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Il Rotary e il Ser Molfetta al servizio degli anziani durante l’estate
25 luglio 2017

MOLFETTA – Fare la spesa, comprare il giornale, andare in farmacia. Sono piccoli gesti quotidiani che d’estate – per un anziano che rimane solo in città – possono diventare problematici tanto più se i negozi sotto casa sono chiusi e la famiglia è partita per le ferie. Dunque quello della solitudine degli anziani soprattutto nei mesi più caldi dell’anno rappresenta un problema grave. A rincarare la dose, le alte temperature che mettono a serio rischio la salute degli over 65 limitandone fortemente la mobilità e rendendo persino difficile provvedere ai più semplici bisogni della vita quotidiana come appunto fare la spesa o approvvigionarsi di medicinali.

Ed è proprio per far fronte a tale emergenza che in molte città italiane si moltiplicano iniziative di istituzioni e associazioni a sostegno di questa fascia debole della popolazione. Esempio lodevole e di grande spessore etico è il “Rotary Social Service” - progetto pensato per fornire un supporto agli anziani soli o non autosufficienti -  realizzato dal Rotary Club di Molfetta in collaborazione con il SerMolfetta. A presentare l’iniziativa – presso la sala convegni di Palazzo Giovene a Molfetta -  ci hanno pensato il neo eletto presidente del Rotary – dott. Giuseppe Chetta – e il vicepresidente del SerMolfetta, Giovanbattista Sasso.

Dopo i consueti e doversi saluti di rito, Chetta ha rimarcato l’importanza di una forma di intervento a favore degli anziani, sostegno utile a far fronte a tutte quelle necessità che all’apparenza potrebbero sembrare scontate ma che in realtà non lo sono. Nella stagione calda la città diventa un “non luogo”, un deserto che genera solitudine e assenze. A questo va aggiunto che i tempi sono cambiati e non esiste più quel supporto tra condomini come accadeva qualche anno fa, i figli lavorano e in alcuni casi sono anche lontani dai loro genitori e se poi ci si mettono anche gli ostacoli fisici dovuti alla senilità ci si rende davvero conto di quanto sia stringente la necessità di un supporto alternativo. Insomma si tratta di una pianificazione al passo con l’emergere di nuove esigenze come la capacità di creare senso e riempire – per quanto possibile – un vuoto dovuto alla mancanza di relazioni, di socialità.

Entrando nel merito delle caratteristiche del service, la parola è passata a Sasso che ha spiegato come – in un’ottica di crescita e miglioramento costante – il service in questione, rispetto allo scorso anno abbia implementato l’aspetto della comunicazione e sia cresciuto sotto il profilo della fidelizzazione dei cittadini che ad oggi mostrano più fiducia nei confronti di chi sta tendendo loro una mano. Di fatti, per promuovere questa grande opportunità di sostegno non è più sufficiente solo il contatto telefonico diretto verso il target di riferimento ma sono stati adottati anche mezzi e strumenti alternativi come la diffusione del progetto sul web e la stretta collaborazione con medici di base e farmacie cittadine, luoghi frequentati spesso dagli anziani e attraverso cui posso venire a conoscenza di tale iniziativa a loro dedicata.

Nello specifico tra le attività previste c’è l’ascolto telefonico – primo e più importante servizio -  che sarà sviluppato attraverso un contatto periodico ma costante con l’anziano per capire come sta e raccogliere le sue necessità. A disposizione ci saranno 2 volontari che presteranno assistenza telefonica dalle 9.00 alle 21.00. E ancora. C’è la possibilità di ricevere assistenza psicologica domiciliare non professionale, informazioni sul disbrigo di pratiche e prenotazioni visite, fruire di un servizio di ascolto e di ritiro ricette mediche. Inoltre è stato messo a disposizione un taxi sociale non sanitario per accompagnare gli utenti a fare la spesa, a pagare la bolletta o semplicemente ad andare al cimitero a far visita ai propri cari.

Inoltre sono previsti anche due incontri formativi di carattere medico, utili ad approfondire temi quali la salute, la prevenzione e le modalità di difesa nei confronti della calura estiva. Non si tratta di un tecnicismo – come ci ha tenuto a sottolineare Sasso – ma di un valore aggiunto complementare all’operatività del service stesso. Di assoluta importanza il numero verde (800 17 42 72) messo a disposizione degli anziani che volessero fruire di tali servizi. L’iniziativa è stata estesa anche alla città di Giovinazzo con l’auspicio che sempre più persone possano affidarsi e fidarsi di chi con cuore, dedizione e professionalità ha deciso in maniera volontaria di mettersi al loro servizio. Al termine della conferenza è stato lasciato spazio alle domande dei presenti.

© Riproduzione riservata

Autore: Angelica Vecchio
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