Il Liceo Classico celebra la Giornata mondiale del libero pensiero
In occasione dell'anniversario della morte di Giordano Bruno
MOLFETTA - Per il secondo anno consecutivo il Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Molfetta celebra la Giornata mondiale del libero pensiero, in ricordo di Giordano Bruno (nell'immagine), il filosofo di Nola, che fu arso vivo in Campo de' Fiori a Roma il 17 febbraio del 1600, giudicato eretico dalla chiesa. La colpa di Giordano Bruno fu quella di non voler rinnegare le sue convinzioni, neanche sotto la tortura dell'Inquisizione, neanche davanti alla paura della morte, di difendere la libertà di ricerca nei confronti dal controllo della chiesa e della tradizione. Per questa scelta estrema, per la sua vicenda personale, Bruno può essere considerato l'emblema della libertà di pensiero. Il suo messaggio è di grande attualità in un mondo in cui questa o è negata o è solo apparente.
“Per quanto possa sembrare incredibile. 2407 anni dopo che Socrate ha bevuto la cicuta, 1974 anni dopo la crocifissione di Cristo, 472 anni dopo che Giordano bruno fu arso vivo sul rogo, centinaia, migliaia di uomini e donne stanno consumando i loro giorni in prigione a causa delle loro opinioni: Ma le opinioni dovrebbero essere libere. Che l'uomo violento venga pure sorvegliato, ma l'uomo che esprime quello che pensa deve essere libero, e se egli è dietro le sbarre non è lui ad essere disonorato, ma chi ce lo tiene”.
Con questa frase di Savador de Madariaga gli alunni delle classi I e II C del Liceo Classico, guidati dai loro docenti Mario Albrizio e Maria Teresa Mezzina, hanno preparato questa giornata, per ricordare vecchie forme di repressione e rinnovare la condanna delle nuove.
A partire dalle 17.30 e fino alle 19, nei locali della scuola gli alunni leggeranno alcuni brani tratti dagli atti del processo a Giordano Bruno, così come dall'Apologia di Socrate, sarà possibile per i visitatori partecipare, lasciando loro testimonianze sulla libertà di pensiero. Presenti anche alcuni rappresentanti di Amnesty international. La cittadinanza è invitata.