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Il Movimento 5 stelle invita alla protesta a Piazza Montecitorio sulle modifiche elettorali
08 settembre 2011

ROMA - Il Movimento 5 stelle (Grillo) ha inviato un comunicato invitando alla protesta dei cittadini per sabato 10 a Roma.
"Probabilmente le TV, radio e giornali nazionali, finanziati con i soldi pubblici, censureranno l’evento di sabato 10 settembre a Roma in piazza Montecitorio.
L’hanno fatto in passato e continueranno a farlo perché così è stato deciso dalla casta - dice il comunicato -. L’unico spazio, come cita un comunicato, ci è concesso dai piccoli giornali e da internet che ancora non riescono a controllare.
Noi invece saremo presenti come comuni cittadini, saremo tanti come in passato, per chiedere spiegazioni sul perché a distanza di quasi 4 anni una proposta di legge popolare non viene discussa in parlamento.
Anche i simpatizzanti del Movimento 5 stelle di Molfetta parteciperanno a questa manifestazione e se è vero che il nostro senatore lavora 7 giorni su 7 al servizio dei cittadini avrebbe dovuto farsi carico lui di questa proposta.
Per i meno informati ricapitoliamo i motivi di questa manifestazione.
Nel 2007 nel corso del primo V-Day vengono raccolte circa 350.000 firme, ne sarebbero servite solo 50.000 per una proposta di legge popolare che in sintesi riguardava:
1) Nessun cittadino può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale.
2) Nessuno può essere eletto alle Camere per più di due legislature.
3) Modifica della legge elettorale con l’introduzione della preferenza diretta.
Dopo circa un anno è mezzo, la legge prevede entro 30 giorni, i promotori sono stati convocati per illustrare la proposta di legge. Da allora il silenzio tombale.
Questi parlamentari, sia di destra che di sinistra, se ne infischiano sia dell’articolo 71 della Costituzione (“L’iniziativa delle leggi appartiene al governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale. Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli”) sia di tutto ciò che il popolo e i loro elettori vogliono. Hanno deciso di comandare loro come hanno sempre fatto i monarchi ed hanno deciso di considerar le proposte avanzate dal popolo come delle semplici suppliche da ascoltare ed eventualmente esaudire a loro piacimento.
Noi non partiamo dal presupposto che le nostre proposte devono essere recepite ma ci sembra lecito, dopo 4 anni, avere almeno una risposta. Che ci dicano chiaramente che vogliono fare i politici a vita, che vogliono convivere con i condannati e che l’attuale legge elettorale gli sta bene.
Una risposta che chiederemo a gran voce tutti insieme.
Questa manifestazione non appartiene alla destra, alla sinistra, ai sindacati, ad un gruppo di lavoratori, ma appartiene alla sovranità popolare ed è bene che i nostri politicanti, eletti dal popolo ma nominati dai loro segretari di partito, iniziano a rendersi conto che la misura è colma e che non siamo più in grado di sopportare l’arroganza e i modi di fare di questi amministratori".

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