Il vandalismo è di casa a Molfetta: distrutti il distributore automatico di biglietti alla stazione e alcune casette del Village natalizio, mentre bombe continuano ad esplodere nelle piazze. Dove sono le istituzioni? Amare considerazioni di fine anno
MOLFETTA – Aumentano gli atti di vandalismo a Molfetta, una città che sembra tornata al centro dell’attenzione non solo per la mancanza di senso civico, non dimentichiamo che è il paese dei cittadini zozzoni che buttano l’immondizia dove capita, ma per la violenza con cui giovinastri si scatenano contro quelli che possono essere considerati beni pubblici: dalle panchine e dai giochi dei giardini, agli oggetti di servizio pubblico, come i distributori automatici di biglietti ferroviari.
Sono queste macchinette, infatti, l’oggetto dell’ultimo atto vandalico di questi balordi che girano indisturbati per la città e magari, sono gli stessi che hanno vandalizzato alcune delle casette di legno del Christmas Village nella villa comunale, fino a spingere gli organizzatori ad anticiparne la chiusura, prevista per l’8 gennaio.
Sono sempre loro che continuano a far esplodere bombe in Piazza Paradiso, ma anche piazza Immacolata e Mentana, in un quartiere dove noti personaggi della malavita locale pretendono di esercitare un potere o quasi una proprietà su queste zone della città.
Questi episodi rendono inevitabili alcune amare considerazioni di fine anno e i conseguenti interrogativi. In quale città viviamo? Le istituzioni l’hanno abbandonata, considerandosi impotenti a combatterla? La tolleranza provoca sempre l’illegalità diffusa che negli anni devastanti del governo del centrodestra (che oggi si vorrebbe far dimenticare, in vista della campagna elettorale delle amministrative, quando tutti tendono a rifarsi una verginità mai posseduta) l’ha fatta da padrona in città. Vogliamo tornare a quei tempi? Una certa parte politica alimenta questa illegalità diffusa, il “liberi tutti” denunciato da “Quindici”. E difende perfino gli zozzoni che combattono incivilmente il sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta”.
Insomma, si devono far dimenticare in fretta i tre anni di amministrazione di centrosinistra, per cancellare i faticosi sforzi per avviare il cambiamento in una città che non vuole cambiare, che riesce perfino non provare vergogna del rischio di diventare la peggiore di quelle vicine.
Occorre una reazione forte e visibile da parte della istituzioni: il fatto di avere un governo provvisorio, non significa che non si debbano prendere provvedimenti adeguati contro questa delinquenza diffusa e anche contro chi incita al rifiuto delle regole, come avviene perfino da parte di chi dovrebbe avere atteggiamenti più responsabili. Occorre riaffermare con determinazione la presenza delle istituzioni: le forze dell’ordine e l’autorità di governo saranno messe alla prova nella sera del 31 dicembre, quando questa gentaglia tenterà di riconquistare le piazze perdute, grazie all’impegno dell’amministrazione di centrosinistra che organizzò perfino concerti, per presidiare il territorio. Non dimentichiamo che dalla microcriminalità si arriva alla grande criminalità e Molfetta, questa esperienza l'ha già conosciuta e non vuole riviverla. Se quella notte i barbari l’avranno vinta, il segnale di sconfitta delle istituzioni apparirà evidente e sarà difficile correre ai ripari o piangere sul latte versato.
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