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Il ritratto di Papa Ratzinger di Michele Volpicella
15 giugno 2012

Un dono di straordinario valore simbolico a sancire, attraverso la mediazione di san Corrado, patrono della nostra città, un dolcissimo legame tra Molfetta e Benedetto XVI. Il 9 maggio, l’artista Michele Volpicella ha presenziato, insieme ai titolari della galleria Avangart, Sebastiano Pepe e Nicolò Giovine, all’udienza pontificale in Piazza San Pietro. In tale c i r c o s t a n - za, ha fatto dono a Papa Ratzinger di un pregevole ritratto, che raffigura il pontefice in posizione centrale, e, lateralmente, reca sulla destra l ’ immagine del Duomo molfettese e di San Corrado, sulla sinistra i luoghi natali di Benedetto XVI. A favorire l’operazione la comune origine del papa e del santo bavarese e la peculiare devozione da sempre nutrita nei confronti del nostro patrono da Ratzinger, sin dai tempi in cui era Prefetto della Congregazione della Difesa della Fede. In Cooperatores Veritatis passato e presente paiono riannodarsi mirabilmente; in quest’olio su tela di dimensioni notevoli (80 x 100), Molfetta, la Baviera e il brullo paesaggio che funge da scenario alla meditazione del Santo e alla sua preghiera sono unite idealmente da evoluzioni di gabbiani in un cielo libero e dall’atto benedicente del pontefice. Ques t ’ul t imo lega il centro pugliese e la patria del papa all’ecumene intera, in un sogno di pace e cooperazione nella fede e nella verità. Grande soddisfazione per l’evento è stata espressa dai galleristi Pepe e Giovine, che vantano l’allestimento di numerose esposizioni di successo in tutta la penisola, con artisti del calibro di Lodola, Addamiano, Palazzo e Nocera. L’iniziativa ha goduto del patrocinio morale del Comune di Molfetta e ha rappresentato un’ulteriore conferma a livello nazionale della feconda creatività degli artisti pugliesi. In occasione della manifestazione, è stata richiesta al Pontefice una benedizione speciale per la nostra città e la Puglia. Michele Volpicella, l’artefice del bel ritratto, è nato a Bari nel 1955. Formatosi presso l’Accademia delle Belle Arti di Bari, si distingue nel settore della ritrattistica non solo per le qualità di somiglianza al vero, ma per la “sensibilità cromatica” e per l’aura metafisica che intride le sue creazioni, anche qualora si fondino su basi realistiche. Ha conseguito numerosi riconoscimenti, tra i quali ricordiamo la vittoria nei premi romani di Arte Moderna e Contemporanea (1992) e nel Concorso Nazionale “I luoghi di Papa Benedetto XIII” (1993). Non poche le tematiche affrontate dall’artista nella sua produzione, capace di spaziare dall’impegno civile (la rievocazione degli orrori della Shoah, ma anche la delicata problematica della violenza sui minori) alla rivisitazione di tematiche filosofiche (il trittico nietzscheano, con le sue livide variazioni anatomiche). Di grande eleganza e impatto emotivo anche lo splendido Omaggio a Giacomo Puccini nel Foyer del Teatro Petruzzelli, che attinge all’immaginario della Bohème con ineffabile grazia.

Autore: Gianni Antonio Palumbo
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