Il sindaco Minervini ai cittadini: restate chiusi in casa
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, dopo la decisione del governo di considerare tutta l’Italia zona rossa, ha raccomandato ai cittadini di restare chiusi in casa: “è l’unico modo per fermare il contagio”. Inoltre Minervini ha disposto che tutte le persone che sono tornate a Molfetta, dal 7 marzo scorso, provenendo dalla Regione Lombardia e dalle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-CusioOssola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia hanno l’obbligo di restare nella propria abitazione. Tale obbligo di restare a casa con isolamento fiduciario prevede anche di mantenere lo stato di isolamento per 14 giorni, di non potersi muovere con spostamenti e viaggi e di essere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. A Molfetta finora non ci sono casi di coronavirus, solo qualche sospetto. L’obbligo è sanzionato penalmente: chi lo viola rischia una denuncia. E’ importante comunicare anche un modulo dichiarando di provenire dal Nord. Finora al Comune di Molfetta sono pervenute già decine di autodenunce. Queste le sanzioni previste a chi viola queste disposizioni: chi contravviene a tale obbligo è punito ai sensi dell’art. 650 del codice penale, come previsto dall’art.3, comma 4, del decreto- legge 23 febbraio 2020, n.6: si rischia l’arresto fino a tre mesi e una ammenda fino a 206 euro per non aver osservato i provvedimenti dell’Autorità emanato per ragione di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico o d’igiene.