Il sindaco Paola Natalicchio replica a Camporeale (F.I.): sul carnevale parole acide e distruttive contro Molfetta
MOLFETTA – Il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio (foto) replica alle accuse del candidato sindaco sconfitto Ninnì Camporeale (Forza Italia) e dell’opposizione di centrodestra sul carnevale molfettese, definito “pezzenteria”.
Il sindaco ricorda come Camporeale e il centrodestra continuino a denigrare Molfetta con le loro ridicole e patetiche battute (non avendo altri argomenti) e così danneggiano l’immagine della città. Secondo la Natalicchio il carnevale dei bambini (come dimostrano anche gli apprezzamenti delle associazioni dei commercianti) è stato un successo ed è stato gradito dalla cittadinanza, riuscendo anche a trasmettere un’immagine positiva di Molfetta, una città che dimostrano di non amare, anzi quasi di odiare per averli mandati all’opposizione. Forse avrebbero bisogno di studiare o ripassare le regole della democrazia che dimostrano di non conoscere. I cittadini pensano che non si possa affidare il governo della città a chi non rispetta i principi democratici ed è povero di idee, come dimostrano con queste battute da cabaret quelli del centrodestra.
In realtà, Camporeale conferma di non riuscire nemmeno a mascherare il livore per la sconfitta elettorale e continua ad esercitarsi su un’opposizione politica di basso livello, che squalifica l’intero centrodestra, che appare sempre più diviso e allo sbando, senza una strategia, senza leader e senza proposte e progetti che non siano quelli del passato, bocciati dagli elettori e rivelatisi dannosi per la città.
Ecco l’intervento del sindaco Paola Natalicchio:
«"Un'autentica pezzenteria". Così, con parole acide e distruttive, Ninnì Camporeale ha liquidato il Carnevale molfettese. Non smette mai di stupirmi come i difensori dell' "I like Molfetta", al posto di lavorare alla restituzione di un'immagine positiva della città, insistano in una campagna che lavora su immagini negative e basate su disprezzo e discredito. La città, nelle parole di Ninnì e delle sue truppe, è bloccata, devastata, invasa da rifiuti e ondate di barbari e oggi addirittura "pezzente".
Si liquida con supponenza non certo l'Amministrazione (siamo tristemente abituati ad attacchi scomposti alle istituzioni, senza precedenti, da parte di chi invoca amore per il territorio), ma soprattutto il lavoro di tre associazioni dei commercianti (Molfetta Shopping, Confesercenti e Confcommercio), di due associazioni attivamente protagoniste della rinascita di via Dante, La Voce di Sant'Andrea e Terrae, di un artista di marionette che ha riportato a Molfetta un genere importante del teatro dei bambini, Pantaleo Annese, di una emittente radiofonica locale, Radio Idea, di un'agenzia seria ed esperta, Frog, di una parrocchia che ha collaborato nell'organizzazione dell'evento, la parrocchia di San Domenico, di un gruppo di attori che ci hanno accompagnato nella scoperta delle tradizioni molfettesi (Felice Altomare, Cosimo Bocassini, Mauro Gesmundo), di uno spettacolo magico di luci e ombre con Carlo Truzzi e Simona che ha animato piazza Municipio la sera del martedì grasso. La stessa piazza in cui gli amici di Passione e Tradizione hanno apposto, subito dopo, la tradizionale Quarantana.
Si liquida con livore desueto e inspiegabile una due giorni interamente dedicata alle centinaia di bambini che hanno risposto alla chiamata del Carnevale molfettese e hanno animato le strade del centro città, popolando le nostre vie del centro e non le giostrine a gettone di qualche centro commerciale. Mi stupisco di come, talvolta, il lamento comunque abbia la meglio sull'incanto e la tentazione di disfare la tela abbia la meglio su quella di costruire una città più bella, più vivibile, più socialmente aperta e inclusiva, capace di coinvolgere attivamente le sue forze più operose e positive. Con il bicchiere mezzo pieno e le pile cariche, noi andiamo avanti. Buongiorno Molfetta».
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