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Immobile di Corso Margherita: risposta del Comune. Mistero sui vecchi proprietari
11 settembre 2012

MOLFETTA - Il Settore Territorio del Comune di Molfetta ha risposto a Quindici sui lavori all’immobile di Corso Margherita (palazzo Triggiani-Gambardella), anche se non proprio nei tempi fissati dalla legge. Un evento, però, straordinario di fronte ai silenzi dell’amministrazione comunale e ai tempi biblici delle risposte alle interrogazioni comunali.
Dopo l’asportazione di alcune pietre dal muro e l’assenza del cartello per l’inizio dei lavori, Quindici aveva protocollato il 4 giugno una richiesta d’informazioni al Settore Territorio sui lavori esecutivi. Una risposta è pervenuta solo il 25 luglio scorso, dopo l’uscita del numero di luglio-agosto.
Resta ancora qualche ombra sui vecchi proprietari dell’immobile, attualmente di proprietà di. A quanto pare, il civico 21 dovrebbe essere intestato dal 2004 a Carmela Mezzina, moglie del sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, e funzionario amministrativo al Settore Socialità. I due proprietari precedenti (dal 2003) dovrebbero essere Garcia Sanchez Ana Maria e Gentili Valter: nemmeno molfettesi. Un altro mistero.
 
Con la presente, si fa riferimento alla vs. nota datata 28.05.2012, accusata dall'Ufficio in data 04.06.2012 e registrata al n.33905 di prot. con la quale chiedete di sapere in merito ai lavori che si stanno svolgendo all’immobile ubicato su Corso Margherita di Savoia 21 - 23 per un eventuale articolo giornalistico. Di seguito si da riscontro dello stato della procedura urbanistico-edilizio alle richieste poste dalla s.v. nella nota sopra evidenziata.
Relativamente al punto 1 della vs nota che testualmente recita: «se esiste una dichiarazione di inizio attività (d.i.a.) e se quest’ultima sia ordinaria o sostitutiva del permesso di costruire».
Si evidenzia che i lavori edili, attualmente in corso d'esecuzione, sono stati segnalati dalla proprietaria dell’immobile con regolare segnalazione certificata di inizio attività, presentata in data 03.04.2012, prot. n.21494 (rifer. arch. SCIA n.956712012) e riguardano interventi di manutenzione ordinaria oltre che di restauro e risanamento conservativo, entrambi meglio definiti all’art.3 del DPR n.380/01.
Relativamente al punto 2 della più volte citata nota che testualmente recita: «nel caso di una d.i.a. ordinaria, se si tratti di manutenzione ordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia senza aumento di volumetrie interne, unità immobiliari sagome o prospetti, se i lavori prevedono un cambio di destinazione d'uso e se l’intervento sia gratuito (non è dovuto il contributo di cui agli art. 16 e 19 del DPR n.380/01) o oneroso».
Si specifica che per la tipologia degli interventi in corso d'esecuzione nell’immobile in questione, ovvero opere di risanamento statico, miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio, adeguamento degli impianti tecnologici (idrico-fognante, termico ed elettrico) alla normativa vigente, realizzazione di servizi igienici e realizzazione di nuove finiture, non è prevista la corresponsione di alcun contributo di costruzione, né, tanto meno, è prevista nella segnalazione in questione al cambio di destinazione d'uso.
Relativamente al punto 3 della vs. nota che testualmente recita: «se i lavori dichiarati nella d.i.a. sono conformi alle NTA del Piano Regolatore Generale Comunale».
Si attesta la conformità delle opere eseguite ed in corso d'esecuzione rispetto agli strumenti urbanistici approvati, al regolamento edilizio vigente nel rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie, oltre che di insussistenza di vincoli di carattere ambientale, paesaggistico e culturale, cosi come asseverato del progettista e direttore dei lavori nella relativa dichiarazione e asseveramento di conformità delle opere allegato alla più volte citata SCIA.
Relativamente al punto 4 della vs. nota che testualmente recita: «che tipo di lavori saranno realizzati all’interno e all'esterno dell'immobile»
I lavori riguardano: consolidamenti statici e inserimento di elementi di cucitura, costituiti da catene in acciaio per arrestare i fenomeni di dissesto in atto; estirpazione di radici di pianta di fico posta sulla terrazza del piano primo; demolizione delle tramezzature esistenti tra cucina e bagno, bagno e giardino al piano terra; realizzazione di nuove tramezzature secondo la soluzione di progetto; adeguamento del bagno alle mutate esigenze con l’ampliamento dello stesso (attualmente ubicato in una nicchia ospitante solo un water); ­svellimento di rivestimenti esistenti e posa in opera di nuovi; manutenzione straordinaria del ballatoio esistente posto al primo piano, consistente nella demolizione del solaio sul prospetto sud e la successiva ricostruzione con ampiezza inferiore alle attuali dimensioni; demolizione di pilastri in tufo posti sulla terrazza del primo piano; rimozione della struttura di tamponamento della scala interna di collegamento tra piano terra e piano primo e realizzazione di nuova adeguata requisiti temici prescritti dal D.Lgs. n.311/06 e s.m; demolizione parziale di ammezzato posto nella camera da letto nord del piano primo; ­demolizione del soppalco insistente sulla camera da letto a nord del primo piano e la successiva ricostruzione, effettuando una parzializzazione della superfide (l’accesso a tale soppalco sarà consentito da una scala retrattile di ampiezza inferiore ad un metro); ripristino di infissi interni ed esterni, con sostituzione dei vetri esistenti con vetri camera in conformità del D.Lgs n.311/06 e s.m; realizzazione di coibentazioni, di soffitti e pareti, per adeguamento dell’immobile ai requisiti richiesti data legge sul contenimento dei consumi energetici (D.Lgs. n. 311/06 e s.m.); adeguamento di impianto termico in conformità del D.Lgs. n. 311/06 e s.m.; ­esecuzione dell’impianto elettrico in conformità al D.M. 37/08; esecuzione dell’impianto idrico-fognante in conformità al D.M. 37/08; esecuzione di massetti, intonaci, rivestimenti, tinteggiature.
Relativamente al punto 5 della vs. nota che testualmente recita: «se i lavori eseguiti fino ad oggi sono conformi alla d.i.a., come anche la rimozione delle due pietre sulla facciata, e se richiedono un'autorizzazione della Sovrintendenza (e se quest’ultima é stata concessa)»
I lavori sono conformi alla SCIA presentata, ad eccezione di qualche lieve modifica di tramezzature interne non sostanziale tutt’ora in corso, come accertato durante il sopraluogo del 24.07.2012 dal geom. de Bari Gaetano dipendente del Settore Territorio, unitamente agli agenti del Nucleo di Polizia Municipale nelle persone del IdV Bellifemmine Vito e IdV Ficco Mario. La rimozione dei due conci di facciata è in corrispondenza delle testate dei tiranti citati nella SCIA, la cui esecuzione non necessita di autorizzazione della Soprintendenza in quanto l'immobile non è soggetto ad alcun vincolo.
Relativamente all'ultimo punto della vs. nota che testualmente recita: «perché non è stato esposto il cartello e se questo sia stato, invece, affisso all'interno».
Dalla nota della locale Polizia Municipale risulta che all’interno del portone, era appoggiato al muro un tabellone riportante tutti i dati del committente, dell’impresa, dei tecnici e della SCIA inoltrata questo settore Territorio.
 
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SCUSATEMI, HO TROVATO UNA COSA IN RETE... VORREI CAPIRE SE E' UN CASO DI OMONIMIA, OPPURE E' LO STESSO VALTER GENTILI CITATO NELLA NOTIZIA - http://www.romatoday.it/cronaca/valter-gentili-arresto-ristorante-monteverde.html - << COLPO ALLA MALAVITA ROMANA: arrestato Valter Gentili - L'arresto è avvenuto in un noto ristorante di Monteverde dove il latitante stava tranquillamente pranzando. Gentili, secondo la questura, gestisce molti contatti sia all'interno della mala romana che con la 'ndrangheta - di Redazione 12/05/2009 - Era a pranzo in un noto ristorante di Monterverde con altri due personaggi di spicco della malavita romana, quando la polizia ha fatto irruzione per arrestarlo. E' finita così, dopo due anni, la latitanza di Valter Gentili, considerato uno degli esponenti di spicco della malavita capitolina. Noto agli uffici di polizia da oltre 30 anni e già sottoposto alla misura della sorveglianza Speciale, Gentili è considerato uno dei massimi esponenti della malavita organizzata della capitale ed un importante anello di congiunzione di questa con la 'ndrangheta. Il pregiudicato è stato più volte arrestato per associazione per delinquere, rapina, violazione alle norme sugli stupefacenti e sulle armi aveva già vissuto un periodo di latitanza nel 1998 quando era ricercato per rapina a mano armata. Da due anni era ricercato perché colpito da un ordine di esecuzione emesso dalla procura generale di Roma, dovendo scontare circa due anni di carcere per violazione delle norme sugli stupefacenti. Valter Gentili, che si muoveva utilizzando auto a noleggio, al momento dell'arresto ha tentato di sviare gli agenti esibendo una carta d'identità ed una patente falsa, intestate ad un anonimo quarantenne romano residente a Montesacro. >> HO RIPORTATO SEMPLICEMENTE UNA NOTIZIA FACILMENTE RINTRACCIABILE IN RETE... MI PONGO UNA SEMPLICE DOMANDA... : l'alienate, è lo stesso personaggio di cui si parla nell'articolo oppure è un caso di omonimia? Certo se fosse lo stesso, ci sarebbe più di qualche domanda da porsi...


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