un tiro libero di Storchi). Il quarto scivolava via tra lo sconcerto del pubblico che sperava in una immediata inversione di rotta. Inversione che non arrivava neanche nei secondi dieci minuti di gioco. La Virtus riusciva a colmare lo svantaggio e impattava a metà quarto sul 14-14. Catanzaro amplificava il trend negativo nel tiro da tre con un perentorio 0/9 mentre Molfetta cercava in tutti i modi di sciogliere il bandolo della matassa di una gara che stava assumendo i contorni di una partita nervosa che si sarebbe risolta solo al 40'. Nel trezo quarto salivano in cattedra Scorrano e Labate che piazzava triple importanti nel momento di massimo bisogno. La dirompenza del folletto biancazzurro gravava di falli gli ospiti che più volte dovevano rinunciare all'apporto di Ogliaro, Scocchera e Saccardo. La Virtus viveva di fiammate che sembravano poter dare il la ad un parziale allungo ma prima Sabbia, poi Cattani e Ogliaro spegnevano la Virtus e gli entusiasmi del pubblico casalingo. Nell'ultima frazione non c'era più tempo di ricorrere ai tatticismi e alle marcature strette. Le squadre si allungavano creando maggiori spazi. Scorrano colpiva con le sue triple mortifere ma gli ospiti rintuzzavano di volta in volta. Alla lunga, però, i giallorossi hanno dovuto arrendersi. Maggi, nonostante fosse gravato di quattro falli giocava alla grande e con spirito di sacrificio riusciva anche a porre rimedio ai suoi stessi errori (sempre pochi). Erano le triple di Labate e il possesso della Virtus a mettere KO Catanzaro. Proprio nelle ultime battute del match i molfettesi raggiungevano il vantaggio rassicurante di 7 punti sul quale il pubblico festante si alzava in piedi. La partita non era ancora finita ma sugli spalti già si festeggiava. La tripla di Cattani all'ultimo secondo serviva soltanto alle statistiche e a rendere un po' meno impietoso il suo score di fine gara. Molfetta vola in finale dove già l'attende l'Ostuni. Una finale tutta pugliese che attesta, se ancora ce ne fosse bisogno, che la pallacanestro di casa nostra sa farsi rispettare a tutti i livelli. Una tra le due compagini, nella prossima stagione, sarà, dopo Brindisi, la seconda piazza di pallacanestro maschile in Puglia a livello nazionale. Un risultato che rende fieri. IL TABELLINO CENTRO AUTO FORD MOLFETTA - ABRAMO CATANZARO 52-50 MOLFETTA: Maggi 7, Parrino n.e., Ungaro n.e., Grillo, Teofilo 2, Leo 2, Scorrano 16, Labate 16, Capitanelli 6, Storchi 3. All. Carolillo. CATANZARO: Grosso 3, Caliò n.e., Scocchera 12, Ogliaro 9, Porta, Saccardo 12, Sabbia 7, Cattani 5, mercurio n.e., Doati 2. All. Tunno. PARZIALI: 5-10, 19-19; 35-36, 52-50 ARBITRI: Cresci e Vinci NOTE: Spettatori oltre 2000 di cui 40 catanzaresi. TIRI da 2 pt: Molfetta 8/28, Catanzaro 15/30. TIRI da 3 pt: Molfetta 7/25, Catanzaro 4/25. TIRI LIBERI: Molfetta 15/19, Catanzaro 8/13.
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