Il sindaco chiede alla maggioranza un gesto di responsabilità per restare a galla
MOLFETTA - 27.10.2005
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, (nella foto) ha inviato a tutti i consiglieri comunali ed al presidente della massima assise cittadina, Leo Petruzzella, il testo delle sue dimissioni, formalizzate a seguito dell'esito del Consiglio Comunale dello scorso 24 ottobre in cui la maggioranza di centrodestra fece mancare il numero legale, impedendo la discussione sulle dichiarazioni lette dal primo cittadino e sull'ordine del giorno da quest'ultimo presentato. Il sindaco considerò quella diserzione dei consiglieri di maggioranza un atto di sfiducia nei suoi confronti e ne prese atto annunciando di rimettere il proprio mandato. Ora si appella agli stessi consiglieri di centrodestra per un gesto “di responsabilità” che salvi questa amministrazione e, contestualmente, chiede al presidente Leo Petruzzella di fissare la seduta decisiva del Consiglio Comunale (“l'ultima” scrive il sindaco) entro il prossimo 11 novembre, in modo da consentire lo svolgimento in aula del dibattito sulle sue dimissioni.
Al momento la situazione, all'interno del centrodestra, è ancora abbastanza confusa e la notizia dell'arresto del presidente della “Molfetta Multiservizi”, Michele Palmiotti, non ha fatto altro che aggravare le cose.
Sino ad oggi non c'è stato alcun incontro tra tutte le forze politiche di maggioranza ed il sindaco. La mediazione sembra sia legata alla disponibilità di Tommaso Minervini di rivedere il testo dell'ordine del giorno presentato il aula lo scorso 24 ottobre. Se il sindaco fosse disposto a togliere da un lato il riferimento all'impegno di tutta la coalizione per la prossima campagna elettorale (come richiesto dal Nuovo Psi) e, dall'altro, la richiesta di “piena autonomia” nella composizione della prossima squadra di governo (come chiesto da Forza Italia), la maggioranza in Consiglio gli rinnoverebbe la fiducia, snaturando, però, del tutto il senso del documento letto dallo stesso sindaco. Insomma la situazione è ancora in una fase di stallo e, al momento, non si vedono sbocchi all'orizzonte.
Giulio Calvani
Pubblichiamo, ora, il testo integrale delle dimissioni di Tommaso Minervini:
“Al Presidente del Consiglio
Ai Sigg.ri Consiglieri Comunali
Oggetto: Dimissioni del Sindaco . Art. 53, comma 3° T. U. 267/00
Premesso
-che nella seduta del Consiglio Comunale del 10.10.05 è stato richiesto
un formale confronto istituzionale nella maggioranza Amministrativa per
le motivazioni e le finalità di cui all'allegato “A”;
-che conseguentemente (per le evidenti ragioni di cui all'allegato A)
sono state revocate tutte le nomine assessorili, quelle delle Aziende
Comunali e quelle delle società partecipate, salvo diversa valutazione
del Consiglio;
-che con nota n.51099 del 17.10.2005 è stato da me richiesta la
Convocazione del Consiglio Comunale con all'o.d.g. “Comunicazioni del
Sindaco. Discussione”;
-che nella conseguente seduta Consiliare del 24.10.2005 ho presentato e
letto all'aula la relazione, allegato “B”, con la quale registravo gli
importanti risultati amministrativi raggiunti e ne proponevo la naturale
logica evolutiva ed allargamento nell'esperienza del progetto civico;
-che in conseguenza a tale impostazione ho presentato l'o.d.g. di
sintesi di tale relazione (allegato “C”) al fine di procedere, in
coerenza a tali principi, alla ricostituzione della Giunta Municipale e
delle rappresentanze nelle Aziende Comunali;
-Considerato che nella stessa seduta non ha potuto avere inizio quel
dibattito e confronto richiesto nel Consiglio Comunale del 10.10.2005;
-Considerato inoltre che nel corso della seduta si è registrata
l'assenza del numero legale, che in una circostanza come questa non può
che portare ad un definitivo chiarimento di rapporti tra Organo
Consiliare (innanzitutto nella maggioranza che sostiene il Sindaco) e
Organo Sindaco;
-Ritenuto di mantenere la coerenza con quanto da me dichiarato,
immediatamente dopo, la dichiarazione di assenza del numero legale; “E'
chiaro che, come ho già annunciato questo da' corpo alle dimissioni, del
Sindaco della Città di Molfetta, che fra pochi minuti saranno registrate
al protocollo di questo Comune ”. (allegato C)
Visto il comma 3 dell'art. 53 del T.U. 267/00 (Allegato “D”)
Presento
Al Consiglio Comunale di Molfetta, mediante rituale notifica a tutti i
Consiglieri Comunali, le mie dimissioni da Sindaco.
Per tale effetto decorsi 20 giorni “dalla presentazione”, esse diventano
efficaci a tutti gli effetti di legge e quindi irrevocabili formalmente
lunedì 14 novembre, giorno in cui si scioglierà anche il Consiglio
Comunale, con contestuale nomina di un Commissario nominato dal Prefetto
di Bari;
Richiamo
Ad un ultimo appello di responsabilità il Consiglio Comunale, innanzi
tutto i Consiglieri di maggioranza che hanno sostenuto e contribuito in
modo determinante a raggiungere importanti risultati amministrativi;
Chiedo
al Presidente del Consiglio di convocare una ultima seduta di Consiglio
Comunale nei tempi utili e cioè non oltre l'11.11.2005.
La presente sarà notificata al Presidente del Consiglio, ai Consiglieri
Comunali ed inviata al Prefetto per gli atti di Sua competenza, a tutti
gli organi di stampa, nonché al sito internet del Comune.
Il Sindaco
Tommaso Minervini”