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Il mistero degli astri spiegati alla scuola elementare
15 giugno 2017

Stimolare la curiosità e creare ponti con figure e realtà diverse. È questo ciò a cui una scuola, intesa come centro di ricerca permanente e luogo dell’intersoggettività positiva, deve mirare per incoraggiare l’approccio dialogico al reciproco apprendimento di competenze trans-disciplinari. In una scuola che cambia, se uno spazio per una didattica laboratoriale c’è non è da ricercarsi nei confini disciplinari tradizionali. Ed è proprio la credenza in questi capisaldi dell’attività formativa che ha portato i bambini delle classi 5 D – E dell’Istituto Comprensivo “Battisti-Pascoli” a vivere un’altra esperienza magica ed alternativa ai classici metodi di studio. Al Liceo Classico di Molfetta, nel planetario, l’aula dedicata allo studio degli astri e dei loro intricanti misteri, i bambini – guidati dalla loro insegnante Marisella Marino – hanno potuto assistere ad una lezione di scienze curata della prof. ssa Anna Salvemini, docente di matematica e fisica. A raccontarlo – con un articolo scritto di suo pugno – una brillante allieva, Greta di Lecce (classe V E – Scuola Primaria C. Battisti) che insieme ai suoi compagni di classe ha percorso un viaggio che li ha portati a conoscere i miti attraverso il racconto degli astri. Chi ha detto che la verità corrisponde a ciò che vediamo? Tanti sono i misteri degli astri che trovano luogo in interpretazioni filosofiche e mitologiche. Ad esempio le costellazioni riprendono sommariamente i personaggi della mitologia greca insieme a quella araba ed egizia e affascinano ancora molti studiosi che si perdono nei loro mille perché. Ad affiancare le numerose teorie c’è la curiosità di due quinte (D-E) dell’Istituto Comprensivo “Battisti-Pascoli” che nella giornata del 28-04-2017 soddisfano le loro perplessità e perfezionano le loro conoscenze scientifiche, assistendo ad una lezione relativa agli astri curata dalla docente Anna Salvemini, del liceo Classico di Molfetta. Protagonista fondamentale dell’ incontro è il planetario, uno strumento che consente la visione del “mondo celeste” e delle sue infinite meraviglie. Si tratta di uno strumento analogico completamente manuale e dotato solo di manopole e pulsanti, a differenza dei planetari digitali più moderni e innovativi. Prima di spegnere le luci e illuminare il soffitto di piccolissime sfere lucenti, la docente ha spiegato a noi bambini due teorie che si sono affermate nel tempo e delle quali una è attualmente accreditata come l’unica verità nonostante, a differenza dell’altra, non racchiude la realtà che percepiamo quotidianamente. La più antica, affermatasi 300 anni prima della nascita di Cristo da Aristotele, asserisce che tutti i corpi celesti ruotano intorno alla Terra invece, la seconda affermatisi all’inizio del 600 ed elaborata da Galileo Galilei asserisce che la Terra, insieme ad altri 7 pianeti, ruota molto lentamente intorno ad una stella che brilla di luce propria: il sole. La teoria di Galileo Galilei è la verità su come stanno le cose, ma la teoria di Aristotele è apparentemente reale perché propone quello che riusciamo a sentire e vedere dal nostro pianeta. Nessuno di noi “terrestri” si sente girare seppur lentamente. Ecco perché la teoria di Aristotele è più vicina alla percezione della realtà, ma non è la completa verità. Dopo questa breve riflessione le luci si sono spente e pian piano tante minuscole stelle sono sorte su una cupola bianca riportando nell’ambiente l’incantevole atmosfera notturna e richiamando alla mente l’immagine dei segni zodiacali che ben si collegano con le costellazioni. Un altro argomento trattato è stato l’intreccio tra i miti e le stelle. La docente ha parlato di alcuni segreti del cosmo raccontando alcuni miti o leggende come quello di Pegaso e di Perseo. Dopo ci ha indicato il Carro Maggiore e prolungandolo di cinque volte si è ritrovata dinanzi alla stella polare, l’unica stella che rimane ferma verso nord. Noi bambini siamo stati relativamente delusi dalle dimensioni molto piccole e dalla scarsa luminosità della stella. Molto vicina al “puntino polare” abbiamo trovato la costellazione del Carro Minore, dell’Orsa Minore e Maggiore. E che dir delle tre stelle molto importanti posizionate esattamente come tre delle tante piramidi d’Egitto: Cheope, Chefren E Micerino? Non sono mancate di certo, domande e interventi che hanno lasciato la professoressa più che entusiasta. La lezione era accompagnata da una piacevole musica di sottofondo che ci ha fatto immedesimare nell’universo, facendoci viaggiare tra le meraviglie che si trovano sopra di noi. Siamo stati colpiti dalle mirabili competenze della docente e della sua chiarezza nell’esposizione dei contenuti. Una vera immersione nel cosmo che ha portato noi bambini della scuola primaria ad esplorare il mistero della galassia. Il viaggio tra le stelle e nello spazio si è concluso con l’atterraggio sul Pianeta Terra, un atterraggio che non segna la fine delle nostre scoperte ma l’inizio di un altro viaggio. Un viaggio che, per ora continuerà tra i pensieri e l’immaginazione dei bambini grazie alla capacità di fantasticare. Una cosa è certa. Come il Piccolo Principe, noi bambini continueremo a guardare il cielo stellato e, colmi di meraviglia, continueranno a porci domande».

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