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Il Partito democratico di Molfetta all'attacco sulla gestione del territorio della giunta Azzollini Sul numero della rivista "Quindici" in edicola potete leggere ampi servizi e approfondimenti sulla sentenza del Tribunale delle acque e sugli scempi territoriali dell'amministrazione Azzollini
21 marzo 2012

MOLFETTA - Graduatorie di imprese e di cooperative edilizie del tutto inutilizzabili, settori economici bloccati, denaro pubblico sprecato per perizie tecniche inconcludenti e per cause perse in partenza. Tante aspettative disattese”. Parte così l’ultimo attacco pubblico del Partito democratico di Molfetta all’amministrazione Azzollini. Il tema è quello della tutela del territorio e della pianificazione urbanistica. Il partito di Giovanni Abbattista rende pubblico attraverso un manifesto il suo punto di vista critico sulle scelte dell’amministrazione più volte espresso nelle sedi istituzionali. Ecco il testo integrale:   

La città non dimentica le battute del sindaco Azzollini quando, anziché riflettere - da responsabile rappresentante delle istituzioni - su come mettere in sicurezza dai rischi ambientali, uomini, beni e territorio della propria città, accusava l'Autorità di Bacino di immaginarsi inesistenti “lagune veneziane” nelle aree del Piano Regolatore destinate a zona artigianale e all'edilizia pubblica e privata. La sedicente “Amministrazione del fare”, con arroganza ed autosufficienza, in questi anni ha redatto ed adottato progetti urbanistici ignorando leggi, vincoli e Piani regionali. Un atteggiamento irresponsabile che ha reso oggi totalmente inutilizzabili:
- il Piano di Ampliamento della Zona Artigianale (quello delle torri gemelle che dovevano “qualificare” tutta la zona industriale), mai divenuto efficace per la mancanza del parere dell'Autorità di Bacino che sarebbe potuto pervenire solo a seguito dello stralcio dei lotti interessati dal rischio idraulico, così come ripetutamente richiesto dal PD;
- i Piani Particolareggiati di edilizia pubblica e privata dei Comparti attorno a Madonna delle Rose, carenti dei pareri regionali di compatibilità paesaggistica e idraulica;
- il Piano dell’Agro redatto senza il rispetto dei vincoli di rischio idraulico e mai approvato.
La recente sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma ha confermato che le scelte scellerate della giunta Azzollini hanno prodotto solo il blocco dello sviluppo del territorio e dell'economia locale!"
Sul numero della rivista "Quindici" in edicola potete leggere ampi servizi e approfondimenti sulla sentenza del Tribunale delle acque e sugli scempi territoriali dell'amministrazione Azzollini.
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