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Il Pulo aspetta e spera! INTERVENTO
15 ottobre 2003

Con le amministrazioni di centrosinistra, il Pulo di Molfetta è stato recuperato e reso fruibile dopo circa 8 anni di abbandono e di incuria. Era stato impostato e portato avanti un grande progetto di Parco Archeologico che prevedeva: gli scavi all'interno della dolina e la riapertura dei percorsi di discesa, le indagini sul bordo del Pulo nell'ex fondo Azzollini, il recupero e restauro della Casina Cappelluti da adibire a Museo del Pulo e la realizzazione del Parco che colleghi e favorisca la fruizione delle due strutture. Gli scavi interni hanno portato alla luce un impianto di archeologia industriale unico nel suo genere. Si tratta di un articolato sistema di “vasche di fabbrica” per la produzione della polvere da sparo realizzato interamente in pietra e di eccezionale interesse sia per lo stato di conservazione che per la complessità dal punto di vista idraulico. A questo è collegata, mediante una scala dello stesso periodo, la nitriera fatta emergere da un cumulo di terra e di erbe infestanti che ne nascondevano completamente l'esistenza e ne stavano provocando il crollo. Siamo ora alla fase conclusiva del II lotto di lavori ed ancora emergono ulteriori elementi di interesse; risale infatti a qualche giorno fa il ritrovamento di un vaso enorme in terracotta probabilmente utilizzato nel processo di lavorazione del salnitro. Questo, come tutti gli altri reperti, sono stati trasportati alla Sovrintendenza Archeologica a Bari perché il Comune non ha un luogo dove ospitarli! Dalle ricerche nell'ex fondo Azzollini è emersa una considerevole opera muraria in pietra che si suppone fosse finalizzata a proteggere l'abitato risalente al V millennio a.C. Si tratta di scavi importantissimi interrotti dall'attuale amministrazione senza alcun motivo. O forse, a pensarci bene, un motivo c'è ed è gravissimo, è il disinteresse totale di questi amministratori verso tutto ciò che è storia e cultura. Sono tutti presi, i dieci assessori più il sindaco, da affari di altro tipo e non hanno né il tempo né la sensibilità per occuparsi dell'evoluzione della nostra città. La casina Cappelluti è ultimata da circa un anno e mezzo dopo un accurato lavoro di restauro e di predisposizione a Museo peraltro già progettato; ma l'amministrazione comunale ha bloccato tutto. Il recupero, costato circa 1 miliardo e mezzo di vecchie lire, rischia ormai di venire inficiato dall'incuria; è infatti già oggetto di incursioni vandaliche perché completamente abbandonato. Recentemente abbiamo saputo che c'è l'intenzione di farne la sede di un'associazione: roba da mettersi le mani nei capelli! Come se non bastasse, per quanto riguarda il progetto di Parco Archeologico, abbiamo verificato che non sanno nemmeno cosa sia. In conclusione, nonostante sia le direttive comunitarie che quelle nazionali, in tema di sviluppo, parlino della necessità di definire strategie basate sulla valorizzazione delle risorse locali, chi governa Molfetta ignora i beni culturali della città ed annulla gli sforzi fatti in quella direzione dai precedenti amministratori. Ma il Pulo non può aspettare, va subito riaperto al pubblico ed integrato col relativo Museo e col Parco Archeologico. Ogni ulteriore ritardo produrrebbe danni notevoli ingiustificati e insostenibili! Maria Sasso Consigliere comunale della “Margherita”
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