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Il PD: disastro annunciato. Ma la politica è arrivata prima della magistratura
15 ottobre 2013

Inevitabile anche la dura reazione del Pd di Molfetta che da anni denuncia la situazione del porto. «La notizia esplosa nella giornata di ieri relativa all’esecuzione, nell’ambito di una complessa indagine condotta dalla Procura di Trani sull’appalto per i lavori di realizzazione del nuovo Porto commerciale, di una ordinanza cautelare che ha comportato due arresti e il conseguente sequestro del cantiere, rappresenta una delle pagine più buie per la nostra città – dice in una nota il Pd di Molfetta -. Nel più rigoroso rispetto per le prerogative della magistratura e ferma restando la presunzione di innocenza per gli oltre 60 indagati a vario titolo (tra i quali spicca il nome dell’ex sindaco e attuale Presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini), il quadro che emerge dall’inchiesta (se confermato in dibattimento) appare a dir poco inquietante e lancia un’ombra sinistra sulle modalità di gestione di un appalto così importante per la realizzazione di un’opera mastodontica che rischia seriamente, ora più che mai, di rimanere irrealizzata e di pesare come un macigno sul futuro della nostra comunità. Spetterà alla magistratura fare chiarezza sulle responsabilità penali e personali di ciascuno, ma quello che non possiamo esimerci dal dire oggi è che le responsabilità politiche di questo “disastro annunciato” sono ben chiare a tutti, da tempo. L’opacità, l’approssimazione, l’inadeguatezza con le quali è stata condotta dal centrodestra, negli anni bui della gestione Azzollini, tutta questa vicenda da una ristretta cerchia di persone che ha considerato quell’opera pubblica una faccenda privata, utile a solleticare solo le manie di grandezza di pochi, non potevano che determinare questi risultati e rischiano di causare, oggi, danni incalcolabili per la città, sia sotto il profilo contabile sia sotto il profilo ambientale, senza che vi sia ormai nessuna certezza sulla possibilità di completare l’infrastruttura. Bene ha fatto il sindaco Paola Natalicchio ad annunciare pubblicamente l’intenzione di costituirsi parte civile nel processo, in quanto il Comune di Molfetta è, in questa vicenda, parte lesa. Non possiamo che biasimare, infine, le surreali dichiarazioni pubbliche di taluni esponenti del centrodestra che, per decenza, farebbero meglio a tacere avendo la responsabilità politica piena di questo scandalo che ha portato la nostra città sulle prime pagine di tutti i principali media nazionali, con un clamore che nuoce pesantemente all’immagine di Molfetta. E’ bene evidenziare, tuttavia, che in questa vicenda la politica è arrivata ben prima della magistratura e i molfettesi, alle scorse elezioni, hanno espresso un giudizio netto e inappellabile su una classe dirigente incapace e irresponsabile che, anche a causa dei disastri provocati nella gestione dei lavori per il nuovo Porto (come non ricordare l’assurda transazione con il pagamento di 7,8 milioni di euro all’impresa appaltatrice…), è stata pesantemente bocciata nelle urne. Ora è il momento della responsabilità. E’ il momento che Molfetta recuperi il suo essere comunità perché da una situazione così difficile e delicata la città possa uscire rafforzata e guardare con fiducia e speranza al suo futuro. Questo è il nostro obiettivo».

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