Il Pd racconta il vero volto dell'amministrazione Azzollini a Molfetta
MOLFETTA - E' il vero volto dell'amministrazione Azzollini, quello che hanno raccontato i maggiori esponenti della sezione locale del Partito Democratico di Molfetta al Corso Umberto in una serata ricca di contenuti.
Una manifestazione cercata, voluta dai militanti, soprattutto dai giovani democratici per parlare tra la gente e non nelle sezioni di partito.
Nonostante il partito stia cercando una nuova identità, il Pd di Molfetta vuole dare un nuovo slancio all'opposizione, nuove energie, per dare inizio a quel progetto che, fino ad ora è rimasto solo sulla carta, governare la Città.
A moderare il dibattito il giornalista Roberto Straniero, responsabile della pagina politica di Telesveva, con la partecipazione di Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva, Giovanni Abbattista, coordinatore locale e consigliere comunale, e Mino Salvemini, capogruppo in Consiglio Comunale (nella foto: Salvemini, Minervini, Straniero, Abbattista).
Numerose le domande: dalle donne in giunta, alla nuova capitaneria di Porto, dai ritardi nei lavori per la realizzazione del nuovo porto commerciale, alla legalità, alla situazione delle lame nella zona P.I.P, alla recentissima sospensione del bando per la gestione della piscina comunale, della pulizia della città e infine passando per l'assoluta incapacità di fronteggiare il problema dell'abusivismo commerciale sul suolo pubblico.
L'assessore Minervini ha voluto ricordare come Molfetta, già agli inizi degli anni '90 è stato un vero laboratorio di idee con la nascita del suo movimento “Percorso” che lo a portato a sindaco della Città.
Anche il Centrosinistra vuole bene a Molfetta, non siamo disfattisti, non remiamo contro, vogliamo dare un contributo alla città e la Regione Puglia sta facendo tanto.
Molfetta può giocare un ruolo da protagonista nel sistema regionale di portualità turistica, dove rientra anche il nuovo porto. Molfetta rientra nell'ambito del Documento Strategico Regionale nel cosiddetto “polo della meccatronica” e cioè nel distretto che vedrà la meccanica di precisione come principale leva per lo sviluppo. Oltre a questo la Regione Puglia ha finanziato nuovamente Molfetta per la riqualificazione della Madonna dei Martiri (PIRP), ricordiamo che inizialmente era stata esclusa per gli errori al progetto da parte dell'ufficio tecnico comunale.
Molfetta rientra nella città Metropolitana terra di Bari, in cui faranno parte tutti i Comuni della Provincia.
Questo significa che l'amministrazione deve lavorare in un progetto di sviluppo che comprende tutte le città e tra tanti temi, il rispetto dell'ambiente, un'organizzazione equa della società, una crescita culturale e artistica, il sostegno all'innovazione e alla ricerca, un sistema coerente di infrastrutture e trasporti. Questo significa soprattutto coinvolgimento, partecipazione, ascolto, confronto, dialogo, integrazione, coordinamento, visioni future, sviluppo, sinergie, concretezza, azioni, soluzioni, evoluzione, identità che manca a questa amministrazione che pensa solo ai propri interessi.
Giovanni Abbattista ha difeso l'operato dell'opposizione in consiglio comunale che consiste nel voler aiutare la maggioranza a migliorare la città, ma sia il sindaco Antonio Azzollini sia e la Giunta non vogliono ascoltare.
Afferma l'assoluta incapacità di affrontare e risolvere i problemi dei cittadini.
Tra i tanti problemi c'è l'assoluta incapacità di fronteggiare il problema dell'abusivismo commerciale, che nasce dall'evidente crescita di venditori abusivi agli angoli delle strade, senza il minimo rispetto delle condizioni igieniche. Questo crea difficoltà ai cittadini, al traffico e in generale all'ordine pubblico. Ricordiamo la chiusura di molte piazze molfettesi negli anni '90 con un piano di riordino ascoltando tutti gli operatori del settore nel rispetto reciproco. Ora tutto questo non esiste più, ognuno è libero di decidere e l'amministrazione continua ad essere tollerante.
Anche per quanto riguarda la piscina comunale il problema non cambia, siamo di fronte all'incapacità amministrativa, perché il bando è scaduto nel 2008 e nonostante la proroga al Coni scaduta alla fine di giugno 2009, l'amministrazione bandisce la gara nel mese di agosto, quando il rapporto doveva essere già avviato nel mese di settembre.
Un'amministrazione accorta, capace di governare dovendo appaltare un impianto cosi importante sceglie tempi e modi completamente diversi. Le gare vanno bandite con largo anticipo in modo che possano partecipare il numero maggiore di concorrenti. Tutto ciò fa riflettere che la piscina poteva essere affidata ad una sola società “amica”. Insomma, la gara d'appalto è stata sospesa in attesa di sviluppi e considerando che al momento non è possibile ipotizzare la sua riapertura, molti cittadini si stanno scrivendo ad impianti di città limitrofe (Giovinazzo) producendo dei danni alla comunità.
Per quanto riguarda le donne in Giunta, il sindaco non ha rispettato lo statuto comunale che prevede la presenza femminile, preferendo nominare dieci assessori tutti uomini. Anche in quella circostanza afferma Abbattista, noi in consiglio comunale lo avevamo detto, ma il sindaco affermò che non era sindacabile un provvedimento di natura politica, perché doveva accontentare la sua maggioranza. Anche in questo caso il sindaco ha perso la causa ed è stato costretto ad azzerare la giunta, nominando assessore una donna.
Il capogruppo al consiglio comunale, Mino Salvemini, invece, risponde alle domande sulla pulizia della città (Asm), l'impianto di compostaggio Mazzitelli e la questione della capitaneria di porto. Afferma che il sindaco in campagna elettorale aveva assicurato una città più pulita, cercando di placare le richieste dei cittadini, contro il degrado sempre più evidente, cresciuto nella sua precedente amministrazione guidata dallo stesso Azzolllini.
La realtà è diversa, la città con i nuovi quartieri di espansione ha bisogno di nuove risorse che non ci sono perché l'amministrazione ha deciso di trasferire all'Asm le stesse cifre dello scorso anno. Questo significa che i servizi non potranno essere aumentati e incrementati. Ancora, perché il sindaco non risolve il problema dell'impianto di compostaggio?
Infatti con il ripristino dell'impianto di trattamento e smaltimento, (con le risorse della Provincia e Regione Puglia) si creerebbero le condizioni per una gestione autonoma e controllata dei rifiuti, consentendo un risparmio di costi a favore del Comune e quindi dei cittadini. Con questo ritardo l'Asm è costretta ancora a conferire i rifiuti molfettesi nella discarica di Trani con un pesante aggravio di costi legati alle maggiori tariffe e al trasporto.
La nuova costruzione della “foresteria” (alloggi per i marinari) della capitaneria di porto e la realizzazione del nuovo porto commerciale di Molfetta recherà danni ai cittadini molfettesi. Ricordiamo i continui ricorsi al Tar (respinti) del sindaco per sospendere la realizzazione della foresteria. L'aspetto che il sindaco non dice è che la foresteria sarà realizzata negli ex cantieri navali Tattoli, perché è stato previsto nel piano regolatore del Porto approvato negli scorsi anni dalla maggioranza di centrodestra che amministra la città dal 2001 con il sindaco protagonista. La società aggiudicatrice ha già formulato una riserva per danni che alla fine pagheranno i cittadini.
Invece per il porto, il mancato inizio dei lavori di dragaggio dei fondali, dovuto al portarsi dei lavori di bonifica delle acque per la presenza di ordigni bellici (ritardo di circa un anno), potrebbe comportare, in futuro, la richiesta, da parte dell'impresa aggiudicatrice, di risarcimento per fermo cantiere ed inutilizzo delle attrezzature imposte dal bando.
A questo si aggiunge anche il bavaglio dell'informazione con l'esclusione delle riprese delle Tv locali nel Consiglio Comunale.
Insomma per il Partito Democratico ci troviamo con un sindaco e una giunta che segue il credo berlusconiano dove si annulla il confronto e ogni tentativo di distensione. “ Non ci siano regole che possono essere imposte a chi è eletto dal popolo”.
“Il vero volto dell'amministrazione Azzollini” è un interminabile elenco di errori, sentenze del Tar, discussioni, polemiche, sedute deserte, interpellanze e interrogazioni dimenticate e cambi continui di poltrone.
E' l'amara conclusione che i molfettesi - secondo il sindaco - non devono sapere.
Autore: Michele de Gennaro