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Il Liceo Classico celebra la giornata mondiale della poesia
20 marzo 2005

MOLFETTA – 20.3.2005 Con la poesia e per la poesia si può osare, è questa la convinzione che ha guidato un gruppo di alunni del Liceo Classico di Molfetta, coordinato da due docenti, nel progettare per il secondo anno consecutivo la celebrazione della “Giornata mondiale della poesia”, fissata dall'Unesco al 21 marzo. Osare e portarla fuori dalle aule, dai manuali, dalle accademie, farla circolare per le strade della città ed anche più lontano. Si spiegano così le otto diverse cartoline, fatte stampare per l'occasione in duemila copie, che riportano versi famosi di poeti di epoche e terre diverse, fissati da un'immagine, che in qualche modo rende visibile agli occhi, oltre che al cuore, quel che i poeti hanno voluto trasmetterci. Immagini anche dissonanti rispetto all'idea delicata ed aulica che abbiamo in genere della poesia. Così che, accanto al fondo marino ideale a ricordarci con Hikmet che “il più bello dei mari è quello che non navigammo” e che “i più belli dei nostri giorni/non li abbiamo ancora vissuti”, c'è anche un mezzo pollo, che pare uscito appena da una rosticceria, affiancato ad un sonetto di Trilussa. La statistica, su cui si basano spesso i bilanci economici, non è poi una scienza così esatta e a chi si lamenta perchè lo stomaco brontola e pare vuoto, Trilussa spiega: “Risulta che te tocca un pollo all'anno/e se non entra nelle spese tue/perché c'è un antro che ne magna due”. Le cartoline saranno distribuite agli alunni del Liceo, agli avventori dei principali bar della città e ai passanti, durante la manifestazione finale, a tutti vien chiesto di spedirle, in modo che i versi possano viaggiare e portare ovunque il loro messaggio di bellezza. Il progetto di celebrazione della “Giornata mondiale della poesia”, messo a punto dal Classico di Molfetta, si concluderà con un recital di poesie e musica che si svolgerà all'aperto in due angoli della città: il 21 marzo, alle 9.30 in Piazza Principe di Napoli e alle 12.00 a Corso Umberto, angolo Via Maranta. Sempre alle 12.00, nel tratto di strada e di marciapiede prospiciente la scuola, saranno tracciati con vernice bianca dei versi famosi. Infine, la performance finale alle 18.30, nell'atrio antistante il Liceo. Tutto all'aperto, confidando in un vero inizio di primavera, tutto in maniera apparentemente irrazionale, da sognatori, da chi non ha i piedi per terra, ma tanto amore per la poesia, per la loro bellezza gratuita e apparentemente effimera e che, come recita Rodari da una delle cartoline, non si identifica con la formica e preferisce affermare: “Io sto dalla parte della cicala/Che il più bel canto non vende, regala”.
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