Il trionfo di Bianca Maria all'alta moda romana
Per il terzo anno consecutivo, eccola sulle passerelle dell'AltaRoma la collezione di Bianca Maria Gervasio. Prevista per il 30 gennaio nel calendario dell'evento mondano più atteso della capitale, la sfilata è stata ripetuta ben due volte per accontentare i più curiosi. Anche per questa edizione, la ventiseienne stilista molfettese ha presentato un lavoro creativo, stravagante e altamente suggestivo; un'ulteriore “materializzazione” di concetti (come essa stessa definisce il suo modo di fare moda) che rappresenta l'essenza e la forza di questa artista.
La sua passione, nata come un germe sin dalla tenera età e poi esplosa provocando non poco rumore nel panorama degli stilisti esordienti italiani, si sviluppa a partire da pensieri, concetti, viaggi mentali assai cari a Bianca che, come afferma, “elaboro a un punto tale che la produzione grafica, il modello, sono già lì belli e pronti, naturali, spontanei” per poi prendere vita, volume, con tessuti semplici e fluidi: morbidissime pelli, jersey, rasi di seta.
Noi di “Quindici” le abbiamo chiesto qual è il tema pulsante di questa collezione 2005? “Il labirinto magnetico della trasmissione”, afferma. “Ho analizzato l'essere umano come fosse un atomo con un proprio background culturale, immerso in un sistema con altri atomi; crescendo, ognuno di essi emette filamenti a livello fisico e sensoriale, che si intrecciano e si trasmettono informazioni reciprocamente”. Interazioni che si concretizzano sugli abiti attraverso ramificazioni dei tessuti, collegamenti orlo/spalla, anteriore/posteriore, che permettono a varie parti del corpo e del vestito di comunicare tra loro.
Le modelle, plasmate come fossero creature surreali, indossano un “concetto”, lo interpretano e lo restituiscono al pubblico, in un'atmosfera suggestiva con musiche che scandiscono il tempo in perfetta armonia con le creazioni. In un mondo come il nostro, dominato da pregiudizi e da tendenze che impongono modelli in cui identificarsi e stereotipi cui omologarsi, Bianca Maria rappresenta lo schiaffo a quella parvenza di normalità: in breve il suo è uno show, più che una sfilata di moda. Ma è proprio in questo che va riconosciuto il potere creativo della Gervasio, per tutti ormai Bianca Maria, che si gode al termine della presentazione, il tanto meritato applauso tra eccitazione e una appena ostentata timidezza.
Rinnoviamo il nostro augurio a questa giovane e promettente stilista, in qualità di molfettesi e di semplici spettatori, affinché entri presto a far parte del novero delle grandi griffe italiane.
Carmela Campanale