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Il sindaco Paola Natalicchio: porto, turismo e urbanistica ancora al centro della nostra azione. Abbiamo fatto tanto, continueremo sulla strada di trasparenza e sviluppo
15 gennaio 2015

Ridisegnare la città dal Corso Umberto a Piazza Principe di Napoli, senza trascurare le periferie alle quali vanno garantite tutte le urbanizzazioni, potenziare il turismo sempre più in crescita, mettere in sicurezza il Porto e continuare a lavorare sulla socialità intesa come sostegno reale alle vere necessità dei più fragili. Il tutto all’insegna della trasparenza. Sono solo alcuni dei punti, che il sindaco Paola Natalicchio ha toccato nel corso della conferenza stampa di fine anno (rimandata a causa dell’emergenza neve che l’ha tenuta impegnata col suo staff per monitorare la situazione in città) alla presenza della stampa cittadina e non (erano presenti 7 testate fra carta stampata, giornali on line e emittenti televisive). Al suo fianco la Giunta al completo (caloroso è stato anche il ringraziamento per i due assessori che hanno lascito il loro incarico: Francesco Bellifemine e Serena La Ghezza). 12 mesi di impegno amministrativo e difficili vicissitudini, ha spiegato subito il sindaco: “E’ stato un anno di complicate turbolenze, a iniziare dalla vicenda elettorale assurda delle firme che ci ha impegnato per parecchio tempo e ha reso più precaria questa giunta e questa esperienza. Poi le turbolenze del patto di stabilità, dei conti, eppure siamo riusciti a portare a casa risultati importanti, grazie a una squadra capace e determinata che lavora in modo generoso e importante. In tutti i settori c’è stato un cambio di passo notevole anche se faticoso: penso agli affari generali, al nuovo sito internet che ha dato un nuovo canale di informazione alla città. E poi le determine del Comune di Molfetta che ora sono solo online, grazie alla dematerializzazione che dà impulso importante alla macchina comunale. URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI Su una urbanistica presentata dalla destra cittadina come incagliata nelle secche della inettitudine amministrativa, il sindaco ha usato parole chiare: “qualche cantante dice il contrario (Mariano Caputo; ndr) abbiamo raggiunto risultati visibili e concreti. La maglia mercato era ferma ed era un procedimento iniziato nel 1991. In primavera è stata inviata la Vas e a giugno è arrivato in approvazione definitiva e riguarda una zona centrale della città. Noi abbiamo ultimato questo piano e lo abbiamo anche portato a termine. Su quest’area immaginiamo già grandi progettualità a servizio della città. Nella zona della chiesa di S. Giuseppe ci saranno importanti arterie stradali di collegamento. Rivaluteremo la zona grazie a un piano urbanistico, che ha versato in grave situazione di degrado per anni. E’ finita l’urbanistica dove prima arrivano i palazzi e poi vediamo se ci sono i servizi. Ora è il contrario. Sono riprese le urbanizzazioni dei comparti 1-9, che erano state fatte con i soldi del porto. Abbiamo sbloccato i comparti 3-5. Un settore descritto da certa destra come fermo e inerte, ha invece riattivato il procedimento di autorizzazione paesaggistica. E’ un momento concertativo virtuoso e positivo. L’avevamo promesso e l’abbiamo fatto. C’è anche la sfida del nuovo Pug (Piano urbano generale) e sapremo tenerle testa. RIFIUTI E PORTA A PORTA Garantito anche l’impegno per l’Asm: “L’abbiamo salvata dopo che l’avevamo praticamente ereditata al collasso e il suo servizio proseguirà per altri 24 mesi e si potranno ultimare alcuni progetti importanti. Noi entreremo nell’Aro come deciso in consiglio comunale ma investiremo ancora sull’azienda e garantiremo lavoratori e loro famiglie ma anche alla città di partire subito con il porta a porta e Asm avvierà digestore anaerobico. Sono sfide cruciali per il 2015 ma credo che la città risponderà a dovere”. Certo, siamo di fronte a costi aggiuntivi, sia per il permanere della chiusura della discarica di Trani (che ci costa già 350mila euro in più), sia per i mancati trasferimenti dallo Stato che preferisce far pagare le tasse ragionali. “I cittadini non possono pagare ancora di più la Tari per colpa di un servizio che no sta funzionando a livello regionale. MANUTENZIONI E LAVORI PUBBLICI “Opere pubbliche e manutenzioni urbane rappresentano elemento importante nei prossimi mesi ed è già stato significativo il contributo dell’assessore Marilena Lucivero. I primi semafori al led saranno a breve visibili in città: è un investimento importante e necessario. Nuovo impulso è stato già dato a manutenzione manto verde e stradale. Sull’edilizia scolastica abbiamo fatto grandi passi avanti e così per la manutenzione degli impianti termici. Abbiamo rimesso a regime tutto il sistema e non dimentichiamo l’intervento sulla palestra Don Cosmo Azzollini. Lo sviluppo economico della città è rappresentato da molti tasselli. Sono già andati a gara due interventi strategici: uno nell’area antistante piazza Minuto pesce prima ridotta a un grande suq e l’altro sulla zona molo San Michele del vecchio porto. Ci sarà una vera e propria rigenerazione urbana. Lo stesso vale per Piazza Principe di Napoli. Così ricostruiamo il cuore della cartolina di Molfetta”. NUOVO PORTO E BONIFICA TORRE GAVETONE Garantiti interventi repentini anche sulla questione Porto: “Sono contraria a un atteggiamento puerile, infantile e ideologico. Senza dubbio il cantiere per i lavori di mes- sa in sicurezza sarà riaperto in modo tale da ultimare il banchinamento, ma il punto non è questo ma quello di decidere che cosa fare del Porto. L’ingresso autorità di Levante va in questo senso: per la prima volta ci interroghiamo su quale sia la strada da percorrere. Poi bisogna renderci conto che noi abbiamo la fortuna di avere uno dei pochi Duomi d’Italia sul mare che strega i nostri turisti. La vera sfida sarà il porto turistico e un intervento di sistema sull’intera area”. Ma l’amministrazione di centrosinistra ha avviato anche la bonifica di Torre Gavetone, che è la spiaggia dove vanno molti molfettesi e dove persiste il divieto di balneazione per la presenza di ordigni bellici. “Ma anche qui si è fatta polemica: c’è chi ha perfino messo in dubbio che sia in atto tale bonifica, che invece abbiamo ottenuto grazie al Prefetto e alla marina Militare che ringrazio. E’ una polemica sterile di una città che si vuole avvitare sui punti e sulle virgole”. CULTURA TURISMO SOCIALITÀ Cultura sarà al centro del 2015: “abbiamo costituito cuore di Puglia: associazione di 30 Comuni che porterà proprie attività all’Expo. Avremo un centro di informazioni turistiche nella città vecchia. Puglia Promozione ha infatti scommesso su Molfetta. Quella sarà la cabina di regia dell’accoglienza turistica a Molfetta: sono sorti nuovi locali e B&B in città e su questo tema cono convintamente dalla parte dei giovani che stanno investendo nella nuova economia e scommettono su turismo, cultura e accoglienza. Sono con loro, con tutto il rispetto per i comitati del silenzio. Non siamo secondi a Trani o Giovinazzo. Sono sicura si riuscirà a avere un buon rapporto con gli abitanti dei vari quartieri e così a Piazza Principe di Napoli dove c’è stata tanta conflittualità tra i residenti e il gestore di un locale: si è finiti in tribunale e devo dire è stata un brutta storia per questa città. Serve riconciliazione e pacificazione. Va trovato un equilibrio. Intanto arrivano in città i primi turisti. Dall’aeroporto di Bari arrivano i tedeschi e si mettono in coda per mangiare il nostro pesce. Sono potenzialità che vanno strutturate”. SOCIALITÀ E CANTIERI DI SERVIZIO “Siamo orgogliosi dei nostri cantieri di servizio: insieme a Milano e Sicilia è un unicum in Italia. Nuovo modello di assistenza sociale che non è più a pioggia o ad elemosina ma che scommette su inclusione di cittadini che da oggi sono al servizio della città. Lavorano nei parchi e davanti alle scuole. E’ esperimento importante e faremo ancora di più nei prossimi mesi su questo settore utilizzando tutti gli strumenti a disposizione del piano sociale di zona. Ridisegneremo l’intero settore e i servizi offerti”. IL CASO DE NICOLO Sollecitata dalle domande del direttore di “Quindici” Felice de Sanctis, il sindaco Paola Natalicchio ha allargato i temi relativi ad altri aspetti della vita amministrativa, cominciando dalla politica e finendo al comparto 18. Secondo il sindaco è stato necessario invece, l’addio di Piero de Nicolo, presidente della Multiservizi che, si dice sicura il sindaco, non avrà ripercussioni politiche: “è stata una vicenda non politica e che va letta con fermezza al di là di Facebook, nuove associazioni che nascono e foto di scatoloni che rimbalzano di bacheca in bacheca (sono quelle di de Nicolo che lascia gli uffici della Multiservizi, postate su Facebook dallo stesso ex presidente, ndr). Quella della Multiservizi è una storia che non mi è piaciuta come sindaco e perciò ho chiesto subito spiegazioni. C’è un fatto oggettivo: in una società partecipata è stata fatta un’assunzione del figlio di un consigliere comunale. E’ durata pochi giorni, ma non so quanto sarebbe durata senza il nostro intervento. In passato dicono sia accaduto di peggio, ma non mi interessa che così fan tutti e che quello era solo un posto di giardiniere a 500 euro al mese. E’ una storia che ha riguardato un presidente nominato da me e dalla mia maggioranza”. Decisioni sacrosante quindi: “Piero de Nicolo è stato molto serio: mi ha offerto le sue dimissioni e io le ho accettate perché siamo persone serie. Nessuno va messo alla berlina. Non c’è nulla di politico. Non sapevo neanche che fosse stata fatta una gara e ci fossero state delle assunzioni. E questo non è stato normale. Vorrei sapere cosa accede nelle partecipate. E’ stata una reazione che è il minimo sindacale da parte di chi vuole svolgere con serietà il suo ruolo di sindaco. Così soltanto si mantiene la propria credibilità. Non deve accadere più”. Sul rischio elezioni anticipate pochi dubbi: “non ci sarà nessuna crisi politica. Anzi quelle dimissioni hanno rappresentato la buona politica. Sappiamo anche che le elezioni regionali portano effervescenza e molto movimento. Ma noi vogliamo abbassare la temperatura perché il dibattito si sta avvelenando e questa bellissima città merita di meglio”. IL COMPARTO 18 “La rassegnazione non ci abita, sul comparto 18, abbiamo deciso di abbassare la temperatura in un dibattito sull’urbanistica avvelenato: nessuno sa, nessuno parla dei risultati portati, il referendum sul comparto 18 ha dato il meglio di sé, la Regione Puglia ha scritto pochi giorni fa che si costituirà nell’Appello come terzo. Noi non faremo appello, non perché riteniamo che giuridicamente non ci siano gli spazi, ma vogliamo dimostrare alla città che non abbiamo pregiudizi, se ci dicono che la Vas va fatta in sede comunale, la faremo, ne parleremo in consiglio comunale, e non ci sottrarremo. Si tratta di un piano di comparto importante, con grandi volumetrie, ci sono delle osservazioni che sono arrivate, lo faremo nei consigli comunali carte alla mano. Non ci sto a fare il sindaco delle gru né degli ecologisti radicali, in queste semplificazioni non mi riconosco. Infine il sindaco ha affrontato altri temi, sempre su sollecitazione di “Quindici” dalle consulenze agli avvocati che non saranno più date con la discrezionalità del passato, ma a rotazione alle polemiche sul concerto di Capodanno, costato poco e si è riusciti a realizzarlo malgrado il maltempo e la neve. Il sindaco ha anche ironizzato su alcuni consiglieri di opposizione che, quando non hanno più nulla da dire, tirano fuori la storia del comunismo, come qualcuno ha fatto negli ultimi vent’anni (Berlusconi, ndr).

Autore: Onofrio Bellifemine
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