Il tricolore maltrattato
La Bandiera nazionale, il Tricolore nel caso di noi Italiani, rappresenta l’espressione dell’unione della Popolazione che si identifica, nel simbolo, con la tradizione, la storia e la civiltà nazionali. Rappresenta un potente valore civile: su questo simbolo si sono immolati e si immolano i tanti, civili e militari, che nelle guerre, nelle più diverse situazioni di conflitto e non, sono caduti in nome e per la Patria. In tutte le cerimonie ufficiali non manca l’esposizione della bandiera. Addirittura, nel nostro caso particolare, la Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare, si fregia del nome: Frecce Tricolori; a sottolineare, non solo l’appartenenza della squadriglia di velivoli, che con le loro evoluzioni dilettano folle di ammiratori, alla Nazione Italia ma nelle ardite manovre degli aerei ha grande rilevanza spettacolare e coreografica l’emissione di fumi, appunto dei tre colori, che arricchiscono lo spettacolo di per sé estremamente avvincente, degli aerei che evolvono in acrobazie arditissime e si sfiorano in volo ad alta velocità. Noi Cittadini italiani, per contro, siamo in generale piuttosto tiepidi verso questo tipo di valore: si potrebbe dire che l’Italiano medio crede poco a questo alto simbolo. La dimostrazione la si può avere osservando tante piccole - grandi manifestazioni della vita civile, nelle quali la Bandiera (e, se per questo, anche l’Inno nazionale) viene quasi snobbata. Il caso più vistoso si è forse potuto constatare nell’anno 2011: in ricorrenza del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia (1861 – 2011). In tale evenienza ci si sarebbe aspettato un maggior coinvolgimento… emotivo per la ricorrenza, magari attraverso l’esposizione di qualche tricolore partecipativo da parte dei Cittadini. Non sappiamo che cosa sia successo in altre città; dobbiamo dire che, da noi nella nostra Città, ben pochi tricolori erano esposti, al di fuori di quelli istituzionali. Altro discorso invece è quello di eventi sportivi, sopratutto del Calcio, riguardanti appunto la Nazionale (Campionati europei e/o mondiali): in quelle occasioni, si rivela un falso senso di appartenenza nazionale. Prima e durante lo svolgimento delle gare moltissimi balconi sono impavesati col tricolore, di tutte le dimensioni. Il tutto va avanti fin quando la Nazionale rimane in gara; in caso di eliminazione prematura, il suddetto senso di appartenenza sembra scemare:… le bandiere scompaiono! Non proporremo qui alcuna analisi – non tocca a noi - di questo fenomeno di disaffezione civile verso uno dei Simboli più importanti del nostro, come di tutti i Paesi. Vorremmo tuttavia mettere in evidenza il fatto che, anche alcune Istituzioni, per le quali è d’obbligo l’esposizione corretta sia del Tricolore, che della bandiera della Comunità europea (e, dove richiesto, anche di eventuali bandiere locali e con i simboli diversi), hanno scarsa attenzione in questo. Esistono, a beneficio degli Enti pubblici ed Istituzionali, precise disposizioni su come e dove disporre le Bandiere. Sinteticamente (Dipartimento del Cerimoniale di Stato): - Le bandiere, delle medesime dimensioni, saranno esposte affiancate su aste o pennoni, posti alla stessa altezza. - La bandiera nazionale è issata per prima ed ammainata per ultima; occupa il ‘posto d’onore’, cioè a destra (a sinistra per chi guarda da fuori) e, nel caso dell’esposizione di tre bandiere, essa verrà esposta al centro, con la bandiera europea alla sua destra e la terza alla sua sinistra (sempre per chi guarda). Le Istituzioni militari, conoscono ovviamente alla perfezione come disporre i vessilli ed hanno cerimoniali idonei, giornalieri, per l’alza bandiera e l’ammaina bandiera. Sono rituali, in certi casi molto suggestivi e spettacolari, a cui assistere: vedi quello che si svolge al Castello di Taranto (di fronte al Comando della Flotta), in zona Ponte Girevole. In particolare notiamo che in alcuni Istituti scolastici le Bandiere sono esposte in modo corretto e, soprattutto decoroso. In altri vediamo spettacoli indegni: le Bandiere, più che Bandiere, sembrano stracci a volte sbrindellati, di colore indefinito, attorcigliati intorno all’asta ovvero pendenti in modo – diremmo – irrispettoso da aste approssimative. Hanno più estetica i panni del bucato, stesi ad asciugare! Fa veramente male vedere un simile spettacolo, in particolare negli Istituti scolastici, dove, di norma, dovrebbero essere formate le coscienze dei Giovani, i futuri Cittadini della Nazione; il rispetto per i simboli nazionali dovrebbe essere un must, nel percorso pedagogico, da inculcare agli studenti, insieme alle altre discipline a programma. Le immagini che mostriamo, sono state riprese recentemente e dimostrano, in particolare, quelle con bandiere …indecenti! – per usare un eufemismo - forse anche la scarsa attenzione perfino del Dirigente scolastico, per un simbolo così importante della Nazione e della appartenenza alla stessa. Fuor di demagogia, si potrebbe obiettare che, con lo spettacolo che ci offre la nostra classe politica, c’è poco da essere attaccati ai valori fondamentali del nostro Paese. Non crediamo che sia così! Indubbiamente gli eventi delittuosi legati anche a Parlamentari, persino Ministri, politicanti, faccendieri – in contiguità criminosa con personalità dello Stato – alti dirigenti, che usano il loro potere principalmente per ricavarne benefit impropri, per sé e per i loro sodali, possono e creano disaffezione, diffidenza, astio dei Cittadini che sono chiamati, dagli stessi che adottano simili comportamenti, a sacrifici sempre più onerosi. Questo però non dovrebbe e non deve giustificare una sciatteria così conclamata, da parte di Funzionari dello Stato, verso il simbolo principale della nostra Nazione: il tricolore. Tutto sommato, se persino le figure dei Dirigenti scolastici che sono chiamate, dalla loro funzione, a rappresentare le Istituzioni, riescono a… non trovare il tempo per simili “dettagli”, come pretendiamo che la formazione che i Giovani ricevono possa appunto formare compiutamente i futuri Cittadini?
Autore: Tommaso Gaudio