Il preside Michele Laudadio lascia la scuola e saluta i suoi compagni di viaggio
Trent’anni di carriera, sia in qualità di docente sia in qualità di dirigente scolastico, ripercorsi presso la sede centrale dell’Istituto comprensivo “Manzoni-Poli” di Molfetta, dove il prof. Michele Laudadio, che dal 1956 al 1961 ha frequentato la scuola primaria Manzoni e che da nove anni vi lavora in qualità di dirigente scolastico, saluta tutti i compagni di viaggio che hanno camminato insieme a lui. “Ho sempre creduto nell’istituto comprensivo, un percorso che vede bambini crescere e cambiare, sino a diventare adolescenti; un percorso che fornisce le basi senza le quali è difficile guardare al futuro - spiega Laudadio -. Un motivo di confronto per me, ma anche per docenti e allievi entrati a far parte di una comunità scolastica numerosa”. Tra le opportunità che la scuola offre sul piano didattico, vi sono certamente i P.O.N. (Programma Operativo Nazionale), che il dirigente cita a proposito di due delle tante figure che hanno sostenuto le sue idee nel corso del suo mandato: le docenti Angela Farinola e Giulia Patimo, cui passa la parola. È Angela Farinola, a nome del corpo docente, a leggere una lettera dedicata a Laudadio, in cui ne viene sottolineata maggiormente l’impronta positiva lasciata alla scuola, emersa tramite un semplice, ma efficace gesto compiuto dal dirigente nove anni fa: non appena entrato nell’ istituto, Laudadio spalancò le finestre affinché si respirasse aria nuova, concretizzatasi grazie ad innovazioni quali il tempo pieno e la mensa scolastica, l’assemblaggio con la scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Saverio Poli” e i vari progetti legati non solo alla cultura, ma anche allo sport. A questo punto tocca a una rappresentante del personale ATA dare la sua testimonianza facendo riferimento alla disponibilità e alla fiducia che il dirigente ha sempre riposto nell’operato, anche amministrativo, che non è mai stato sottovalutato. E anche da una rappresentante del Consiglio di Istituto non mancano i ringraziamenti al preside sia per l’accoglienza calorosa offerta ai bambini e ai ragazzi sia per l’applicazione della missione educativa propria delle istituzioni scolastiche. Ma è il momento di ripercorrere le tappe del lungo viaggio di una figura professionale che ha reso l’ambiente lavorativo non solo un ambiente sereno in cui la collaborazione è all’ordine del giorno , ma anche una scuola attiva e presente sul territorio: Michele Laudadio, che ha frequentato la scuola primaria Manzoni, la scuola media San Domenico Savio, il Liceo Classico Leonardo da Vinci di Molfetta, dopo aver conseguito la laurea in Scienze biologiche, ha insegnato matematica e scienze nelle scuole medie, matematica e fisica nelle scuole superiori e ha svolto anche attività di supplenza. A testimoniare una lunga carriera sono in tanti: tra i presenti Saverio de Cesare, amico d’infanzia di Laudadio, che parla dell’amicizia viva che coltiva da sessant’anni con il dirigente e Annetta la Candia attuale presidente dell’Aneb (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti), che ricorderà sempre Laudadio come una figura pacifica in grado di dialogare e di ascoltare i pareri altrui. Annetta La Candia cita la sfilata di carnevale, organizzata durante un anno scolastico in cui Laudadio insegnava matematica in una scuola di Barletta e lei era dirigente della stessa scuola, come un’alternativa per adempiere a uno dei compiti della scuola: socializzare. Ancora c’è chi ne ricorda la capacità di ascolto, chi la capacità di trovare soluzioni ai problemi, chi l’umiltà con cui si porge agli altri; ma, come si evince dai due filmati visionati e in particolare dall’ultimo, a cura di Giuseppe Petruzzella, docente di tecnologia dell’istituto comprensivo Manzoni- Poli, a nome di tutto il corpo docenti, tutti i testimoni convengono sull’aver viaggiato insieme ad una figura professionale ma anche ad un amico, al quale augurano di conservare il sorriso che lo ha contraddistinto in tutti questi anni.