Il viaggio di Enea in fuga da Troia alla ricerca dell’antica madre
Conferenza del prof. Damiano De Virgilio all’Aneb di Molfetta
Dopo la pausa natalizia, l’Aneb (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) di Molfetta, presieduta dal prof. Michele Laudadio, ha intrapreso in questo anno 2023 un nuovo cammino culturale organizzando una serie di incontri-conferenze su vari temi. Sabato 21 gennaio relatore di una interessante conferenza è stato il prof. Damiano De Virgilio: docente di latino e greco presso il Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta, che ha intrattenuto il numeroso pubblico intervenuto nella nuova e spaziosa sede sociale dell’Aneb in Via Cap. De Candia n. 90 a Molfetta su un argomento molto accattivante: “Il viaggio di Enea”. Il professore ha innanzitutto ringraziato l’Aneb per l’invito ricevuto a tenere una conferenza perché ciò gli consente di interfacciarsi con un’Associazione che da tanti anni svolge con le sue iniziative un’azione di promozione culturale e sociale sul territorio. Il tema era “Il viaggio di Enea” ma il titolo asettico nascondeva una serie di riflessioni, con puntuali riferimenti ad autori della letteratura contemporanea sul “viaggio” visto come anelito dell’uomo a raggiungere forme di conoscenza sempre più elevate originate dall’incontro fra il noto e l’ignoto, fra il sapere acquisito e quello che l’intelletto umano trasforma in consapevolezza. Enea ed i suoi compagni diventano perciò il simbolo dell’anelito dell’uomo a modificare la propria condizione e a lottare destreggiandosi fra le forze del destino e il libero arbitrio. “Il viaggio di Enea” è descritto da Virgilio nei 12 libri dell’Eneide, poema epico che narra della vita avventurosa dell’eroe troiano Enea, figlio di Anchise ed Afrodite, che riuscì a fuggire da Troia distrutta dai greci assieme ai suoi compagni. Attraversando numerosi pericoli ed avversità Enea riesce a mettersi in salvo da una terribile tempesta e approda sulle coste della Libia dove chiede ospitalità alla città di Cartagine grazie alla regina Didone che si innamora di lui. Enea combatte la sua ultima battaglia dopo aver ricevuto in sogno “Ettore” che gli consiglia di abbandonare la città e l’amata Didone. Enea inizia le tappe del suo viaggio verso l’Italia. La prima tappa è la Tracia dove si imbatte in un brutto prodigio. I Troiani si dirigono a Delo, qui consultano l’oracolo di Apollo che indicherà loro di cercare” l’antica madre”. Essi si dirigono a Creta dove pensano di costruire una nuova città. Purtroppo sopraggiunge una pestilenza che costringe Enea d i compagni a dirigersi verso il Lazio - la vera “ antica madre” che stanno cercando - combattendo contro numerose avversità. Qui Enea sposa Lavinia figlia del re latino. Da questa unione discenderà una stirpe di dominatori (Romolo e Remo). L’avventuroso viaggio descritto da Virgilio nell’Eneide ci parla di un itinerario di tappe realistiche. Enea approda su luoghi reali. I principali Paesi narrati sono: Turchia, Grecia, Albania, Tunisia e la nostra Italia con la Puglia, Calabria, Sicilia, Campania per terminare nel Lazio dove l’eroe troiano si fermerà a Gaeta, prima di giungere alla meta finale “Lavinium” oggi Pratica di Mare. Le tappe del viaggio di Ulisse per ritornare alla sua cara Itaca, invece, non sono riconducibili a luoghi realmente esistiti. Enea ed Ulisse, accomunati dal loro peregrinare dopo la caduta di Troia, forse si sarebbero sfiorati ma non si incrociarono mai; entrambi approderanno sulle nostre coste dove affronteranno i loro diversi destini. Ulisse riesce a tornare in patria dopo un lungo viaggio; Enea fugge da una città in fiamme alla ricerca di un luogo dove poter iniziare una nuova vita. I nostri eroi – afferma il relatore prof. Damiano De Virgilio, concludendo il suo intervento – avevano un progetto divino con la protezione degli dei a differenza del fenomeno migratorio odierno che scorre quotidianamente sotto i nostri occhi: il destino di chi abbandona la propria terra e si mette in viaggio alla ricerca di una nuova patria con un progetto di sussistenza. Riflettendo su quello che ha raccontato il prof. De Virgilio sul “Viaggio di Enea” possiamo affermare che anche noi nella nostra vita intraprendiamo un viaggio fatto di vittorie, di sconfitte, di gioie e di dolori per raggiungere la nostra Itaca. Il prof. De Virgilio ci ha esortati a rallentare i ritmi della nostra esistenza per raggiungere gli obiettivi che ci conducono ad una maggiore conoscenza a cui ciascuno di noi dovrebbe aspirare. Alla relazione è seguito un interessante dibattito in cui sono intervenuti tra gli altri la prof.ssa Anna La Candia, già presidente Aneb per un decennio, e il prof. Angelantonio Spagnoletti, ordinario di Storia Moderna all’Università degli Studi di Bari, che hanno evidenziato, ancora una volta, l’attenzione dell’uditorio verso temi apparentemente ardui ma che, se ben trattati, sono in grado di aprire interessanti scenari di riflessione. © Riproduzione riservata