Il lavoro di ricerca degli Eredi della storia per i 100 anni dell’Istituto “Amerigo Vespucci” di Molfetta
MOLFETTA – “Ancora una volta il nostro lavoro di ricerca è stato ampiamente gratificato” dicono gli Eredi della storia-Anmig in un comunicato.
«Il 5 novembre scorso è stato presentato presso l’istituto nautico di Molfetta il libro sul centenario della scuola professionale marittima (attualmente I.I.S.S. Amerigo Vespucci) dal titolo: “Cento anni tra la gente di mare”.
Un ringraziamento particolare va al Dirigente Scolastico prof. Carlo D’Aucelli, al prof. Saverio Binetti e alla prof.ssa Angela Alessandrini per aver menzionato le associazioni Eredi della Storia ed A.N.M.I.G. nel libro.
Un elogio particolare va a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume che ricorderà per sempre l’attività della scuola e dei nostri marinai che hanno rappresentato la nostra città in tutto il mondo.
É da oltre un ventennio che le nostre associazioni collaborano con le scuole di Molfetta nel realizzare convegni, mostre e libri (come il libro realizzato con il dott. Michele Spadavecchia e l’Istituto Magistrale, dal titolo “Dalla microstoria alla macrostoria” e il libro e allegato DVD dal titolo: “Terra di confine”, con l’Amerigo Vespucci, in occasione del centenario della Grande Guerra. Le riprese per il DVD furono realizzate presso le nostre sedi e il torrione Passari).
Un’altra importante tappa è stata la realizzazione della mostra “TSF: Marconi, Molfetta e il mare” in cui oltre a tracciare un percorso storico della radio e della televisione, si focalizzava l’attenzione sulla telegrafia senza fili (TSF) e sul primo radiotelegrafista molfettese Vincenzo Rutigliano, il quale lavorò con Guglielmo Marconi sul panfilo Elettra.
Ormai le nostre sedi sono diventate musei riconosciuti dal Ministero dei Beni Culturali per mezzo della Soprintendenza Archivistica per la Puglia. Essi sono visitati da numerose scolaresche le quali possono anche trovare materiale inedito per ricerche storiche.
Date le crescenti richieste, è da tempo che tutti i cimeli, i documenti e quant’altro, conservati presso le sedi nel centro storico, necessitano di luoghi più ampi e fruibili per non far cadere nel dimenticatoio la storia dei nostri concittadini che hanno sacrificato le loro vite per la libertà e l’unità della nostra città e della Patria».